La presbistasia è un fenomeno fisiologico, nell'anziano aumentano le difficoltà per mantenere l'equilibrio e contemporaneamente c'è un maggior utilizzo delle risorse cognitive. La parola deriva dal greco "presbys" che signfica vecchio e "stasis" stabilità. In questo articolo si parlerà solo dei disturbi dell'equilibrio in conseguenza dei fenomeni d'invecchiamento. Come sappiamo l'invecchiamento coinvolge tutti gli organi di senso. E' noto che oltre all'apparato vestibolare anche il sistema propriocettivo, la vista e l'udito concorrono al sistema di orientamento spaziale.
Il normale equilibrio di un uomo non è un processo statico ma dinamico. La condizione di equilibrio è il risultato di continui aggiustamenti del tono muscolare per opera del sistema di controllo centrale che raccoglie ed integra le informazioni visive, propriocettive e vestibolari e genera una risposta approppriata. Questa attività dipende anche dall'esperienza e dalla memoria, pertanto il soggetto esegue le azioni motorie che portano al mantenimento della postura sia statica che dinamica (Sturnieks et al. 2008).
Col passare degli anni si verifica un indebolimento di tutte le afferenze sensoriali e dei meccanismi muscolari preposti al mantenimento della posizione eretta.
Per mantenere l'equilibrio dinamico, cioè per camminare, l'anziano tende ad assumere una andatura più lenta, i passi diventano più brevi ed anche irregolari. Il cammino perde il suo ritmo, inoltre l'anziano tende ad oscillare lateralmente. L'anziano ha una ridotta capacità di controllare la stabilità sia in senso antero-posteriore che in senso latero-laterale.
Tra le cause di presbistasia si ricordano soprattuto i deficit di circolazione a carico del microcircolo labirintico. Si ricorda che la vascolarizzazione del labirinto è di tipo teminale, cioè una arteriola irrora una porzione del labirinto e solo quella, pertanto una trombosi o una emorragia possono comportare danni immediati, ad insorgenza improvvisa, e ben evidenti. Spesso questi disturbi a carattere circolatorio sono accompagnati da acufeni.
Nelle persone con età superiore a 65 anni la presbistasia è spesso presente. Può evidenziarsi isolata come alterato controllo del senso dell'equilibrio, ma può anche presentarsi in associazione a malattie vere e proprie del labirinto come malattia di Menière, neurite vestibolare, vertigine di posizione, labirintite.
Andare in bicicletta costituisce un problema per le persone anziane.
E' questa una attività a cui è bene rinunciare quando ci sono le prime avvisaglie di disequilibrio.
Il rischio più importante della mancata stabilità nell'anziano è la caduta accidentale. La caduta si definisce come una improvvisa perdita di equilibrio con spostamento verso il basso del corpo. La frequenza del rischio caduta aumenta con l'aumentare dell'età, inoltre le donne hanno una tendenza a cadere superiore rispetto ai maschi (2:1). Esistono numerosi lavori clinici che cercano di quantificare il rischio caduta nell'anziano. Alcuni ritengono che la stabilometria statica sia la metodica strumentale più idonea a rendere obiettivo il grado di presbistasia.
Tipica immagine di persona anziana che si aiuta col bastone.
Nella letteratura medica esistono numerosi termini che in ultima analisi esprimono il concetto che normalmente indichiamo con presbistasia.
Presby-otoconia - sottolinea l'invecchiamento degli otoconi o otoliti.
Presby-equilibrium - indica i deficit nel mantenimento dell'equilibrio per l'anziano.
Presby-vestibulopaty - indica come si accentuano le malattie vestibolari nell'anziano.
Presby-vertigo - indica qualsiasi disturbo vertiginoso nella persona anziana.
Nelle persone anziane alla presbistasia si unisce la presbiacusia,
cioè la diminuzione dell'udito per effetto dell'età.
L'udito è importante per l'orientamento spaziale, ne consegue che
perdendo udito si peggiora anche nell'equilibrio.
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