I movimenti del collo successivi ad un traumatismo si inquadrano nel colpo di frusta cervicale e negli effetti del forte scuotimento subito dalla testa e in particolare dall'encefalo. E' noto che il colpo di frusta cervicale si presenta come la conseguenza di un violento traumatismo in senso antero-posteriore (più spesso dall'indietro in avanti e viceversa) che comporta un movimento involontario della testa.
Questo traumatismo comporta una estensione oltre il normale range di muscoli e legamenti del collo. Le conseguenze del colpo di frusta o trauma distorsivo del collo coinvolgono sempre i distretti cervicale e cefalico.
Alcuni definiscono il colpo di frusta cervicale come "un infortunio che riguarda la parte alta della colonna vertebrale". Non è vero. Al colpo di frusta consegue inevitabilmente un brusco scuotimento della testa, quindi è sempre una patologia cervico-cefalica.
Le cause più frequenti sono gli incidenti automobilistici (in particolare il tamponamento), poi gli sport di contatto come il calcio, il rugby, e gli sport violenti come pugilato, lotta, karate, ecc. Per quanto attiene agli incidenti automobilisitici le statistiche riferiscono che oltre il 60% degli infortuni stradali riportano come danno unico o in associazione ad altri danni il trauma distorsivo del rachide cervicale.
Il colpo di frusta può caratterizzare anche incidenti di ciclisti e cavallerizzi. Inoltre alcuni traumi cranici con caduta all'indietro si presentano con la sintomatologia tipica del colpo di frusta cervicale.
La sintomatologia è variabile. Nella maggioranza dei casi i sintomi sorgono nell'arco delle 24 ore dal trauma, ma in rari casi i sintomi si evidenziano anche in seconda o in terza giornata dall'evento.
I sintomi più comuni sono:
- dolore al collo e ad una o ad entrambe le spalle
- rigidità cervicale
- cefalea, specie occipitale
- vertigine, più spesso vertigine di posizione
- visione offuscata temporaneamente
- stanchezza
I sintomi più rari sono:
- difficoltà a concentrarsi e diminuzione della memoria
- acufeni
- irritabilità
- difficoltà ad addormentarsi
- svegliarsi dal sonno senza avere la sensazione di essersi ben riposati
- nausea e vomito
Il paziente che ha subito un colpo di frusta cervicale deve sempre rivolgersi ad un pronto soccorso. Non è sufficiente andare da un medico in quanto il sanitario non potrà disporre di esami strumentali, qualora si rendessero necessari.
Questa malattia non va mai sottovalutata: è un segno preoccupante il dolore cervicale che persiste per diversi giorni. Pure preoccupante è l'intorpidimento o la debolezza muscolare di un braccio o di entrambi o se c'è formicolio persistente alle spalle o alle braccia o alle gambe. Non si dovranno nemmeno sottovalutare quei casi che presentano algie addominali o disfunzioni alla vescica.
Qualora il colpo di frusta sia seguito da nausea e vomito è indispensabile l'osservazione ripetuta da parte di un medico del pronto soccorso.
Tra le indagini strumentali l'esame più richiesto è la radiografia del rachide cervicale. Questo esame serve soprattutto per escludere malattie diverse come artrosi, artrite, pregresse fratture, ecc. In molti casi si osserva una riduzione della fisiologica lordosi cervicale.
Purtroppo non c'è un esame strumentale di facile esecuzione che possa accertare con precisione il trauma distorsivo cervicale e stabilire la sua gravità. E' noto che disposizioni legislative pretendono l'accertamento strumentale. Ovviamente queste difficoltà nell'oggettivare questa patologia favorisce le assicurazioni private.
Ritengo che ci sia una generica sottovalutazione delle conseguenze di questo tipo di evento traumatico.
E' molto difficile la valutazione precisa dei danni cerebrali che il colpo di frusta può aver determinato.
La comune radiografia del cranio è praticamente inutile. Esami più sofisticati come la TAC con contrasto e la Risonanza Magnetica senza e con mezzo di contrasto possono portare ad evidenziare alcune alterazioni come piccole soffusioni emorragiche, quasi sempre aspecifiche.
La risonanza magnetica (vedi foto) è un esame molto importante. Nella pratica non c'è certezza di avere risposte positive e anche per questo motivo è una indagine strumentale che quasi mai viene richiesta. Quindi oggettivare lesioni dovute al forte scuotimento subito dalla testa diventa molto difficile, soprattutto per i medici che visitano la persona dopo uno o due mesi dall'evento.
Viene spesso consigliato, in particolare al momento dell'incidente e nei primi giorni successivi, tenere un collare per limitare gli sforzi sul rachide cervicale. Si preferiscono collari di tipo soft. Già dal secondo giorno è bene limitarne il loro uso. Il trattamento medico va impostato con antiinfiammatori e rilassanti muscolari. Utile anche il trattamento fisico con esercizi per migliorare la flessibilità e la forza cervicale.
Non è vero che tutti i colpi di frusta sono eguali. Le principali differenze sono conseguenza della particolare posizione assunta al momento dell'urto, dall'età del soggetto, dalle malattie pregresse, dalla costitutzione fisica e anche da fattori difficilmente indetificabili. Come tutte le malattie anche il colpo di frusta può andare soggetto a complicanze. Le complicanze più frequenti sono la cefalea cronica, le vertigini e le algie croniche alle spalle e al collo.
Interessante complicanza è la vertigine parossistica di posizione. Sono state descritte malattie dovute a distacco degli otoliti come la cupololitiasi e la canalolitiasi. Queste determinano un quadro clinico di vertigini ricorrenti che sono vere complicanze del colpo di frusta. Questi pazienti in condizioni di riposo stanno bene ma se fanno bruschi movimenti, per esempio raccogliere un oggetto dal pavimento o retroflettere il capo per guardare in alto, o rotolarsi nel letto, vanno facilmente incontro a turbe vertiginose vere caratterizzate dalla presenza di nistagmo e sinotmi neurovegetativi associati come nausea e vomito.
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