Carlo Govoni
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Dott. Carlo Govoni
Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia Testa e Collo
Master in vestibologia
Tel. 3358040811 dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 12,00 NO SMS
IN QUESTO SITO NON C'E' PUBBLICITA'
Fisica acustica o fisica del suono è un argomento indispensabile per comprendere meglio i problemi relativi alla comunicazione verbo acustica. Ho inserito in questa pagina le più comuni definizioni.
Carlo Govoni ha scritto il libro: L’importanza della diagnosi audiologica precoce nell’educazione al linguaggio e nell’integrazione scolastica dei bambini sordi.
Libro è stato scritto con la collaborazione del dott. Giulio Savia.
Prefazione del prof. Guerrino Giocolieri
AGE Grafico-editoriale Reggio Emilia, 1993 - pagg. 80
INDICE DEL LIBRO
Prefazione del professor Guerrino Giocolieri
Abstract
Introduzione
1. Il bambino ipoacusico e gli effetti della privazione uditiva
2. L'importanza della diagnosi audiologica precoce
3. Le metodiche audiologiche utilizzabili per una diagnosi precoce
- prove audiologiche soggettive e semiobiettive
- prove audiologiche oggettive
4. Le cause di sordità infantile
5. L'educazione al linguaggio e l'integrazione scolastica
6. Conclusioni
Dal capitolo 1
Il bambino ipoacusico e gli effetti della privazione uditiva – Carlo Govoni
I bambini affetti da ipoacusia neurosensoriale cocleare, senza turbe associate, sono comunemente dotati di normali facoltà intellettive. Considerare questi soggetti come bambini normali, ma privi dell’udito e della facoltà di parlare è troppo limitativo. Queste considerazioni non spiegano completamente gli effetti della privazione sonora. L’udito è, a mio parere, il più importante senso che l’uomo possieda.
La quantità di informazioni che raggiungono il cervello attraverso il nervo vestibolo-cocleare (chiamato anche nervo acustico) è notevole. Questo è un nervo cranico di grosso diametro, formato da circa 25.000 fibre nervose e costituito da due importanti tronchi nervosi. Anche la sola componente cocleare, cioè quella deputata alla percezione sonora, è di dimensioni cospicue.
I messaggi sonori raggiungono l’orecchio da qualsiasi direzione dello spazio e soprattutto non trovano validi ostacoli nel loro cammino. L’unico ostacolo per la propagazione del suono è il vuoto, ma questo non è realizzabile, perché non compatibile con la vita umana. Normalmente chi è privo dell’udito, per effetto della vicarietà sensoriale, cerca di sfruttare al meglio gli altri sensi. La percezione acustica è, come vedremo, particolarmente importante per il funzionamento cerebrale e le altre afferenze sensoriali non riescono a sostituire adeguatamente l’apparato uditivo. La vista è il senso vicariante più sfruttato dai sordi, però i messaggi visivi presentano molti limiti: si possono trasmettere solo in particolari condizioni di luminosità ambientale e sono ostacolati da qualsiasi corpo opaco.
Si ricorda inoltre che l’apparato uditivo, a differenza di tutti gli altri apparati sensoriali, è sempre attivo 24 ore su 24, senza che si possano riscontrare veri e propri momenti di riposo.
Si vuole anche sottolineare quanto sia buona la capacità delle due orecchie nel discriminare differenze sonore di intensità, di tempo e di frequenza. Attraverso l’analisi di queste sottili differenze l’apparato uditivo umano è in grado di localizzare la direzione da cui proviene un suono e valutarne approssimativamente la distanza. Queste informazioni sono particolarmente utili per l’orientamento spaziale di ogni individuo.
Il senso dell’udito non serve solo per portare informazioni al cervello, ha anche un’altra importantissima funzione: è l’unico apparato sensoriale che è indispensabile per un naturale sviluppo del linguaggio. Il potersi esprimere attraverso il linguaggio verbale è una facoltà peculiare della specie umana. Attraverso il linguaggio l’uomo esprime i propri pensieri e comunica con i suoi simili. Sia l’udito che il linguaggio si rivelano indispensabili per un normale sviluppo intellettivo.
Il confronto tra apparato uditivo e apparato visivo.
L’uomo è riuscito, in un milione di anni, ad arrivare a compiere delle attività intellettuali, etiche ed estetiche veramente imponenti. Si è elevato rispetto agli animali in maniera indiscutibile. In questa sua “ascendenza” la comunicazione verbo-acustica si è rilevata fondamentale.
A mio parere, per comprendere l’importanza della comunicazione verbale, è utile osservare i bambini privi dell’udito. In questi soggetti si evidenziano tre tipi di problemi:
- perdita di una importante afferenza sensoriale,
- mancato sviluppo del linguaggio,
- modificazioni nello sviluppo intellettivo e comportamentale.
I primi due problemi sono comunemente noti, meno conosciute sono le modificazioni psicologiche che si accompagnano alla sordità. Quest’ultima condizione è particolarmente difficile da studiare a causa delle difficoltà di comunicazione con chi è privo dell’udito.
Il deficit uditivo è la perdita della più importante afferenza sensoriale.
La nostra vita di relazione è caratterizzata principalmente dalla percezione di fenomeni sonori. Viviamo in un mondo dove gli stimoli acustici ci forniscono numerose informazioni su quanto avviene intorno a noi e soprattutto i nostri sistemi di apprendimento e memorizzazione sono principalmente basati sull’ascolto della parola.
Chi è privo dell’udito ha tendenza ad isolarsi. Inoltre, avendo difficoltà a comprendere il linguaggio verbale, manifesta difficoltà nell’apprendimento.
Si è anche visto che non esiste un senso vicariante ottimale dell’udito. Gerolamo Cardano, nel sedicesimo secolo, fu il primo a sostenere che la vista poteva supplire all’udito. Questo medico sosteneva che il sordo potesse udire leggendo e parlare scrivendo. Oggi si riconosce che questa geniale intuizione presenta importanti limitazioni.
Omissis ......
Figura 1 - I principali meccanismi che regolano lo sviluppo mentale in un bambino normoudente.
La via acustica è il più importante canale per portare informazioni al cervello,
inoltre, attraverso il feedback verbo-acustico (freccia rossa) determina lo sviluppo del linguaggio.
A loro volta, udito e linguaggio, condizionano l'elaborazione del pensiero.
Figura 2 - Lo stesso schema di fig.1 modificato per effetto della sordità, in un bambino che non ha
imparato a parlare. Col tratteggio rosso è indicata l'area acustica;
cioè quella zona della corteccia cerebrale che per effetto della sordità non viene stimolata.
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Un particolare ricordo va al prof. Guerrino Giocolieri, deceduto il 19 novembre 1996. Era in pensione dalla sua attività di Ispettore scolastico, però era attivissimo nella realizzazione di corsi per la formazione degli insegnanti. Molti in Emilia-Romagna lo hanno conosciuto per il suo dinamismo e le sue capacità organizzative. E' conosciuto per i suoi importanti contributi all'aggiornamento professionale degli insegnanti. Ha scritto in collaborazione con Francesco Rinaldi "La nuova scuola elementare italiana", 1978 e seconda edizione nel 1983. Ha scritto "La formazione storica nella scuola elementare" (1973); "Programmazione e valutazione per schede" (1979 e 1980); "Assistenza ai minori disabili: il bambino Down" (1991) e "Scuola materna domani: guida ai concorsi per la scuola materna" (1988). E' stato direttore del corso residenziale di aggiornamento dei maestri sull'insegnamento della lingua a Castelnovo nè Monti nel 1964 (Age editoriale, 1964, Reggio Emilia). E' stato direttore dei corsi di specializzazione per insegnati che si tennero a Reggio nell'Emilia presso l'istituto Regionale Ciechi dal 1986 al 1994. Fu in quella occasione che lo conobbi ed anche grazie a Lui ebbi l'occasione di scrivere il libro che qui ho presentato.
Professor Guerrino Giocolieri
La valutazione audiometrica (o bilancio audiometrico) la si esegue soprattutto sulla base dell'audiometria tonale liminare.
Ricordo che la capacità di percepire suoni viene valutata con l'audiometria tonale, mentre la valutazione globale della funzione uditiva viene eseguita con l'audiometria vocale.
Si valuta in modo particolare la media delle tre frequenze centrali: 500, 1000 e 2000 Hz.
In rapporto al livello di soglia ogni curva audiometrica si classifica nel seguente modo:
- normoacusia - soglia inferiore a 25 dB.
- ipoacusia lieve - soglia compresa tra 26 e 40 dB
- ipoacusia media (o moderata) - soglia compresa tra 41 e 55 dB
- ipoacusia medio-grave (o moderatamente severa) - soglia compresa tra 56 e 70 dB
- ipoacusia grave o severa - soglia compresa tra 71 e 90 dB
- sordità profonda - soglia superiore a 90 dB
Questa classificazione è stata proposta da Lloyd e Kaplan nel 1978.
Questa valutazione è calcolata per ciascun orecchio. Nella pratica si deve spesso decidere se consigliare al paziente un apparecchio acustico o aspettare. In questo caso si deve valutare l'orecchio con migliore capacità uditiva. Gli apparecchi si consigliano quando siamo di fronte ad una ipoacusia medio-grave o moderatamente severa o ancor più importante.
Ogni ipoacusia si classifica in forma trasmissiva, o in forma neurosensoriale (o percettiva o recettiva) e in forma mista. Ulteriori dettagli e gli audiogrammi relativi sono presenti nell'articolo come si legge un esame audiometrico.
Qui sopra è rappresentato un orecchio destro normoacusico (in rosso)
ed una ipoacusia lieve di tipo trasmissivo in orecchio sinistro.
In alcuni casi le perdite sono settoriali. In questi casi la classificazione secondo i criteri esposti in questo articolo diventa più difficile. In proposito si rimanda all'articolo sulla perdita uditiva da trauma acustico acuto.
L'audiometria tonale è la tecnica audiometrica più utilizzata nella pratica clinica.
Un altra caratteristica importante che deriva dall'analisi dei tracciati audiometrici è la presenza di una ipoacusia simmetrica [le due orecchie hanno un comportamento molto simile] rispetto ad una ipoacusia asimmetrica. Il concetto di simmetria uditiva va valutato per quanto riguarda l'esame audiometrico tonale e anche per quello vocale.
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Oggi la gente chiede notizie su qualsiasi argomento e in qualsiasi forma. Una domanda che ho sentito fare è la seguente:
Si può ottenere un esame audiometrico gratuito?
E' evidente che uno specialista può fare di tutto, può fare sconti e può anche lavorare per beneficenza. Normalmente la parcella costituisce un segno dell'impegno che il professionista mette per interpretare il caso e per proporre una soluzione. Ma perchè viene richiesto da qualche paziente un esame audiometrico gratuito?
Il motivo è abbastanza semplice. Provate a scrivere sul più comune motore di ricerca (google.it) le parole esame audiometrico g e vi apparirà subito la parola gratuito. Già questo dovrebbe far capire che si tratta di una ricerca ampiamente utilizzata dagli utenti. Dopo premete il tasto invio e troverete le indicazioni per centinaia di siti. Fate scorrere dieci, venti pagine di google troverete ancora chi offre esami audiometrici gratis. Il numero di coloro che in Italia offrono esami audiometrici gratuiti mi sembra che sia almeno una cifra di quattro numeri.
Leggi tutto: Si può ottenere un esame audiometrico gratuito?
L'interpretazione degli esami dell'udito presuppone importanti conoscenze di tecnica esecutiva, di fisiopatologia dell'orecchio e anche molta esperienza. Le linee generali d'interpretazione sono state indicate in un articolo "come si interpreta un esame audiometrico." Questo articolo si riferisce all'interpretazione standard dedicato ai pazienti che possono trovarsi tra le mani un esame e vorebbero comprenderlo meglio.
Nella pratica medica capita spesso di trovare apparenti discrepanze tra esame audiometrico tonale e soglia dei riflessi stapediali. Pensiamo ad un orecchio sinistro con una perdita tra i 55 e i 65 dB come quello sottostante.
L'esame impedenzometrico allegato si caratterizza per timpanogramma nei limiti e presenza dei riflessi stapediali a destra e assenza a sinistra. Per alcuni il primo pensiero è una otosclerosi di sinistra. Occorre essere cauti nel fare questa interpretazione. L'otosclerosi potrebbe non esserci e la perdita uditiva in orecchio sinistro è talmente importante che i riflessi ipsilaterali non sono evocabili. Occorre valutare bene i riflessi controlaterali, questi potrebbero essere la chiave del problema. Se presenti non è otosclerosi, se assenti è facile che si tratti di otosclerosi.
Leggi tutto: Interpretazione degli esami audiometrici e audiologici
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