Carlo Govoni
Il Dott. Carlo Govoni vi dà il Benvenuto!
Welcome to Dr. Carlo Govoni website! We are glad you are visiting!
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La salute non è tutto, ma senza salute, tutto è niente. (Arthur Schopenhauer)
Health is not everything, but without health, everything is nothing. (Arthur Schopenhauer)
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Prenotare una visita è un gesto semplice che potrebbe risultare molto importante
Booking a check-up is a simple thing that could be very important
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E' possibile prenotare una visita in qualsiasi momento con una semplice telefonata al 3358040811
Communication difficulties often lead to social isolation
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Benvenuti
Welcome!
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Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia cervico facciale
Master in vestibologia
Tel. 3358040811 NO SMS
Benvenuti nel sito internet del dott. Carlo Govoni, otorinolaringoiatra e chirurgo cervico-facciale.
Se volete richiedere una visita potete farlo telefonando al 3358040811. Visito a Milano, .... Modena ... e Reggio Emilia. Ricordo che viviamo ancora in un periodo difficile, quindi vi invito a chiedere la visita solo se è veramente necessaria. In questo momento ridurre gli spostamenti e i contatti sociali è ancora una valida precauzione.
IL COVID-19 NON HA GAMBE, MA CORRE VELOCISSIMO CON LE GAMBE DEGLI UOMINI. Vivere isolati è la vera arma che abbiamo contro i virus. Il mio consiglio è siate più prudenti delle norme ministeriali, evitate di incontrare altre persone e, nello specifico, chiedete la visita medica solo se avete importanti motivi.
Uno dei primi sintomi che presentano il 30 - 40% dei pazienti affetti da Covid-19 è la diminuzione e poi la perdita dell’olfatto (iposmia ed anosmia).
L'infezione da Covid-19 (Sars-CoV-2) inizia con un periodo di incubazione che varia da 2 a 14 giorni, mediamente dura 5-6 giorni. In questo periodo il paziente non ha sintomi. E' proprio in questo periodo che occorre porre molta attenzione al gusto e all'olfatto.
E’ questa una evidenza sottolineata nei primi mesi del 2020 da medici di alcuni stati (Corea del Sud, Cina e Italia), oggi da tutti. E’ noto che al deficit sensoriale olfattivo si associano alterazioni del gusto (disgeusia e ageusia). Ritengo che le alterazioni del gusto siano un segno un poco più tardivo e secondario rispetto alla diminuzione dell’olfatto.
Non è noto il meccanismo d’azione del Covid-19 (Coronavirus Sars-CoV-2) a carico delle mucose nasali, sappiamo che la porta di entrata del virus nel corpo umano è nella grande maggioranza dei casi il naso e la bocca. Può penetrare anche dagli occhi, ma questa via di contagio la considero più rara. E' quindi facile che penetri nelle cellule della mucosa nasale e lì porti ad una alterazione funzionale dei recettori olfattivi.
Tutte le volte che respiriamo noi introduciamo piccolissime goccioline emesse nell'aria dalle persone che ci stanno vicino. Se ci siamo avvicinati ad una persona portatore del nuovo Coronavirus (anche se privo di sintomi e ignaro di avere la malattia) esiste la possibilità che anche noi ci infettiamo. Queste invisibili goccioline si chiamano goccioline di Flügge. Sono state scoperte dal batteriologo Carl Flügge (1847 – 1923), egli ha individuato queste microscopiche goccioline che, quando un soggetto espira o quando parla, escono dal cavo orale e dal naso e sono il veicolo attraverso il quale un soggetto infetto trasmette l’infezione ad altre persone che stanno accanto a lui.
Oggi sono diversi gli otorinolaringoiatri nel mondo e anche in ITALIA che nella loro casistica personale riferiscono di persone affette da iposmia o anosmia e contemporaneamente sono Covid-19 positivi. I riscontri sono dati dai medici dei tre stati più colpiti: Cina, Corea del Sud, Italia (in particolare Italia settentrionale). Ci sono pubblicazioni su ENT UK della prof.ssa Claire Hopkins dove riferisce osservazioni personali di iposmia in Covid-19 positivi e si è consultata anche con otorinolaringoiatri francesi e nordamericani, i quali hanno avuto gli stessi riscontri (1; 2).
Secondo un virologo tedesco attivo nel distretto di Heisberg, il prof. Hendrick Streeck, l'anosmia e la disgeusia sono molto importanti (3). Egli ha interrogato molte persone Covid-19 positive in trattamento domiciliare e nella sua ricerca due terzi dei pazienti esaminati hanno riferito turbe olfattive e gustative. Mi è stato riferito che diverse persone della zona di Codogno, già nei primi mesi del 2020, hanno presentato questi sintomi.
Leggi tutto: Covid-19: diminuzione e perdita di olfatto e gusto
La perdita dell'olfatto è una situazione rara, però si deve porre molta attenzione a questo senso e in particolare quando osserviamo diminuzioni o alterazioni sensoriali. Oggi questo argomento ha assunto una maggiore importanza perchè è uno dei sintomi iniziali dell'infezione da Covid-19.
LA PERDITA DELL’OLFATTO
Molti di noi sono portati a dare molta importanza a vista e udito, trascurando gli altri sensi. Negli ultimi mesi l’olfatto e il gusto sono oggetto di maggiore interesse; il motivo è da ricercarsi nella pandemia che ha colpito il pianeta. Tra i tanti effetti negativi che riferiscono le persone che hanno avuto contatti con il virus Covid-19 c’è anche l’alterazione della percezione olfattiva e gustativa. Tra gusto e olfatto il senso più importante è certamente l’olfatto. I due sensi sono correlati, si integrano a vicenda, e quasi sempre alla perdita della funzione olfattiva si associano deficit gustativi. E’ difficile spiegare cosa significa per un essere umano perdere la capacità di riconoscere gli odori. Vivere senza sentire i profumi piacevoli ed anche i cattivi odori vuol dire perdere molte delle nostre certezze. Con la perdita dell’olfatto cessa una funzione fondamentale per la fisiologia del piacere.
Perché alcune sostanze sono odorose ed altre no? Una qualsiasi sostanza che è in grado di emettere un odore è una sostanza che ha la capacità di liberare nell’aria molecole odoranti. Questa capacità è propria dei liquidi e dei gas. Più difficile da realizzarsi per i solidi.
Ora occorre capire come facciamo a riconoscere queste molecole. Attraverso l’aria che respiriamo le molecole odoranti penetrano nelle cavità nasali e raggiungono la parte superiore. In una zona molto piccola, si tratta di circa 4-5 centimetri quadri dove sono concentrati oltre dieci milioni di recettori. I recettori olfattivi sono cellule specializzate in grado di analizzare le molecole odorose e far partire un segnale elettrico. Questa funzione si chiama trasduzione ed è fondamentale. Tutti i nostri organi di senso trasformano i segnali ricevuti, in questo caso l’incontro con sostanze volatili odorose, in un segnale elettrico. Attraverso il sistema nervoso possono viaggiare soltanto onde elettriche e le aree corticali del nostro cervello analizzano solo questi stimoli. Ogni recettore olfattivo presenta un prolungamento (assone). Diversi assoni si uniscono per formare molteplici filamenti nervosi (chiamati dai primi anatomici fila olfactoria). Questi filamenti nervosi (fila olfactoria) escono dalle fosse nasali attraverso i piccoli fori che caratterizzano la lamina cribra dell’etmoide. Raggiungono l’interno della teca cranica e dopo un percorso molto breve raggiungono il nervo olfattivo (primo nervo cranico). Il segnale di sostanza odorosa è un segnale elettrico che percorre il nervo olfattivo, viene elaborato dal cervello per poi raggiungere la corteccia cerebrale dove avviene il riconoscimento ed anche la memorizzazione.
Figura 1 – Rinofibrooscopio con ottica rigida.
Continuo a riportare il testamento di Ludwig van Beethoven, in questa parte sottolineo gli aspetti psicologici in conseguenza della sordità. Se non avete letto la prima parte potete leggerla cliccando qui.
.... "Pur essendo di un temperamento ardente, vivace, e anzi sensibile alle attrattive della società, sono stato presto obbligato ad appartarmi, a trascorrere la mia vita in solitudine. E se talvolta ho deciso di non dare peso alla mia infermità, ahimè, con quanta crudeltà sono stato allora ricacciato indietro dalla triste, rinnovata esperienza della debolezza del mio udito. Tuttavia non mi riusciva di dire alla gente: “Parlate più forte, gridate, perché sono sordo”. Come potevo, ahimè, confessare la debolezza di un senso, che in me dovrebbe essere più raffinato che negli altri uomini e che in me un tempo raggiungeva una grado di perfezione massima, un grado di perfezione quale pochi nella mia professione sicuramente posseggono, o hanno mai posseduto.
Tali esperienze mi hanno portato sull’orlo della disperazione e poco è mancato che non ponessi fine alla mia vita. La mia arte, soltanto essa mi ha trattenuto. Ah, mi sembrava impossibile abbandonare questo mondo, prima di aver creato tutte quelle opere che sentivo l’imperioso bisogno di comporre; e così ho trascinato avanti questa misera esistenza – davvero misera, dal momento che il mio fisico tanto sensibile può, da un istante all’altro, precipitarmi dalle migliori condizioni di spirito nella più angosciosa disperazione.
No, non posso farlo; perdonatemi perciò se talora mi vedrete stare in disparte dalla vostra compagnia, che un tempo invece mi era caro ricercare. La mia sventura mi fa doppiamente soffrire perché mi porta ad essere frainteso. Per me non può esservi sollievo nella compagnia degli uomini, non possono esserci conversazioni elevate, confidenze reciproche. Costretto a vivere completamente solo, posso entrare furtivamente in società solo quando lo richiedono le necessità più impellenti; debbo vivere come un proscritto. Se sto in compagnia vengo sopraffatto da un’ansietà cocente, dalla paura di correre il rischio che si noti il mio stato. E così è stato anche in questi sei mesi che ho trascorso in campagna. Invitandomi a risparmiare il più possibile il mio udito, quell’assennata persona del mio medico ha più o meno incoraggiato la mia attuale disposizione naturale, sebbene talvolta, sedotto dal desiderio di compagnia, mi sia lasciato tentare a ricercarla. Ma quale umiliazione ho provato quando qualcuno, vicino a me, udiva il suono di un flauto in lontananza ed io non udivo niente, o udiva il canto di un pastore ed io nulla udivo.
Leggi tutto: Testamento di Ludwig van Beethoven - Seconda parte: aspetti comportamentali
FARMACISTA E MEDICO IN SOCCORSO DEL CLIENTE
Un libro con tre capitoli scritti dal dott. Carlo Govoni
- sinusiti acute, ricorrenti e croniche
- la sordità
- le tonsilliti acute e croniche
Chi fosse interessato può farne richiesta alla redazione di Diagnosi & Terapia - Genova, via del Colle 106 R. mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tel. 0102465061 Fax 0102758074
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su ODEON TV
e sul canale 177 del digitale terrestre
il 5 marzo 2020 - ore 18:15
la giornalista Elena Tubertini ha intervistato il dott. Carlo Govoni
che ha parlato di vertigine
e di orientamento spaziale
CARLO GOVONI
augura a tutti i visitatori
di questo sito un sereno
2021
La cecità separa le persone dalle cose,
ma la sordità
separa le persone dalle persone
Helen Keller
1880 - 1968
Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi... perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente, né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto. Dalai Lama
Oggi abbiamo un grande problema, purtroppo lo si affronta subendo le pressioni di coloro che sono potenti economicamente. LA SALUTE E' MOLTO PIU' IMPORTANTE DEL DENARO, del PIL e dello SPREAD.