Carlo Govoni
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Dott. Carlo Govoni
Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia Testa e Collo
Master in vestibologia
Tel. 3358040811
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Il colpo di frusta, detto anche whiplash o trauma distorsivo del rachide cervicale, è uno dei postumi più frequenti negli incidenti automobilistici. Con queste parole si indica una patologia molto complessa che coinvolge in particolare la testa e il collo. La causa è un urto violento che provoca un brusco movimento prima indietro e poi in avanti della testa. Nel whiplash si osserva un rapidissimo passaggio dalla posizione normale di testa eretta ad una iperestensione subito seguita da una iperflessione in avanti. Il colpo di frusta è anche l'esito di traumatismi laterali. Il fenomeno è del tutto simile, con la differenza che il brusco movimento va da destra a sinistra o viceversa.
Trattandosi di un urto violento le cause sono sempre traumatiche.
La causa più frequente sono gli incidenti stradali, in particolare il tamponamento, l'urto frontale e quello laterale. Il colpo di frusta si può verificare anche negli infortuni sul lavoro, o in quelli sportivi e nei traumi accidentali.
La sintomatologia del colpo di frusta cervicale è caratterizzata da:
- dolore al collo e rigidità nei movimenti cervicali,
- cefalea, più spesso occipitale
- vertigine posizional e instabilità
- astenia (stanchezza)
La terapia del colpo di frusta è medica e riabilitativa. Tra i farmaci sono importanti gli antidolorifici, gli antiinfiammatori e i miorilassanti. Solo nei primi giorni è d'aiuto un collare protettivo, solitamente di tipo soft. Molta importanza assume la riabilitazione fisioterapica.
Trattandosi di una patologia traumatica spesso si verifica per responsabilità di una terza persona. Chi ha subito un colpo di frusta spesso chiede un risarcimento del danno. Quando si tratta del conducente di una autovettura occorre valutare se si tratta di persona che ha subito l'infortunio (per esempio guidatore di auto che è stata tamponata) oppure se è stato lui a generare l'incidente (per esempio conducente di un auto che si è scontrata con un altro autoveicolo). In quest'ultimo caso per capire se c'è un diritto al risarcimento occorre valutare la posizione assicurativa della persona. Se l'assicurazione copre anche i danni fisici del conducente sarà possibile avviare una procedura per il risarcimento. Se l'assicurazione, come si verifica nella maggioranza dei casi, non copre i danni riportati da chi guida l'auto allora non ci potrà essere alcun risarcimento.
Con la legge del 24 marzo 2012 n. 27 - allegato 1 - 3 ter. Al secondo comma dell'articolo 139 del codice delle assicurazioni private di cui al Decreto Legislativo 7 settembre 2005 n. 209 è aggiunto, in fine, il seguente periodo "In ogni caso, le lesioni di lieve entità, che non siano suscettibili di accertamento clinico strumentale obiettivo, non potranno dar luogo a risarcimento per danno biologico permanente."
3 quater. Il danno alla persona per lesioni di lieve entità di cui all'articolo 130 del decreto legislativo 7 settembre 2005 n. 209, è risarcito solo a seguito di riscontro medico legale da cui risulti visivamente o strumentalmente accertata la lesione.
Oggi è particolarmente difficile riuscire a far risarcire come danno permanente gli esiti di un colpo di frusta cervicale. Uno degli aspetti che l'otorinolaringoiatra è spesso chiamato ad affrontare sono le crisi vertiginose ricorrenti per effetto del trauma.
Una vertigine che per eziologia è spesso conseguenza del trauma è la vertigine parossistica di posizione.
E' noto che questa forma di vertigine è dovuta al distacco di otoliti dalle macule del sacculo e dell'utricolo e questi si portano a livello delle ampolle dei canali semicircolari. Si tratta di una vertigine "a crisi", a carattere ricorrente, che determina un vero danno permanente. Spesso questi pazienti hanno difficoltà a mantenere la posizione eretta in particolari posizioni, per esempio quando reclinano il capo all'indietro o si devono chinare per raccogliere un oggetto. Si tratta di situazioni che possono verificarsi abbastanza spesso nello spazio di una giornata, ma è estremamente difficile oggettivare questa malattia. Si tratta di una disposizione che mette i medici in difficoltà perchè non si riesce a far risarcire un modo adeguato i propri assistiti.
Si cerca di dimostrare questa situazione con l'esame stabilometrico, ma anche con questo strumento ci sono difficoltà a far ottenere un giusto risarcimento.
E' evidente che la disposizione legislativa n. 27/2012 favorisce le assicurazioni private. I pazienti trovano un notevole ostacolo nel poter accertare il danno attraverso esami strumentali. Questi esami sono costosi e spesso non sono forniti dal Servizio Sanitario oppure, se c'è un servizio che li fornisce, questo è localizzato nei grandi ospedali, quindi nelle grandi città. Esami ai quali molti pazienti non riescono ad accedere.
Un altro ostacolo per i pazienti è dimostrare il danno qualora questo non sia riconosciuto o sia riconosciuto solo parzialmente dalle assicurazioni. Nel caso di una vertigine parossistica di posizione si parla di un danno massimo secondo le usuali tabelle di 4 punti. Nell'ipotesi che l'assicurazione neghi il risarcimento il medico dovrebbe consigliare al paziente di fare una causa contro l'assicurazione per ottenere nella migliore dell'ipotesi 4 punti. Nella pratica molti casi che vengono negati meritano 2 o 3 punti percentuali. La legge n. 27/2012 è solo per danni micropermanenti (cioè di piccola entità) e quindi si tratterà sempre di danni piccoli, e qualora si arrivi ad una sentenza completamente favorevole sarà sempre un risarcimento minimo. Intraprendere una causa diventa un rischio alto per le difficoltà diagnostiche (dimostrare il danno attraverso esami strumentali su patologie dove non esistono esami strumentali non contestabili) e, qualora si raggiunga un risultato favorevole, il risarcimento sarà sempre limitato sotto il profilo economico.
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Il 30 e il 31 ottobre 2015 si è svolto a Modena (Italy) il terzo Congresso della Società Italiana di Vestibologia (VIS). I problemi vestibolari (vertigine labirintica) sono importanti e sono stati affrontati dai relatori con estrema competenza.
La vestibologia è quella parte dell'otorinolaringoiatria che si occupa del senso dell'equilibrio e delle vie nervose correlate. Si è discusso delle più importanti patologie come la malattia di Ménière, la vertigine parossistica di posizione, le vestibolopatie improvvise e altre malattie come il neurinoma dell'acustico.
Particolare risalto è stato dato ai test diagnostici per la vertigine.
Un argomento molto discusso è stato l'idrope endolinfatica.
Leggi tutto: Modena: Congresso Società Italiana di Vestibologia
Per mente umana s’intende l’attività del cervello, o meglio, le funzioni di raccolta, memorizzazione ed elaborazione delle informazioni compiute dal cervello.
Secondo le moderne teorie neurofisiologiche è possibile indagare tale attività attraverso l’indagine medico-scientifica. Si valuta il comportamento di coloro che hanno riportato lesioni cerebrali o iperafflusso di sangue in specifiche aree cerebrali. E’ questa la posizione sostenuta da Antonio Damasio (1, 2).
Per comprendere meglio la mente umana occorre pensare alla mente del bambino di pochi mesi, che non è capace di parlare. La prima esigenza del bambino è esprimersi e lo fa attraverso grida e pianto. Col passare dei mesi inizia a formarsi il linguaggio. Egli apprende le prime parole e soprattutto inizia l’interazione con le altre persone.
Come si sviluppa la mente?
Leggi tutto: La mente si identifica con quanto viene elaborato dal cervello?
Il 21 febbraio 2020 si è tenuto a Roma un corso di aggiornamento sulle nuove frontiere della otoneurologia. Il corso è stato magistralmente organizzato dal prof. Ralli e ha visto la partecipazione dei migliori esperti italiani del settore. Particolare interesse ha suscitato la lezione del prof. Pettorossi. Il prof. Ralli ha fatto una presentazione sulle difficoltà di equilibrio nel paziente anziano. Ha introdotto il tema con una splendida disamina sul concetto di presbistasia, precisando che non si tratta di fenomeno patologico, bensì è un fenomeno fisiologico.
Leggi tutto: Roma 2020: le nuove applicazioni in vestibologia
La Tocainide Cloridrato è un farmaco che è stato proposto nel 1980 da Emmett JR e Shea JJ per il trattamento degli acufeni. L'idea di usare anestetici locali per eliminare gli acufeni venne proposta per la prima volta da Barany nel 1935. L'idea iniziale era di iniettare procaina nei turbinati. Questo e altri tentativi ebbero poco seguito e questi studi non ebbero seguito.
L'interesse verso gli anestetici locali riprese nel 1963, in particolare fu Geirot a praticare ai pazienti iniezioni di lidocaina endovena. Il trattamento endovenoso venne ripreso da Melding che sosteneva di aver provocato ai suoi paziente un sollievo temporaneo.
Gli studi più interessanti sono stati quelli di Emmett e Shea. Quest'ultimo definì anche un test, test alla Lidocaina, che è stato indicato come prova selettiva preliminare. Questi autori cercarono anche un prodotto più semplice che potesse essere assunto per bocca e avesse un effetto più duraturo. Il farmaco venne individuato nella Tocainide Cloridrato. La Tocainide è una amina primaria ed è classificata tra i farmaci antiaritmici, con caratteristiche analoghe alla Lidocaina.
Con una pubblicazione "Dati preliminari sull'impiego della Tocainide Cloridrato nella terapia degli acufeni" Carlo Govoni assieme ad altri, nel 1986, valutò l'efficacia terapeutica della Tocainide come farmaco in grado di ridurre l'intensità soggettiva dell'acufene. La prova venne eseguita su cinque pazienti affetti da acufene cronico.
La visita di selezione comprendeva un accurato esame clinico e audiometrico, con acufenometria, tutto finalizzato ad escludere qualsiasi patologia dell'orecchio esterno e medio e anche del nervo acustico e dell'angolo ponto-cerebellare. Tra i pazienti esaminati è stato eseguito il test alla Lidocaina (iniziezione e.v. di questo anestetico). Per motivi di sicurezza il test alla Lidocaina è stato eseguito in ambiente ospedaliero. Cinque soggetti hanno risposto positivamente al test e sono stati avviati allo studio con assunzione di Tocainide.
Secondo dati di letteratura la Lidocaina e anche altri farmaci simili come la Tocainide sono maggiormente efficaci sui sistemi multisinaptici. Le vie acustiche, come si può vedere da questa immagine, sono vie multisinaptiche.
I risultati del nostro studio sono stati positivi, ma si è compreso che occorrevano ulteriori indagini sugli effetti collaterali della Tocainide. Nello stesso anno (1986) venne fatto uno studio clinico su 19 pazienti da parte di Vermeij P e Hulshof J H in quali ebbero diversi effetti avversi [segnalarono che il 37% dei loro pazienti aveva sofferto per esantemi].
Anche le capacità terapeutiche della Tocainide Cloridrato nel trattamento degli acufeni sono limitate e temporanee.
Gli effetti collaterali e la scarsa efficacia hanno fatto sì che la Tocainide non si possa considerare un farmaco di scelta per il trattamento degli acufeni.
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Dati preliminari sull'impiego della Tocainide Cloridrato nella terapia degli acufeni. La nuova audiométrie 2, 4-8, 1986.
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Convegno specialistico ORL a Salvarola Terme (Modena)
Trani - Barletta: Approccio multidisciplinare agli acufeni -
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oltre agli argomenti e approfondimenti, puoi trovare informazioni importanti sulle prestazioni offerte nelle sezioni:
Nel sito sono inoltre disponibilil'elenco degli studi medici, delle cliniche e varie altre sezioni.
Nel corso del programma TV
Eccellenze italiane
la giornalista Nina Sicilia
ha intervistato il dott. Carlo Govoni
sulle
La trasmissione è andata in onda
giovedì 21 marzo 2024 alle 18:56
sul canale 163 del digitale terrestre Odeon TV
https://medicina365.it/2024/03/22/ dott-carlo-govoni-otiti-nei-bambini/
COLUMBUS CLINIC CENTER è una prestigiosa casa di cura privata di Milano. Si trova in via Michelangelo Buonarroti, 48 - zona CITY-LIFE. Qui il dott. Carlo Govoni esegue visite specialistiche e interventi chirurgici. Il Centro è convenzionato con le più importanti assicurazioni private.
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DIAGNOSI & TERAPIA è una rivista sulla salute in distribuzione nelle farmacie
Potete trovare articoli scritti da Carlo Govoni
INTERVISTA a
Carlo Govoni
Sul settimanale on-line e su carta
del 07/02/2024 c'è un articolo
Orecchio, previeni 'tappi' e otiti
Carlo Govoni è stato intervistato da Sara Gelli.
Visite di otorinolaringoiatria
dott. Carlo Govoni
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Beniamino Gigli, 7 presso