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Dott. Carlo Govoni

Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia Testa e Collo
Master in vestibologia

Tel. 3358040811  -  NO SMS  -  NO WhatsApp     

Testi

La percezione del suono da parte dell'orecchio umano è il risultato di vibrazioni meccaniche che raggiungono l'apparato uditivo attraverso l'aria. Tali vibrazioni sono prodotte dalle sorgenti sonore, cioè corpi che hanno la capacità di vibrare.

Non tutte le vibrazioni sono percepite come suono.  Per essere udibili le vibrazioni devono avere una frequenza ed una intensità comprese entro determinati valori minimi [per essere udibile una vibrazione deve raggiungere almeno le 20 oscillazioni al secondo].  Per frequenza s'intende il numero di vibrazioni, o meglio, di oscillazioni complete compiute in un secondo. Il suono è un fenomeno periodico, cioè si ripete in modo sempre uguale e mantiene un regolare ritmo. Per intensità s'intende la sensazione soggettiva determinata dall'energia dell'onda sonora. Si distinguono suoni a bassa energia (o deboli) e suoni ad elevata energia (intensi o forti). 

Le prove audiometriche (o esame dell'udito) sono numerose e sono fondamentali per lo studio delle malattie otologiche e di molte malattie del labirinto. Raramente consentono di arrivare ad una diagnosi, ma sono essenziali per arrivare ad una diagnosi di sede, cioè per comprendere in quale parte dell'orecchio è presente la malattia.

L’udito è un organo di senso fondamentale nella vita di relazione.  Ricordo la famosa frase di Helen Keller:  “La cecità separa le persone dalle cose, ma la sordità separa le persone dalle persone.” L’isolamento sociale è il dramma di chi è sordo. E’ molto importante misurare la capacità uditiva attraverso lesame audiometrico e fare altre valutazioni integrative. Ricordo in particolare limpedenzometria e i potenziali evocati uditivi.  Questa serie di esami viene anche chiamata bilancio audiometrico.

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Lapparato uditivo si divide in orecchio esterno (padiglione 1 e condotto uditivo 2), orecchio medio (membrana timpanica, 3, cassa del timpano, ossicini dell'udito 4-5-6, tuba di Eustachio) e orecchio interno (coclea 8 e nervo acustico 10). I numeri in rosso si riferiscono alla figura seguente.

orecchio esterno medio interno in sezione

 

Attraverso le prove audiologiche si esegue una diagnosi di sede, cioè si localizza la parte dell'orecchio ammalata. Dopo si devono interpretare queste informazioni per giungere ad una vera diagnosi di malattia. Ritengo che una valutazione audiologica debba essere sempre unita ad una visita otorinolaringoiatrica per poter giungere ad una diagnosi definitiva.

Lesame audiometrico viene espresso su un grafico denominato audiogramma per toni puri che qui riporto.
I simboli usati sono internazionali e questi esami sono leggibili dagli specialisti in tutto il mondo.

audiogram transmission mild hearing loss

Laudiogramma mostra una normoacusia nell'orecchio destro (in rosso) ed una ipoacusia di trasmissione dell'orecchio sinistro. Per quanto attiene all'interpretazione dei grafici audiometrici si rimanda ad uno specifico articolo presente in questo sito.

Un altro esame importante è limpedenzometria. Questo esame studia due aspetti fondamentali: la cedevolezza della membrana timpanica (timpanogramma) e la ricerca dei riflessi stapediali. Questo esame viene meglio illustrato in uno specifico articolo.

impedenzometro timpanogramma riflessi stapediali modena

Impedenzometro

 

La valutazione audiologica comprende anche altri esami.
Laudiometria vocale. E' una forma specifica di audiometria dove al posto dei suoni puri si utilizzano le parole o le frasi. In questo modo si riesce a capire se il soggetto è in grado di rinoscere la parola o la frase che viene pronunciata. E' un esame utile, serve per capire la capacità di comprendere il linguaggio e nel sito troverete un altro articolo dedicato a questo argomento. I suoi campi di applicazione sono parecchi, in particolare è utile per verificare la resa si un apparecchio acustico. E' molto importante nella valutazione pre- e post-operatoria degli impianti cocleari. Con l'audiometria vocale si riesce a verificare se l'ascolto e la comprensione della voce migliorano effettivamente dopo la protesizzazione.

Potenziali Evocati Uditivi (PEU). Si tratta di una metodica molto raffinata che consente di stabilire in modo oggettivo se una persona è in grado di sentire. Lo studio tramite PEU consente di valutare le tappe che il segnale sonoro (segnale elettrico) compie dalla sua formazione (coclea), nel nervo cocleare fino all'interno del sistema nervoso centrale. Nella foto qui sotto un apparecchio per potenziali evocati uditivi molto diffuso. 

potenziali evocati uditivi apparecchio

 

 

Otoemissioni acustiche. Si tratta di suoni che vengono generati spontaneamente dalla coclea o che possono essere generati dopo stimolazione esterna (otoemissioni acustiche evocate). La presenza delle otoemissioni è un indice di un buon stato di funzionalità dell'apparato uditivo.

Gli esami audiometrici, mi riferisco soprattutto agli esami audiometrici tonali, dovrebbero essere molto più diffusi, perché è questo il primo passo per capire se c'è un problema uditivo. E' importante la prevenzione. Questo lo si rileva soprattutto nell'ambito delle attività lavorative, per molte persone una valutazione dell'udito viene fatta all'assunzione o nella selezione del personale. Un altro momento importante sono le visite mediche per il rinnovo della patente di guida. In tutti questi casi una visita ORL con esame audiometrico è la soluzione preventiva più corretta.

 

Bibliografia
Penrod John P.: Speech threshold and recognition / discrimination testing. in "Handbook of Clinical Audiology" Fourth Edition, a cura di Jack Katz, Williams & Wilkins editor, 1994, chapter 10, 147-164.

 

 

 

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Effetti psicologici della sordità - considerazioni tratte dal testamento di Ludwig van Beethoven

 

La libera professione medica in otorinolaringoiatria

 

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Col termine neurite vestibolare si intende una infiammazione acuta del nervo vestibolare, caratterizzata da vertigini a rapida insorgenza molto invalidanti. Non sappiamo molto sulle cause, ma si pensa che la causa virale sia la più importante. Nel titolo di questa pagina ho usato anche la parola neuronite: questo termine è stato molto usato in passato e qualche medico lo usa tutt'ora, però è più corretto scrivere neurite, in quando alla base di questo quadro clinico c'è l'infiammazione acuta del nervo vestibolare o di uno dei suoi rami. Altro termine errato è "labirintite", si tratta di una parola fuorviante. La labirintite esiste, è una malattia molto grave, ma per fortuna è rarissima.

labyrinth semicircular canal inner ear utricle duct cochlea govoni ent

Anatomia del labirinto membranoso.
1 - canale semicircolare superiore;   2 - canale semicircolare posteriore;   3 - canale semicicolare laterale
11 nervo vestibolare; questo nervo è formato dall'unione del nervo vestibolare superiore (7) col nervo vestibolare inferiore.
7 - nervo vestibolare superiore (ganglio di Scarpa) che si forma per l'unione del nervo ampollare superiore (4),
del nervo ampollare laterale (5) e del nervo utricolare (8).
Senza numero il nervo vestibolare inferiore che è fortmato dall'unione del nervo sacculare (9) col nervo ampollare posteriore o nervo singulare (6).

 

Internet è ormai una realtà non virtuale; qualsiasi domanda, qualsiasi ricerca viene fatta da milioni di persone attraverso i motori di ricerca che tutti utilizziamo abitualmente. Questa rete che interconnette reti di computer ha trasformato il nostro modo di vivere. Una volta esistevano le Pagine Gialle dove le persone cercavano professionisti o artigiani. Oggi il motore di ricerca ha trasformato il rapporto tra professionista e potenziale cliente. Il motore opera una selezione notevole tra tutti i siti Internet e cerca di far trovare una pagina WEB proprio da quelle persone che in quel momento vogliono leggere quella pagina web. Ormai gli algoritmi dei motori di ricerca sono estremamente raffinati allo scopo di aiutare tutti a trovare il più rapidamente possibile quello che stanno cercando.

Essere presenti in Internet è diventato oggi importante per qualsiasi attività, anche per un otorinolaringoiatra.

Ecco raggruppate in 6 categorie le presenze principali nel web con i relativi link.  1.0) Prenotazioni online,   2.0) Presenza con pagina dedicata,   3.0) Forum,   4.0) Articoli.   5.0) Interviste e presenze in TV. 6.0)  Altre presenze.

 1.0   Prenotazioni online   Possibilità non consigliata
 E' preferibile la telefonata 
 2.0  Presenza in un sito con pagina dedicata   
 3.0  Forum  
 4.0  Articoli  
 5.0  Interviste e presenze televisive  
 6.0  Altre presenze  

 

1.0) Prenotazioni online

Per il Columbus Clinic Center di Milano è possibile la prenotazione online compilando apposito form https://www.columbus3c.com/prenota/

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Una sala operatoria del Columbus Clinic Center -via Buonarroti 48 - Milano

 Il sistema delle prenotazioni on-line non lo consiglio e spiego il motivo. Chi scrive è un libero professionista ed agisce in prima persona. Pertanto per innumerevoli motivi posso non essere presente in una sede ad una determinata ora. Se la prenotazione è fatta attraverso una telefonata è più facile essere contattati in caso di un contrattempo.    Il sistema delle prenotazioni on-line va bene per scelte non personalizzate. Per esempio un reparto ospedaliero fa visite mediche tutti i martedì e i giovedì dalle 9:00 alle 15:00. La direzione del reparto si impegna a mandare in ambulatorio un medico negli orari in cui sono aperte le prenotazioni on-line. La visita non sarà con un determinato medico, ma col medico presente quel giorno.

 

2.0) Presenza con pagina dedicata

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Riporto una serie di consigli pratici per parlare ad un bambino che ha capacità uditive inferiori alla media.

Innanzitutto tenete sempre presente queste cinque considerazioni.
1 - La lettura labiale è essenziale nel dialogo col bambino ipoacusico.
2 - Il piccolo ipoacusico fa fatica a seguire una conversazione. Per questo dovrete fare dialoghi brevi e cercare di concluderli prima che diventi insofferente.
3 - Il suo vocabolario è limitato. Quindi usate solo parole che lui certamente comprenderà.
4 - Il fatto che porti una protesi acusitica o anche un impianto cocleare non significa che percepisca suoni e parole come un udente.
5 - Evitare l'isolamento. Il bimbo con minorazione uditiva tende a isolarsi, è bene stimolarlo a partecipare alla conversazione. 

Ecco ora una serie di accorgimenti pratici per migliorare la conversazione.
a - Protesi acustica. Verificate che la protesi sia funzionante e che la chiocciola sia ben inserita nel condotto uditivo esterno. Si ricorda che una protesi che funziona male, per esempio con batteria scarica, peggiora l'udito. Se non riuscite a rimediare, es. non avete una batteria di scorta, è meglio che il piccolo stia senza protesi.
b - Impianto cocleare. Il buon funzionamento dell'impianto va fatto da personale specializzato. E' importante che i portatori di impianto seguano un preciso protocollo di controlli tecnici e audiologici.

c - Ambiente. L'ambiente dovrà essere silenzioso e ben illuminato. Se ci sono più persone o altri bambini dovrete fare in modo che stiano in silenzio quando voi parlate al piccolo audioleso.
d - Posizione di chi parla. Vi dovrete mettere di fronte al bambino, ad una distanza ragionevole. Meglio se vi mettete alla sua altezza, in modo che lui possa agevolmente vedere i movimenti delle labbra. Il vostro viso dovrà essere ben illuminato.
e - Quando e come parlare. Parlate quando il bimbo vi guarda in viso. Se è distratto richiamate la sua attenzione con un gesto. Parlate lentamente, a voce alta, senza però urlare e articolate bene la pronuncia dei vari fonemi. Cercate sempre di esprimervi con frasi brevi.
f - Verificare la comprensione. Accertatevi, per esempio con qualche domanda, se ha compreso il discorso che gli state facendo.
g - Se non capisce. Se il piccolo non capisce provate a ripetere la frase. Se ancora non vi comprende provate a cambiare qualche vocabolo. Se ancora non vi comprende aiutatevi con i gesti, o con immagini o scrivendo le parole più importanti. 
h - Come aiutare il bimbo audioleso nelle conversazioni di gruppo, per esempio in classe. Il piccolo dovrà essere messo nelle posizioni più favorevoli come il primo banco.
i - Se si deve voltare le spalle al bambino, per esempio se si deve scrivere alla lavagna. Si dovrà parlare stando di fronte al piccolo e girarsi solo quando si è finito di parlare. 

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Cose da NON fare quando si parla con un bambino audioleso.
NON fumare
NON coprire la bocca con le mani o con il microfono o con altri oggetti. 
NON usare parole in dialetto.
NON usare parole troppo ricercate e insolite. 

Carlo Govoni, specialista ORL,  ha scritto un libro sui problemi dei bambini ipoacusici e in questo sito ci sono un articoli sulla sordità infantile, sull'educazione dei bambini sordi, sulla diagnosi audiologica precoce.

 

 

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  Le otiti nel bambino - intervista al dott. Carlo Govoni

 

 

 

 

 

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