Carlo Govoni
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La salute non è tutto, ma senza salute, tutto è niente. (Arthur Schopenhauer)
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Prenotare una visita è un gesto semplice che potrebbe risultare molto importante
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Dott. Carlo Govoni
Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia cervico facciale
Master in vestibologia
Tel. 3358040811 NO SMS
Nei giorni 22, 23 e 24 Settembre 2016 si è svolto a Padova un convegno internazionale per fare il punto sull'otologia del terzo millennio.
Il prof. Alessandro Martini ha organizzato tre giorni di dibattiti e discussioni sui problemi più rilevanti dell'otologia, sia sotto gli aspetti diagnostici, medici e chirurgici. Sappiamo che la gestione clinica dei pazienti affetti da malattie dell'orecchio è molto complicata, in quanto ogni singolo caso ha carattere peculiari. Si dovrà tener conto delle caratteristiche fisiche di ogni paziente, ma anche delle condizioni di ciascun orecchio. Nell'otologia le terapie mediche non sono in contrapposizione ai trattamenti chirurgici, ma devono sempre integrarsi. Verranno anche trattati argomenti di attualità come il monitoraggio dei nervi cranici in otoneurochirurgia.
La sede è stata l'aula dell'Orto Botanico dell'Università di Padova.
Sono stati affrontati i temi più importanti ed attuali di otologia e di audiologia. Si è discusso ampiamente di funzionalità tubarica, di impianti cocleari, di test vestibolari e della microchirurgia dell'orecchio.
L'infezione da Human Papilloma Virus, noto anche con la sigla HPV, è una infezione molto frequente e di indubbio interesse anche per l'otorinolaringoiatra. Secondo alcuni studiosi si ritiene che una donna nella vita, almeno una volta, abbia contatti con questo virus.
Il virus è debole, si trasmette attraverso i contatti cutanei. Laa trasmissione avviene molto spesso col rapporto sessuale, si creano dei microtraumi che facilitano il passaggio. Sono noti oltre 100 ceppi di qeusto virus. Per 12 ceppi è stata riscontrata una potenzialità oncogena. I virus HPV 16 e 18 sono quelli più temibili, possono favorire l'insorgenza di carcinomi della cervice uterina. Tra i fattori di rischio ci sono soprattutto i rapporti sessuali, soprattutto nelle adolescenti e nelle persone che hanno rapporti con più partner.
L'infezione da Human Papilloma Virus può evolvere secondo tre modalità: regressione spontanea, persistenza e progressione. Chi ha questa infezione è preoccupato che evolva verso la progressione neoplastica. Occorre precisare che fattori importanti nello sviluppo dei tumori nelle donne, anche in questo caso, svolgono un ruolo importante. Pertanto i rischi sono maggiori nelle donne fumatrici, che fanno uso di contraccettivi orali e la concomitanza di altre malattie della sfera sessuale. La progressione verso il carcinoma del collo dell'utero è da ritenersi una circostanza rara.
La prevenzione primaria è data dalla vaccinazione. La prevenzione secondaria è costituita dal PAP test e dall'HPV test.
Per quanto attiene la bocca si pensa che il sesso orale sia una importante fonte di contagio. E' difficile stabilire con certezza che l'infezione da HPV sia responsabile del cancro del cavo orale. Esistono però dati scientifici che vedono nel 10-20% di casi di tumore della bocca e della laringe la positività per l'infezione da HPV. Nel cancro orale sono quasi sempre presenti, e spesso come fattori determinanti, il fumo di sigaretta, la cattiva igiene orale, l'eccessivo consumo di alcoolici. Cambiano anche le caratteristiche, il cancro della bocca colpisce soprattutto i pazienti di sesso maschile e sopra ai 60 anni.
Nel cavo orale dei maschi non è raro trovare dei papillomi. E' difficile stabilire se questi papillomi sono stati indotti dal virus del Papilloma Umano. Ricordo che la soluzione è chirurgica. La rimozione di questi papillomi è molto rapida e può essere fatta anche nel corso di una prima visita.
Papilloma del palato molle subito dopo la sua rimozione.
Vedi anche:
Può succedere che durante una visita per disturbi dell'equilibrio, quindi una visita di carattere neuro-otologico, venga richiesto al paziente di compilare un questionario.
In queste pagine illustro le finalità di queste domande.
Nella terminologia medica questi questionari prendono il nome di strumenti di valutazione soggettiva. Il medico li propone per diversi motivi: definire la limitazione che consegue al disturbo dell’equilibrio, monitorare gli effetti della riabilitazione e analizzare, nei casi in cui è presente, un danno definitivo.
E’ utile utilizzare questionari già codificati e anche validati per la lingua italiana. Questo concetto è fondamentale per due principali ragioni: a) la valutazione delle risposte fornite dal paziente sarà impersonale, in quanto ogni questionario dovrà rispettare regole prestabilite per l’interpretazione; b) il medico, soprattutto quando valuterà pazienti con malattie vestibolari croniche, avrà la necessità di fare controlli a distanza di anni. Nei controlli a distanza potrebbero cambiare i medici, ma se si utilizzano questionari standardizzati sarà possibile formulare un giudizio coerente con la prima valutazione.
I questionari più diffusi sono tre ed hanno caratteristiche diverse.
Dizziness Handicap Inventory (DHI) proposto da Jacobson e Newman nel 1990 (1, 2),
il Situational Vertigo Questionnaire (SVQ) da Jacob ed altri del 1993 (3, 4)
la Activities Specific Balance Confidence Scale (ABC) introdotto da Powell nel 1995 (5).
Il Dizziness Handicap Inventory (DHI) comprende 25 items che valutano gli aspetti funzionale, emotivo e fisico della vertigine. Si tratta di un questionario molto usato in Italia, che permette di valutare bene la fase acuta e il follow-up dei giorni successivi. E’ auspicabile una sua maggiore diffusione negli ospedali e tra gli specialisti che si interessano di otovestibologia. Avere metodi di valutazione comuni è importante, in quanto le osservazioni saranno facilmente confrontabili.
Il Situational Vertigo Questionnaire (SVQ) (con 19 domande o items) è orientato a cogliere la presenza della vertigine di origine visiva e con difetti nel compenso vestibolare. Questo test lo trovo particolarmente idoneo nella valutazione medico-legale in quanto il danno deve sempre tener conto dell’eventuale compenso.
La Activities Specific Balance Confidence Scale (ABC) valuta il rischio di caduta nello svolgimento delle abituali attività, ci sono 16 items con 11 possibilità di scelta per ciascun items (da 0% - 10% - 20% - 30% … fino a 100%). Ai fini della valutazione del danno vestibolare il rischio di caduta a terra è un parametro molto importante, però le 11 possibilità di scelta sono eccessive in quanto esiste una notevole variabilità di risposte (per la precisione i risultati possibili sono 176).
Leggi tutto: Questionari per capire meglio il paziente con vertigine
Una domanda a cui è molto difficile rispondere è «Che cos'è la medicina?»
Considero la medicina una parte dello scibile umano fondata su basi scientifiche, che però si sviluppa e si conclude in consigli terapeutici e interventi che sono espressione di un'Arte.
Tinsley Randolph Harrison (1900 - 1978) è l'autore di uno dei più importanti trattati di medicina interna ed ha scritto: "Per curare chi soffre il medico deve possedere capacità tecniche, conoscenze scientifiche e comprensione umana. Doti che dovrà utilizzare con coraggio, umiltà e saggezza per offrire al prossimo un servizio unico e per perfezionare il proprio carattere. Il medico non dovrebbe chiedere al proprio destino più di questo, nè accontentarsi di qualcosa di meno."
Condivido questa impostazione. Alla base dei ragionamenti di un medico deve esserci la conoscenza scientifica, ma da sola non basta. Questo perchè il medico deve intervenire. Interviene con farmaci e con la chirurgia. Gli interventi chirurgici richiedono manualità, quindi capacità tecniche che si sviluppano sia attraverso la conoscenza dell'anatomia, ma anche con l'esercizio. La chirurgia e anche la terapia sono un'Arte. Lo stesso discorso vale per la comprensione umana: comprendere, ascoltare e capire sono azioni importanti, sempre espresione di un'Arte.
La medicina è arte e scienza.
"Tuttavia, dirò esser la medicina arte congetturale; ed esser proprio della congettura, che, mentre il più delle volte corrisponde, talvolta pure fallisca." Questa è la definizione di Aulo Cornelio Celso (25 a.C circa - 45 d.C circa) tratta dal suo libro "De Medicina", il primo trattato in lingua latina sulla medicina. Il concetto di Celso è chiaro, la medicina è un'arte congetturale. Chiaramente le conoscenze scientifiche erano molto scarse, quindi ritenere che la medicina trovasse le sue fondamenta in supposizioni e su apparenze probabili era una considerazione che, per i tempi, era molto logica. Ai tempi l'evoluzione delle malattie era molto misteriosa, molti ammalati guarivano grazie alla forza della natura. Altri, che non venivano nemmeno giudicati in condizioni disperate, morivano senza una apparente motivazione.
Altro aspetto fondamentale della medicina, non sempre compreso dai medici, è che non si dovrebbe inseguire il sogno dell'originalità o del aver compiuto un fatto eccezionale, ma seguire il buon senso. Ritengo che un grande medico del passato Augusto Murri (1841 - 1932) abbia insegnato proprio questo.
In questo quadro della fine del XIX° secolo si vede col camice giallo
Theodore Bilrroth, il chirurgo che ha eseguito la prima laringectomia totale
in un epoca pionieristica: non esistevano antibiotici e nemmeno l'anestesia generale.
Il concetto di sterilità era aleatorio, ci si limitava a far bollire il materiale utilizzato.
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Il nistagmo è un segno fondamentale nella diagnosi delle vertigini. Per nistagmo s'intende un movimento ritmico, tonico-clonico, coordinato, involontario di entrambi i globi oculari.
L'esistenza del nistagmo ci spiega perchè una persona soffre di capogiri, si sente instabile, pensa di non essere ferma sui piedi oppure pensa che sia la stanza a ruotare attorno a lei.
Lo strumento più efficace e più semplice per studiare il nistagmo
sono gli occhiali di Frenzel, che vediamo in questa fotografia.
Con questo articolo cercheremo di capire di più su questo strano fenomeno.
E' noto che l'apparato vestibolare è l'unico organo di senso del corpo umano dal quale devono partire sempre impulsi al cervello coordinati e simmetrici. Una asimmetria di qualsiasi tipo tra i labirinti si manifesta con un nistagmo.
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dott. Carlo Govoni
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nel numero di dicembre 2020
è stato pubblicato un articolo
scritto da Carlo Govoni
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