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Dott. Carlo Govoni

Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia Testa e Collo
Master in vestibologia

Tel. 3358040811    

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Testi

I falegnami, i carpentieri, i lavoratori del legno e del cuoio sono esposti al rischio di tumore nasale.
I tumori del naso sono molto rari, ma non tra queste persone. Questo problema interessa non solo gli specialisti, ma anche i medici del lavoro e gli addetti ai servizi di prevenzione delle malattie professionali. Oggi è possibile fare qualcosa in più per chi lavora in questi settori. Una visita otorinolaringoiatrica con una rinofibroscopia (o fibrorinoscopia) risulta essere l’esame fondamentale.

Negli ultimi anni si è fatto molto negli ambienti di lavoro affinchè le macchine utensili siano dotate di aspiratori per raccogliere le polveri della lavorazione del legno, ma il rischio permane. Studi clinici hanno dimostrato che il vero rischio è nella lavorazione dei legni duri. Per fortuna siamo di fronte ad un numero piccolo di nuovi casi/anno per regione (circa da 10 a 30), ma data la rarità di questo tipo di tumore questi piccoli numeri sono da ritenersi importanti. E’ utile effettuare una semplice azione preventiva: la visita da parte di un otorinolaringoiatra con rinofibroscopia. E’ una procedura semplice, priva di rischio, che permette di esplorare bene le fosse nasali.

I tumori maligni del naso e dei seni paranasali sono inferiori all’1% di tutti i tumori che possono colpire un uomo. Sono però tumori che in alcuni casi sono di difficile diagnosi e di ancor più difficile trattamento. L’arma fondamentale è la diagnosi precoce. Poter diagnosticare uno di questi tumori quando è nelle fasi iniziali è il primo passo verso un successo terapeutico.

rinoscopia anteriore tumore setto nasale govoni 

Nella foto si osserva un tumore della narice destra, insorto sulla porzione anteriore del setto nasale.I tumori maligni del naso e dei seni paranasali possono avere una causa certa. E’ stato visto che le polveri, in particolare le polveri di legno duro e del cuoio possono essere la causa di questa malattia. Di conseguenza i lavoratori del legno, dell’industria tessile, del cuoio, dei pellami, i carpentieri sono esposti maggiormente a queste neoformazioni. Sono anche a rischio i lavoratori del nichel, coloro usano formaldeide ed anche coloro che sono addetti alla produzione di alcool isopropilico. Purtroppo questi tumori nascono in un distretto anfrattuoso e spesso manifestano i loro segni quando sono ad un III° o IV° stadio, quindi in fase avanzata.

La qualità della vita di coloro che sono affetti da questo tumore è spesso compromessa.
Il loro trattamento è difficile.

Il consiglio importante è la visita otorino con rinofibroscopia come arma di prevenzione. Il vero mezzo che abbiamo per poter trattare i tumori maligni del naso è poterli diagnosticare precocemente, e quindi poterli curare quando sono molto piccoli.

Nel settore della medicina del lavoro consiglio ai medici di fabbrica di industrie dove ci sono lavoratori a rischio tumore nasale di essere lungimiranti e di far visitare i loro assistiti ad un medico otorinolaringoiatra. L'esame di scelta è la rinofibroscopia o fibroscopia nasale.

Il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 10 giugno 2014 (pubblicato sulla G.U. del 12 settembre 2014 n. 212 nell'allegato delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia all'INAIL sono indicati nella lista 1 - gruppo 6 "Tumori professionali"
11 - COMPOSTI DEL NICHEL  - I.6.11  Tumori delle cavità nasali     I.1.08  Tumori dei seni paranasali.
40 - FORMALDEIDE  -  I.6.40 Tumori del nasofaringe
25 - POLVERI DI LEGNO  -  I.6.25  Tumori delle cavità nasali       I.6.25  Tumori dei seni paranasali   I.6.25  Tumori del nasofaringe
31 - PRODUZIONE DELL'ALCOOL ISOPROPILICO  (PROCESSO DELL'ACIDO FORTE)      I.6.31  Tumori delle cavità nasali   I.6.31  Tumori dei seni paranasali
50 - POLVERI DI CUOIO -   I.6.50  Tumori delle cavità nasali    I.6.50  Tumori dei seni paranasali 

 

Esiste anche un Registro Nazionale dei Tumori Naso-Sinusali ( ReNaTuNS ). Questo registro ha dimostrato che la frequenza dei tumori naso-sinusali è molto bassa, però questa percentuale s'innalza se facciamo riferimento solo a specifiche categorie. Per questi tumori chi è esposto alle polveri di legno e cuoio ha una percentuale elevata di manifestare tumori del naso, in particolare del rinofaringe, e tumori dei seni paranasali.

 

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Per lesioni cordali acquisite s’intendono quei fenomeni patologici che si manifestano a carico delle corde vocali per abuso vocale o per esposizione a sostanze irritanti.

Le lesioni cordali acquisite sono:
1 – Noduli
2 – Polipo
3 – Pseudocisti
4 – Cisti cordali da ritenzione
5 – Edema di Reinke
6 – Cicatrice di una corda vocale

Le persone più a rischio sono coloro che compiono frequenti sforzi vocali come avvocati, insegnanti, allenatori, cantanti, oratori, ecc. ed anche coloro che per motivi professionali o voluttuari si espongono all’inalazione di sostanze irritanti come fumatori, lavoratori del legno, verniciatori, lavoratori del catrame e degli idrocarburi, ecc.

 

La gnatologia è una disciplina che si occupa dell'articolazione temporo-mandibolare e di riflesso si interessa a diversi problemi otorinolaringoiatrici. La gnatologia è una branca di recente costituzione; viene anche definita la scienza dell'occlusione dentale. Spesso viene confusa con la chirurgia maxillo-facciale o con l'odontoiatria. Lo gnatologo è invece il medico che si occupa in modo prevalente dell'articolazione temporo-mandibolare e dei rapporti statici e dinamici fra le arcate dentarie. Studia pertanto la postura e la cinematica mandibolare sia in condizioni normali che patologiche. Vediamo più in dettaglio quali sono le patologie di cui si occupa lo gnatologo.
Problemi di qualsiasi tipo propri dell'articolazione temporo-mandibolare
Malocclusione dentaria
Instabilità nell'occlusione della bocca
Conseguenze di protesizzazioni incongrue
Bruxismo (digrignamento dei denti dovuto alla contrazione dei muscoli masticatori, specie nel sonno).

Queste patologie si manifestano con una serie di sintomi che, pur non essendo esclusivi o significativi se valutati singolarmente, presi nel loro complesso possono orientare verso un sospetto diagnostico. Il compito principale della gnatologia è capire se un sospetto diventa una conferma diagnostica oppure si dovrà escludere una patologia.
I più comuni sintomi che devono far pensare ad un disordine cranio-mandibolare sono molteplici.
Rumori e/dolori all'orecchio, cioè acufeni, otalgie e otodinie
Vertigini
Affaticamento dei muscoli masticatori, soprattutto se evidenti dopo il sonno
Cefalee di origine muscolo-tensiva
Dolori al rachide cervicale, alle spalle, al collo
Aumento o diminuzione dell'apertura della bocca
Nevralgia del trigemino
Usura anormale di una o più superfici dentali
Sensibilità o dolorabilità anormale di uno o più denti.

Il compito dello gnatologo è quello di analizzare le suddette problematiche e capire se i problemi riscontrati sono dovuti ad un errore di posizione o all'assenza di uno o più denti (malocclusione), alla presenza di protesizzazioni incongrue, sia fisse che rimovibili, ad una postura errata, ad una terapia ortodontica conclusasi non correttamente, a condizioni di stress emotivo, ad abitudini viziate o altre cause ancora. Spesso lo gnatologo ha fatto studi odontoiatrici, è un ortodonzista, o un protesista, o un dentista che ha studiato particolarmente l'argomento, o un implantologo dentario. In altri casi è in possesso di una specializzazione in chirurgia maxillo-facciale.

ortopantomografia denti seni mascellari

L'otorinolaringoiatra è uno specialista che affronta anche lui molti dei problemi clinici che qui ho elencato. Cambia il punto di vista soprattutto per quanto attiene la patologia auricolare, quella vertiginosa, la nevralgia trigeminale e le cefalee. L'otorinolaringoiatra valuta in primo luogo l'obiettività e poi esegue prove funzionali per verificare se ci sono deficit. Sia otorinolaringoiatri che gnatologi in molti casi hanno la necessità di far eseguire al paziente esami radiologici (soprattutto TC e RMN).
Ricordo che l'articolazione temporo-mandibolare (ATM) medialmente è in prossimità della tuba di Eustachio, questa vicinanza permette ad alterazioni dell'ATM di influire sulla funzionalità tubarica. La funzionalità tubarica e la pressione nell'orecchio medio si valutano molto bene con l'impedenzometria.

Argomento attinente alla gnatologia è la pedodonzia, questa disciplina la possiamo definire come l'odontoiatria dei bambini e comprende anche la valutazione dei rapporti occlusali.

Un argomento importante affrontato dagli gnatologi sono gli acufeni, cioè la percezione di rumori anomali da uno o da entrambe le orecchie. In questi casi è importante una preliminare visita otorinolaringoiatrica e relative prove audiologiche e acufenometriche

Una buona funzione dell'apparato masticatorio è indispensabile per una corretta postura e per il mantenimento della posizione eretta in posizione statica, ma anche nella marcia e nella corsa. Sono molto interessanti le interazioni col sistema vestibolare. Si è anche visto che migliorando l'occlusione dentaria è possibile ridurre le crisi vertiginose. In altre parole la visita gnatologica, in determinati casi, integra il programma di riabilitazione vestibolare.

La gnatologia è da ritenersi una branca dell'odontoiatria. Uno staff odontoiatrico in grado di valutare questi problemi lo potete trovare al sito www.dentistaguastalla.it

 

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La solitudine e l'isolamento sociale nelle persone anziane è stato oggetto di una conferenza organizzata dalla Fondazione Luigi Boni di Suzzara. L'incontro al quale hanno partecipato numerosi relatori si è svolto il 18 novembre 2018. Suzzara è una importante cittadina lombarda a sud del fiume Po. Si trova in provincia di Mantova e il suo monumento più noto è il castello che vediamo nella foto.

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Suzzara (prov. di Mantova) - La torre del castello.

 

La Vertigine Parossistica Posizionale Benigna (VPPB) o più semplicemente Vertigine Parossistica di Posizione (VPP) viene anche definita cupololitiasi o canalolitiasi o anche labirintolitiasi o impropriamente “labirintitie” è la vertigine più frequente. Questa vertigine si caratterizza per un nistagmo (Ny) tipico in fase attiva, ad origine otolitica, ed è provocata da numerose cause.
La prima rilevazione clinica della VPP fu compiuta da Barany nel 1921 (1). Le successive segnalazioni tuttavia mancarono di continuità e di precisione sia patogenetica che eziologica. Sul piano clinico questa sindrome è stata correttamente definita nel 1952 dagli studi di Dix e Hallpike (2).

 

Definizione

La VPP o cupololitiasi è una sindrome vertiginosa periferica ad alta incidenza, con parossismi vertiginosi scatenati da alcuni movimenti della testa; che presenta possibilità di recidiva dopo un intervallo silente. Si caratterizza per la presenza di un nistagmo (Ny) tipico, patognomonico, che si rivela nella fase attiva. Meno frequente risulta il riscontro di un nistagmo (Ny) "atipico".
Solitamente l'interessamento è monolaterale ed interessa principalmente il CSP rispetto al CSO con un rapporto di 25:1 (9). Sono di più rari gli interessamenti bilaterali o pluricanalari.

 

Epidemiologia

Analogamente alla malattia di Ménière, nella cupololitiasi ci si trova nell'impossibilità, nella maggior parte dei casi, d'individuare l'agente eziologico; con una notevole difficoltà a raggiungere un preciso inquadramento epidemiologico.
Questa situazione è dovuta al fatto che, trattandosi di un'affezione benigna, il paziente non viene quasi mai ospedalizzato. Vi è inoltre una dispersione dei casi dovuta al fatto che non tutti i pazienti sono visitati da specialisti otoiatri ed inoltre esiste una scarsa conoscenza della VPP da parte di molti medici.
La VVP o cupololitiasi colpisce in prevalenza il sesso femminile in un rapporto compreso tra 1,6 : 1 e 2 : 1 (11).
L'età d'esordio è piuttosto variabile, però la maggior frequenza è stata riscontrata tra 50 e 60 anni (11).
In questa malattia si individuano una fase attiva, che dura da qualche giorno ad alcuni mesi, ed una fase inattiva, che va da un anno ad una decina d'anni (11, 12).
Gli studi sull'incidenza di questa malattia non sono molti, alcuni lavori giapponesi riferiscono 10 casi ogni centomila persone (13).

ciclista equilibrio pedalare andare avanti vertigine otorino govoni milanoAndare in bicicletta è una attività quotidiana che richiede
un perfetto funzionamento dell'apparato vestibolare

 

 

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INTERVISTA  a
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Sul settimanale on-line e su carta
del 07/02/2024 c'è un articolo 
Orecchio, previeni 'tappi' e otiti

Carlo Govoni è stato intervistato da Sara Gelli.

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