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Dott. Carlo Govoni

Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia Testa e Collo
Master in vestibologia

Tel. 3358040811 dal lunedì al venerdì preferibilmente dalle 10,30 alle 12,00   

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Testi

La riabilitazione vestibolare si propone di potenziare la funzione vestibolare nelle persone con problemi di instabilità utilizzando trattamenti fisioterapici.  Sappiamo che l'equilibrio è un senso complesso, regolato dal sistema vestibolare (o labirinto) e da altri sistemi come il visivo e quello somatosensoriale.

Tutte le malattie vertiginose possono trarre beneficio dalla riabilitazione vestibolare. Una malattia molto diffusa è la vertigine parossistica di posizione, è questa una espressione patologica che spesso migliora dopo un trattamento riabilitativo. Questa malattia viene anche chiamata labirintolitiasi, o cupulolitiasi o malattia degli otoliti.

Gli otoliti (chiamati anche otoconi) sono piccole formazioni solide (6-7 micron) contenute all’interno di due organi del labirinto (sacculo e utricolo). La fuoriuscita dalla loro sede determina la malattia.

La riabilitazione è una procedura non invasiva, ha scarsissimi effetti collaterali, non interferisce con terapie farmacologiche concomitanti e può essere praticata a quasi tutti i pazienti. Nei pazienti anziani si usano esercizi specifici che definiamo "soft". Altro aspetto importante è che non si somministrano farmaci. I farmaci si possono utilizzare, ma per chi è contrario al loro uso è possibile procedere anche con la sola riabilitazione vestibolare. 

 

ciclista equilibrio pedalare andare avanti vertigine otorino govoni milanoAndare in bicicletta è una decisione importante perché si può fare solo 
se si ha un buon senso dell'equilibrio

 

Secondo alcuni otoneurologi la terapia migliore è fare sul paziente alcune manovre (manovre liberatorie) con lo scopo di far ritornare gli otoliti nella loro sede. Questa teoria non sempre trova validi riscontri nella pratica. Penso che solo in alcuni casi le procedure liberatorie siano efficaci. Il problema è che con queste manovre si riesce a far entrare in sede un otolita, ma si corre il rischio di farne uscire altri. Altro inconveniente è che l’otolita rientrato nella sua sede mantiene una capacità di muoversi notevole e potrebbe ritornare presto fuori dalla sua sede. Il risultato è semplice: il paziente sta bene per alcuni giorni o per qualche settimana e poi la malattia si ripresenta.

Lo scopo della riabilitazione vestibolare è rendere più sopportabile la vertigine. L’otolita resta fuori sede, ma la vertigine si riduce. Considero la riabilitazione come una specie di allenamento del cervello a rispondere meglio alle variazioni di posizione del corpo e della testa.

L’otolita fuori sede è la causa della malattia, quindi con una seduta di riabilitazione difficilmente si guarisce. La riabilitazione è un processo più lungo e pertanto sono necessarie diverse sedute. Occorre precisare – e questo deve essere anche spiegato al paziente –  lo scopo della riabilitazione è cercare di passare da una situazione dove le crisi vertiginose sono frequenti ad una situazione dove la vertigine è lieve e si presenta raramente nel tempo. Nei casi dove la riabilitazione funziona meglio le crisi vertiginose sono appena accennate, il paziente le riconosce e, da solo, riesce ad attenuarle notevolmente. 

 

Molti sperano che la chimica, prima o poi, arrivi a mettere in commercio un farmaco che elimini gli acufeni; a mio parere questo prodotto non esisterà mai.
E’ noto che le persone affette da acufeni sono molte; si ritiene che questo problema coinvolga l' 8% della popolazione. In Italia sono circa sei milioni le persone che sono afflitte da un fastidioso rumore persistente in uno o in entrambe le orecchie.

Come sempre le industrie farmaceutiche, essendo industrie private dove il loro obiettivo è perseguire il profitto sono molto interessate ai grandi numeri. Le ricerche farmacologiche su malattie molto diffuse sono la regola. Per esempio si fanno ricerche su diabete e ipertensione, quasi nessuna sulle malattie rare. Non fanno ricerche sugli acufeni: come mai? E’ evidente che gli acufeni destano molto interesse, però esiste un freno alle ricerche in questo settore. Un farmaco efficace per eliminare l’acufene fino ad oggi non c’è.  Un farmaco di questo tipo non esiste e ci sono ragionevoli certezze per affermare che non potrà mai esistere. Perchè non potrà esistere?

Non mi considero un uomo che ha delle conoscenze mediche superiori. Quello che so lo sanno anche i dirigenti dei programmi di ricerca scientifica delle case farmaceutiche. Pertanto non spendono molte risorse per fare ricerche per un farmaco che non si riuscirà mai a trovare. E’ possibile proporre un prodotto, per esempio XYZ, e pubblicizzarlo dicendo che migliorerà gli acufeni, però certamente non sarà efficace. Questo è successo, un paziente che soffre di acufeni ne acquista una scatola, può acquistarne una seconda, ma poi, vedendo che il suo acufene non si modifica, smetterà di acquistarlo. Altro elemento negativo è che in breve tempo si spargerà la voce tra pazienti e medici che il prodotto XYZ non fa nulla e le sue vendite precipiteranno drasticamente. Sarà la ditta stessa a smettere di produrlo.

La deglutizione è una funzione molto complessa, i muscoli coinvolti sono numerosi e sono tutti innervati da nervi cranici.

Muscoli della masticazione. Sono elevatori della mandibola il massettere, il muscolo temporale e i due muscoli pterigoidei. Tutti questi muscoli sono innervati dal nervo trigemino (V° nervo cranico). Muscoli che abbassano la mandibola sono il miloioideo, il genioioideo e il digastrico. Il digastrico si chiama così perchè è formato da due ventri muscolari, quello anteriore è innervato dal nervo miloideo (ramo del mandibolare, a sua volta ramo del V° nervo cranico). Il ventre posteriore è innervato dal nervo faciale (VII° nervo cranico).

Esistono altri muscoli che possiamo considerare ausiliari della masticazione e interessanti per comprendere il fenomeno della deglutizione. Ricordiamo l'orbicolare della bocca e il buccinatore, entrambi innervati dal nervo faciale (VII° nervo cranico).

I muscoli che vanno a costituire il corpo linguale e danno motilità alla lingua sono il m. genioglosso, m. ioglosso e m. stiloglosso. Questi muscoli, unitamente alla muscolatura intrinseca della lingua sono innervati dal dodicesimo nervo cranico (nervo ipoglosso).

Sull'osso ioide agiscono il muscolo digastrico, lo stiloioideo (innervato dal n. faciale) e il muscolo genioioideo (innervato dall'ipoglosso).

Se vogliamo sapere come si fa a pulire le orecchie e interroghiamo un motore di ricerca troveremo cento sciocchezze e una verità; il difficile è saper riconoscere la verità. Molti sostengono che l'acqua ossigenata è il rimedio giusto per la pulizia delle orecchie; altri dicono che non è vero.
Purtroppo Internet è una piazza "democratica" dove tutti hanno il diritto di parlare, ma quando si parla di salute non dovrebbe essere così.

Sarebbe auspicabile che si potesse capire subito chi ha scritto l'articolo. Una cosa è chi parla o scrive quando ha una cultura scientifica alle spalle, tutt'altra cosa è chi scrive perchè ricorda quello che gli ha detto la nonna o la vicina di casa. La medicina è una scienza molto complicata, dove il medico è un po' scienziato e un po' artista. L'otologia è una parte della medicina che racchiude i concetti di arte e scienza, è quindi un argomento complesso, dove esistono ancora dubbi e certezze.

Il pericolo attuale più importante è che chiunque può aprire un sito Internet e scrivere su qualsiasi argomento. Uno degli argomenti più richiesti dai navigatori sono proprio i consigli sulla salute. Così ci sono molti siti e ogni sito per soddisfazione di chi lo amministra e, anche per motivi economici, viene creato per essere visitato da molte persone. Se un sito è frequentato allora alcune ditte sono disposte a pagare per inserire la loro pubblicità in quelle pagine WEB. La logica del profitto è superiore alla logica della morale. Ai proprietari di un sito Internet non importa nulla se i testi espongono concetti rigorosi sul piano scientifico o riportano le sciocchezze della raccontate dalla vicina di casa. L'importante è che siano interessanti per i navigatori e siano letti. Molte volte si trovano articoli dove l'unica cosa interessante è il titolo, ma non certo il contenuto. Purtroppo per la logica di chi ha creato Internet e i motori di ricerca è importante che quell'articolo richiami l'attenzione di molte persone. Una macchina non potrà mai giudicare il contenuto di un testo.

Tra le tante sciocchezze che si leggono nelle pagine WEB ci sono i consigli per pulire le orecchie. Tutti sognano dal punto di vista chimico di trovare il solvente per il cerume e sperano di creare un prodotto in spray o in goccie per poterlo commercializzare. Tantissime persone si ingegnano con siringhe senz'ago, perette, bastoncini cotonati o altre diavolerie simili e sperano di non aver mai bisogno del medico. Oggi queste persone appaiono come persone generose e competenti che diffondono i loro consigli. In realtà vogliono solo attirare l'attenzione al loro sito.

Il fai da te nella pulizia delle orecchie non esiste e non potrà mai esistere.

Il primo passo sarà sempre guardare dentro i condotti uditivi e vedere se sono pulite o sporche. NESSUNO RIESCE A GURADARE DENTRO ALLE PROPRIE ORECCHIE. Qualora sia presente del cerume la sua rimozione dovrà essere fatta dallo specialista con gli strumenti più idonei per quel particolare tipo di situazione. Anche tra gli specialisti otorinolaringoiatri non esiste il modo giusto per pulire le orecchie di tutti. La mia opinione è che ESISTE IL MIGLIOR MODO PER ASPORTARE IL CERUME AL PAZIENTE CHE SIEDE DI FRONTE A NOI.

 

orecchio spray gocce pulizia auricolare lavaggio cerumenolitici govoni

In questa foto due prodotti per pulizia auricolare che si possono acquistare in farmacia senza ricetta.
1 - prodotto spray      2 - prodotto in gocce
Questi prodotti sono un valido aiuto per la salute delle orecchie.
Andrebbero usati molto spesso quando l'orecchio è pulito.
Se nell'orecchio c'è un tappo di cerume questi prodotti vanno usati ugualmente, 
ma provocano un senso di orecchio chiuso peggiore rispetto a quanto avevate prima di usarli.
In questi casi al loro uso deve seguire una visita otorinolaringoiatrica

 

In alcuni siti vengono dettate delle procedure per la pulizia delle orecchie dal cerume. Quasi tutte queste procedure sono perentorie e non ammettono dubbi. Per tutti coloro che dettano norme per la pulizia auricolare il guardare dentro l'orecchio, cioè fare una otoscopia, è una manovra inesistente. Faccio un esempio. Dicono che si deve prendere acqua ossigenata al 3% (10 volumi) e diluirla in parti uguali con acqua tiepida. Alcuni dicono di mettere la miscela così ottenuta con un contagoccie nel condotto uditivo, lasciare agire per 5 minuti e poi lavare il condotto con il contagoccie. Faccio l'otorinolaringoiatra da oltre trent'anni ed ho sempre sostenuto che gli strumenti per fare il lavaggio (siringe o siringoni) devono essere scelti con cura, perchè solo con alcuni si riesce a fare la pulizia auricolare. Ritengo impossibile riuscire a togliere un tappo di cerume con un contagoccie. Non l'ho mai fatto, ma la pressione che si esercita con un contagoccie è talmente minima che mai potrà essere sufficiente per togliere un tappo. Mi sono fatto un'idea del perché tra i consigli sanitari che si trovano in Internet ci siano tante assurdità. Scrivere testi validi è difficile e ci vuole tempo. Credo che alcuni copywriter (scrittori pubblicitari) prendono testi stranieri, li traducono con un traduttore automatico, e poi li diffondono nei loro siti. Alcune parole sono tradotte in modo inappropriato e il contenuto viene stravolto. Al gestore del sito non interessa nulla, l'iportante è che le persone leggano quel testo e, ancor meglio, se lo commentano e lo premiano con 5 stelle.

L'otoscopia, cioè vedere dentro al condotto e capire quale tipo di cerume dovrà essere rimosso, è un passo fondamentale. Il cerume non è sempre uguale. Ci sono tappi di cerume secchi e duri, altri di consistenza molle, altri ancora sono formati da pelle desquamata. Altri nascondono una otite esterna o una micosi.

Togliere il cerume non è una manovra semplice.
Tutti i condotti uditivi sono diversi tra loro, alcuni sono particolarmente stretti e angolati.
Tutti i tappi di cerume sono diversi, alcuni contengono polveri dell'ambiente di lavoro, altri sono molli, altri ancora duri. Alcuni tappi sono dove la natura li ha creati, altri sono stati spinti e compressi dall'uomo contro la membrana facendo un largo uso di bastoncini acuricolari. Ci sono anche persone che si grattano le orecchie con chiodi o con forcine per capelli, a volte si provocano piccole ferite e il sangue si mescola al cerume.
I tappi possono anche non essere di cerume, ma micotici, oppure contenere molte cellule desquamate come nella psoriasi, a volte sono delle secrezioni purulente diventate secche e dure.
La variabilità dei tappi di cerume è notevole, inoltre l'orecchio è un organo delicato. Solo in momenti particolari come i primi mesi dell'infezione da Covid-19 dove non si poteva uscire di casa era logico che chi si sentiva l'orecchio tappato cercasse di provvedere con automanovre, ma escluso quei particolari momenti, il tappo di cerume richiede la visita di un medico.

Qualcuno potrà ribattere che invece di acqua tiepida come usano usualmente gli otorinolaringoiatri bisogna usare acqua ossigenata 3% diluita. L'acqua ossigenata diluita in parti uguali con acqua (ma lo stesso sarebbe se fosse utilizzata pura) non fa nulla sul cerume. Il cerume è una sostanza grassa e l'acqua ossigenata NON è un solvente dei grassi. L'acqua ossigenata, detta più propriamente perossido di idrogeno (H2O2) ha un debole potere battericida, quindi è un disinfettante, ma il cerume è un prodotto naturale delle ghiandole sebacee, nel comune tappo di cerume non c'è alcuna infezione. Pertanto mettere un liquido disinfettante nell'orecchio è inutile e non favorisce la rimozione di un tappo. Tutti sanno che l'acqua ossigenata ha un effetto sbiancante, ma sul tappo di cerume anche questo è un effetto inutile. E' irrilevante che il tappo da bruno scuro diventi bruno chiaro.
In molti siti che consigliano di instillarsi nelle orecchie acqua ossigenata si dice che oltre a liberare l'orecchio dal cerume fa guarire da eventuali infezioni. Questo è in parte vero. Ho appena scritto che l'acqua ossigenata è un disinfettante e quindi può uccidere qualche germe. Germi deboli possono morire sotto l'effetto di queste soluzioni con acqua ossigenata, ma quelle persone che pensano di curare le otiti con l'acqua ossigenata non sanno che nelle secrezioni auricolari da otite esterna si trovano parecchi germi. Cito i più frequenti: Pseudomonas Aeruginosa, Proteus Mirabilis, Enterobacter Cloacae, Acinetobacter, Klebsiella pneumoniae, Enterobacter aerogenes, Streptococchi, ecc. Tutti germi molto resistenti, nei confronti dei quali l'acqua ossigenata non fa nemmeno solletico. Tutte otiti esterne che sono curabili molto bene con adeguata terapia antibiotica.
Qualcuno potrebbe dire: «sarà pur vero che l'acqua ossigenata non fa nulla, però non fa male.»
Anche questa è una parziale verità. E' vero che non peggiora la situazione ma se uno mette acqua ossigenata nelle orecchie e vede che i suoi problemi restano invariati, non pensa immediatamente che il rimedio non funziona. Pensa che ci vorrà tempo, poi è facile che il dolore e i fastidi provocati da un'otite abbiano un andamento oscillante e qundi ci sia un miglioramento. Se ci sarà un miglioramento è facile che questo venga attribuito all'acqua ossigenata. Cosa succede? Il tempo passa, chi ha una otite esterna non guarisce, i germi dentro all'orecchio proliferano. Lo specialista si trova costretto a combattere con germi che hanno avuto il tempo di proliferare anche per settimane, le loro secrezioni vengono ad avere una strana colorazione. Sono più chiare (effetto sbiancante dell'acqua ossigenata) e quindi la diagnosi diventa più difficile. Lo specialista con l'otoscopia non riesce ad individuare esattamente il germe che ha provocato l'otite, ma il colore della secrezione lo aiuta molto nel fare una diagnosi precisa. Il vedere tutto bianco fa perdere un parametro utile per la diagnosi.
Quando vedo secrezioni auricolari molto chiare chiedo ai pazienti se hanno instillato acqua ossigenata nel condotto. Alcuni dicono di sì, altri temono di essere sgridati e dicono di no. E' interessante cercare di capire la psicologia di queste persone. Sono coscienti di aver fatto una sciocchezza, ma non lo vogliono ammettere per non passare per creduloni.
Preciso che l'acqua ossigenata può sbiancare anche i peli presenti all'interno del condotto uditivo. Se lo specialista vede qualche pelo bianco (normalmente i peli sono neri) è evidente che la persona ha fatto uso di perossido di idrogeno.

Tra le malattie più difficili da curare dell'orecchio esterno ci sono quelle sostenute da miceti. Molti miceti appartengono al genere "Candida Albicans" e pertanto si presentano come una secrezione biancastra, spesso simile ad un tappo. Se abbiamo usato una sostanza sbiancante (acqua ossigenata) diventa difficile la diagnosi differenziale tra candidosi e otite esterna batterica. Se avete usato l'acqua ossigenata correte il rischio che lo specialista non riesca a distinguere una otomicosi da una otite comune. In un certo senso lo avete indotto a sbagliare e ad una diagnosi errata conseguirà ovviamente una terapia sbagliata.

Un'ultima considerazione. Gli animali si mettono l'acqua ossigenata nelle orecchie? Non credo proprio. Cosa fanno per la cura delle loro orecchie? Nulla. Con l'eccezione dei cani che hanno le orecchie basse, tutti gli altri animali difficilmente si ammalano di otite e non si puliscono le orecchie.
Fate altrettanto. Quando sentite un prurito irresistibile o lamentate dei fastidi andate da un medico che con l'otoscopio vi guarderà le orecchie e deciderà cosa fare. Dentro ad un condotto si può trovare di tutto. Per esempio un tappo di cerume o una otite o una otomicosi o un corpo estraneo (in un orecchio ne ho trovati due) o un tumore maligno del condotto o una stenosi del condotto o una ipertricosi o un osteoma o qualsiasi altra malattia o .... anche nulla.

Provate ad immaginare una persona che si convinca che per pulirsi le orecchie deve instillare acqua ossigenata. Immaginiamo che dalla sensazione di sottile gorgoglio ricavi un beneficio e aspetti qualche giorno. Continuamo a pensare che la sensazione di orecchio chiuso persita da un lato. La persona continua a insitillare acqua ossigenata tutti i giorni, anche due volte al giorno. Dopo un anno sente ancora l'orecchio chiuso, non ha dolore e vede una goccia di sangue sul cuscino. Si preoccupa e va dal medico. La diagnosi è carcinoma del condotto uditivo. Non è mio costume fare allarmismo, questo è solo un esempio. Tenete presente che avere comportamenti irrazionali può avere conseguenze disastrose. Nello specifico il comportamento irrazionale è curare da soli un problema che non si è in grado di comprendere.

 

otoscopi orecchio visione suono govoni otoneurolaringologoEsempio di set per otoscopia 

 

Quando avete dei fastidi ad un orecchio andate dal medico e chiedetegli di guardarvi l'interno del condotto con l'otoscopio. Una volta molti medici eseguivano lavaggi. Oggi lo fanno in pochi. L'importante è che il vostro medico di fiducia vi dica se vede le vostre orecchie pulite e se vede una membrana timpanica normale. Se l'orecchio contiene cerume e il sanitario non si sente in grado di puliverlo prendete atto. A questo punto dovete fare una cosa sola: andare da uno specialista ... e non chiedere a un motore di ricerca che cosa devo fare.

 

orecchio padiglione suono govoni otoneurolaringologo

 

Non curate mai da soli un problema otologico.
Nella visita medica per l'orecchio è importante guardare,
nessuno è in grado di vedere l'interno del proprio orecchio.

Solo un medico, dopo aver guardato, potrà darvi un consiglio serio.
Non esisterà mai il motore di ricerca che vi dirà cosa dovete fare se avete fastidio ad un orecchio.

 

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Ti ha interessato questo argomento? 

Allora potrebbe anche interessarti anche "che cos'è il cerume?" e "cosa fare per la pulizia auricolare".

 

Vedi anche: Presenze nel WEB

 

La libera professione in otorinolaringoiatria

 

Carlo Govoni visita ed opera presso il Columbus Clinc Center di Milano e l'Hesperia Hospital di Modena.

 

 

 

152088   200122

 

 

 

 

 

Il colesteatoma dell'orecchio medio è un argomento molto interessate per tutti gli otorinolaringoiatri, sia per coloro che fanno attività chirurgica che per quelli che svolgono attività ambulatoriale. Che cos'è il colesteatoma? Si tratta della forma più complessa di otite media cronica. Il nome con la desinenza in "...oma" fa pensare ad un tumore. Non è così. Il nome più corretto è cisti epidermoide dell'orecchio. Il colesteatoma è appunto pelle desquamata che si accumula nell'orecchio medio. Col passare degli anni questa cisti aumenta di volume, essendo l'orecchio medio particolarmente delicato, se non si interviene presto, l'incremento di volume comporta sempre delle complicanze.

Per il giorno venerdì 6 ottobre 2023 la divisione di otorinolaringoiatria dell'ospedale di Carpi in provincia di Modena ha organizzato un convegno dal titolo "il colesteatoma dell'orecchio medio: attualità clinico chirurgiche."

 orecchio medio govoni eustachio

 

L'orecchio medio sotto il profilo medico e chirurgico è la parte più interessante dell'orecchio [in giallo nella figura soprastante]. Si trova in una cavità interamente scavata all'interno dell'osso temporale. Prima che esistesse la TAC era questa una parte dell'orecchio molto difficile da studiare, si utilizzava la stratigrafia, ma le immagini erano sfumate e spesso erano di dubbia interpretazione. Oggi è possibile studiare in modo preciso questa parte dell'orecchio e la diagnosi di colesteatoma è diventata molto più precisa e anche più facile rispetto al passato.

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