La tonsillite è una malattia che si presenta con febbre elevata, anche superiore a 39,0°C, e dolore in gola, accentuato dai movimenti della deglutizione. Il bambino è sofferente e spesso presenta anche i linfonodi del collo ingrossati. I pediatri sono molto competenti nel trattare questa malattia e i moderni antibiotici sono in grado di debellarla. Sono pure utili il paracetamolo o l'ibuprofene.
Oltre ai motivi debilitanti legati al dolore e alla febbre le tonsilliti si possono caratterizzare anche per una difficoltà respiratoria nasale. Il bambino fa fatica a respirare dal naso e tiene spesso la bocca aperta. Questo segno è dovuto all'aumento di volume delle tonsille e spesso anche delle adenoidi. Le secrezioni nasali ristagnano e il piccolo sembra che abbia sempre il raffreddore.
Da questa immagine si può vedere come un ingrossamento
di adenoidi e tonsille palatine possa portare ad una difficoltà respiratoria.
Vediamo ora una situazione di ipetrofia tonsillare osservando il bambino a bocca aperta.
Nella figura è indicata una situazione grave. Viene definita di grado 4. Le tonsille sono molto vicine tra loro e arrivano in alcuni momenti a toccarsi. La linea rossa (red line) indica la distanza tra le tonsille. In queste condizioni il bambino ha sempre difficoltà respiratorie.
Per prendere una decisione chirurgica è importante conoscere la frequenza delle tonsilliti. Quando sono parecchie le linee guida consigliano l'intervento. La visita medica otorinolaringoiatrica è determinante per consigliare ai genitori se operare o non operare il bambino. La scelta non si basa solo sul numero delle tonsilliti nell'ultimo anno, ma si deve capire se i rialzi febbrili sono dovuti a tonsillite vera, cioè tonsillite acuta da causa batterica. Se la causa delle tonsilliti sono le infezioni virali il quadro clinico è meno grave. Inoltre è importante valutare lo stato di salute generale del piccolo paziente. Il termine tonsillite cronica si usa per indicare una storia clinica di ripetute tonsilliti acute batteriche.
I casi dove le tonsilliti sono recidivanti oppure le tonsille sono molto voluminose si dovrà pensare all'intervento di tonsillectomia.
La tonsillectomia è un intervento che si esegue sempre col paziente in narcosi (cioè in anestesia totale). E' indispensabile il ricovero ospedaliero. Dormire una o due notti in ospedale sono la regola per questo atto chirurgico.
In questi casi è bene associare anche l'adenoidectomia alla tonsillectomia.
Quando le tonsille sono solo ingrossate e il problema non sono le tonsilliti recidivanti ma una ostruzione respiratoria e sindrome delle apnee nel sonno è indicata la tonsillotomia. Quest'ultimo intervento consiste nell'asportazione parziale delle tonsille e per farlo si dovrà seguire la stessa preparazione prevista per l'intervento di tonsillectomia.
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