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Dott. Carlo Govoni

Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia Testa e Collo
Master in vestibologia

Tel. 3358040811    

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Una delle domande che più spesso viene rivolta agli otorinolaringoiatri è: cosa si deve fare per lavarsi bene le orecchie?

Innanzitutto cerchiamo di capire perchè le orecchie si sporcano. Nella pelle che riveste i condotti uditivi sono presenti delle ghiandole che producono cerume. E' questa una sostanza naturale e, contrariamente a quello che molti pensano, è utile perchè ha un debole potere battericida. Pertanto ci difende dalle lievi infezioni dell'orecchio. Il cerume spesso si compatta nei condotti e forma un ammasso consistente denominato tappo di cerume. Provoca fastidio, sensazione di orecchio chiuso (fullness) e rimbombo della propria voce (autofonia). Il tappo si forma per motivi naturali, ma a volte il comportamento di alcune persone ne favorisce la sua formazione. Desidero qui elencare le situazioni che facilitano la formazione di tappi.

 

1 - Uso di bastoncini o qualsiasi altro strumento che viene utilizzato con movimento dall'esterno verso l'interno. L'utilizzo di questi prodotti è stato spesso contrastato dagli otorinolaringoiatri, ma senza validi risulati in quanto le persone continuano ad utilizzarli. Coloro che usano i bastoncini vedono il cotone sporcarsi di bruno, a volte vedono pezzetti di cerume e pensano di esersi pulite le orecchie.  Questa non è una pulizia. Coi bastoncini il cerume non si toglie, ma lo si spinge in profondità e questo costituisce un problema. Il cerume, in condizioni normali, si forma a metà del condotto. Se questo viene spinto all'interno contro la membrana timpanica si compatta, si determina un calo d'udito e si rende difficoltosa l'asportazione. Inoltre la presenza di cerume contro la membrana crea un effetto spiacevole di orecchio pieno (o fullness auricolare) e predispone alle otiti esterne.

bastoncino orecchio non usare per pulizia auricolare govoni otorino

Bastoncino cotonato - da NON usare per la pulizia delle orecchie.

 

come usare il cotton fiocCome usare il bastoncino cotonato?   E' meglio non usarlo, ma se proprio
non potete farne a meno, usatelo come nella figura di sinistra.

2 - Uso di tappi protettivi per non sentire rumori. L'azione è la stessa dei bastoncini cotonati, si comprime il cerume contro la membrana. In molte situazioni, es. operaio che lavora accanto ad una macchina rumorosa, pilota di moto, ecc. i tappi protettivi sono una necessità e si devono assolutamente portare. In altri casi le persone li utilizzano per raggiungere una migliore tranquillità, per es. chi vuole non sentire il coniuge che russa o chi non vuole sentire il rumore delle auto che transitano sotto casa. 
Se si rientra tra le persone che per necessità lavorative o per essere meno infastidite dai rumori utilizzano i tappi otoprotettivi è bene essere consapevoli che questo comportamento facilita la formazione dei tappi. In questi casi è doveroso sottoporsi a periodiche visite otorinolaringoiatriche. Ritengo che una visita all'anno sia sufficiente. Esistono casi particolari di persone che producono molto cerume e allora le visite dovranno essere più frequenti.

3 - Uso di tappi quando si fa il bagno o la doccia. Questi tappi li considero inutili per coloro che hanno le membrane timpaniche integre. Lo scopo di questi tappi sembra essere quello di non bagnare le orecchie, ma purtroppo questo è un risultato che non si riesce a ottenere. Il fastidio provocato dall'acqua all'interno dell'orecchio non è il fastidio provocato dal condotto uditivo o dalla membrana timpanica bagnate, bensì è costituito da più o meno zollette di cerume presenti nel condotto. Con l'acqua questi pezzetti di cerume aumentano di volume e pertanto occludono il condotto provocando tutti quei sintomi che caratterizzano il tappo di cerume.
Credo che tenere chiuso il condotto uditivo con tappi quando si va al mare o in piscina faciliti lo sviluppo di infezioni. Nel fondo del condotto uditivo tappato si crea un ambiente caldo umido che favorisce lo sviluppo di germi e miceti.

4 - Uso di auricolari, esempio l'auricolare di una protesi acustica. Anche in questo caso le protesi vanno utilizzate, e l'auricolare deve essere inserito. Tra queste persone ci sono soggetti che producono molto cerume e l'auricolare facilita la formazione del tappo. In questi casi la soluzione è ricorrere ad un medico che osservi l'orecchio e prenda i provvedimenti del caso. In altri termini se si è portatori di protesi acustica è importante fare una visita otorinolaringoiatrica almeno una volta all'anno. Se si produce molto cerume anche ogni sei mesi. Sottoporsi a visite otorinolaringoiatriche periodiche è l'unica soluzione.

protesi acustica retroauricolare chiocciola batteria govoni orecchio otite

Nella foto, in alto a sinistra, si vede la chiocciola o auricolare.
Questo componente va inserito nel condotto uditivo esterno e,
se c'è del cerume, lo spinge in profondità, favorendo la formazione del tappo.

 

5 - Lavoro in ambienti molto polverosi. Sono particolarmente esposti alla presenza di polvere nelle orecchie i muratori, i falegnami, gli operai metalmeccanici, i lavoratori delle fonderie, ecc. Ovviamente non si può consigliare a queste persone di cambiare lavoro. In questi casi l'uso continuo di una bandana o di un fazzoletto può essere un valido aiuto e, se non basta, una visita orl periodica è la soluzione più semplice.

Vediamo ora che cosa fare per la pulizia delle orecchie?

Il primo passo è capire se le orecchie sono sporche. La manovra che permette una buona visione dell'orecchio si chiama otoscopia. Questa è una manovra medica e il paziente non può farsela da solo. E' sufficiente andare dal proprio medico di famiglia ed esporre il problema. Se lui, dopo averle osservate con l'otoscopio, dice che le orecchie sono pulite non fate nulla. Se sono sporche rivolgetevi ad uno specialista.

Purtroppo molte persone anzichè recarsi dai medici si rivolgono ai farmacisti, i quali propongono preparati per una pulizia delle orecchie.

Questi preparati si possono riassumere in tre gruppi.

a - coni di cera da accendere

b - sostanze che fluidificano il cerume in confezione spray

c - sostanze in goccie che fluidificano il cerume

Sono decisamente contrario all'uso di coni di cera da accendere. Lo scopo è quello di sfruttare una specie di effetto camino, però ho parecchie perplessità. Capita spesso di visitare in ambulatorio persone che hanno utilizzato questi prodotti e continuano ad avere la sensazione di orecchio chiuso. Comperare questi prodotti e usarli senza che un medico abbia visto l'interno dei condotti uditivi si commette una imprudenza. Ipotizziamo che ci sia il cerume e quindi il loro uso avrebbe un senso. Con questi prodotti potremo vedere il cerume che eventualmente uscirà, ma nulla sappiamo sul cerume che resta all'interno del condotto. Se ne togliamo la metà del cerume noi saremo convinti di esserci puliti le orecchie quando continueremo ad essere ipoacusici. Ma le situazioni meno fortunate sono quelle dove noi percepiamo di avere l'orecchio chiuso e non c'è cerume. Le cause di perdita uditiva senza tappi di cerume sono tantissime: otiti, ototubariti, ristagno di secrezioni catarrali, danni alla membrana timpanica o agli ossicini dell'udito, ecc. In questi casi se utilizzeremo il cono e non cambierà nulla. Qualcuno potrebbe pensare di aver solo buttato via i soldi per aver acquistato un presidio inutile. Nella mia esperienza è capitato che qualche persona si sia fatta veramente del male. Dalla punta del cono introdotta nel condotto possono staccarsi piccolissime braci che possono lesionare la cute del condotto o, nei casi più gravi, la membrana timpanica. Il mio consiglio è non usare mai i coni di cera per pulirsi le orecchie.

I preparati per orecchio in forma di spray o in forma di gocce difficilmente provocano dei danni. Consiglio comunque di non usarli mai quando c'è dolore. Se un paziente sa di essere predisposto alla formazione di tappi consiglio di usare saltuariamente questi preparati. Per esempio una volta alla settimana. Questi prodotti non sono determinanti per pulirsi le orecchie da soli. La pubblicità fa credere che con il loro utilizzo non avrete più tappi di cerume. Non è così. Spesso rallentano la formazione del tappo nell'orecchio ma soprattutto ma facilitano il compito del medico che dovrà pulirvi le orecchie.
I prodotti spray contengono soluzioni di acqua marina e alcuni il Caroverex. Esiste anche un prodotto che contiene una soluzione di cloruro di sodio (NaCl), sodio benzoato, potassio sorbato e Caroverex e sta dando ottimi risultati. Questi spray li ritengo utili per una pulizia auricolare. L'erogatore spray conferisce al liquido una pressione sufficiente per raggiungere il fondo del condotto uditivo senza creare pericoli per la membrana timpanica. Penso che usarli una volta alla settimana sia sufficiente.
E' bene che coloro che soffrono di otiti o hanno una perforazione della membrana timpanica non usino alcun liquido, nè a caduta e nemmeno in formulazione spray. 

Quali tecniche sono idonee per la pulizia di un orecchio?

Il medico dopo aver visto il cerume ed averne valutato la consistenza sceglierà la metodica più idonea. Come tutti i problemi clinici non è detto che il metodo più moderno sia il migliore e si debba applicare in tutte le situazioni. Le tecniche vanno dalla semplice asportazione con uncino o curette, all'aspirazione, al lavaggio. L'importante è che qualsiasi manovra sia eseguita da un medico e avvenga sotto il controllo della vista.
In alcuni centri di otorinolaringoiatria sembra che l'aspirazione del cerume sia l'unico sistema efficace. Non è così, l'aspiratore serve pochissimo. Credo che proprio sfruttando questa corrente di pensiero siano stati creati da alcune ditte degli aspiratori domestici per il cerume. In commercio esitono diversi modelli. Il problema è sempre lo stesso che ho descritto in queste pagine. Il cerume è un prodotto con consistenza variabile e pertanto la sua asportazione deve essere fatta da chi lo vede con l'otoscopia e poi decide quale strumento utilizzare. Se il cerume è molto secco è facile che intasi un aspiratore. Ecco perchè è importante che la scelta del mezzo per togliere il cerume sia fatta da un medico. 
Altro punto determinante che dovrebbe indurre le persone ad evitare il fai da te nella pulizia auricolare è che nessun uomo, da solo, è in grado di vedersi l'interno delle proprie orecchie. Qualsiasi strumento di autopulizia delle orecchie: dai coni degli erborisiti, alle perette di acqua tiepida, ai moderni aspiratori a batteria consentono di togliere un poco di cerume e di vedere quanto è stato tolto, ma nessuno, da solo, può di vedere quanto cerume è rimasto all'interno dei condotti uditivi. Qualche sostenitore incallito del fai da te obietterà che dopo l'uso di peretta o aspiratore sente molto meglio, quindi il suo orecchio è pulito. No, non è così. Qualsiasi persona se ha tre grammi di cerume in un orecchio e ne ha tolti due sente meglio, ma non ha risolto il problema, perchè del cerume resta ancora all'interno. Avrà migliorato il suo udito ma non avrà la massima capacità uditiva di cui è stato dotato dalla natura.
Ribadisco che il punto fondamentale è l'otoscopia alla fine della manovra di estrazione e questa può eseguirla solo un medico. Solo dopo questa manovra si potrà dire che l'orecchio è pulito ed è privo di cerume.

Cosa fare per pulire le orecchie ai bambini?

Le madri sono spesso preoccupate per il cerume che vedono nelle orecchie dei loro figli. I bambini tendono ad avere un cerume più morbido rispetto a quello degli adulti e con i movimenti di apertura e chiusura della bocca tende ad uscire dal condotto uditivo. Molte madri vedono questo come un segno di orecchio sporco e con un bastoncino cotonato cercano di pulire il condotto. Rimando a quanto già scritto: non usate bastoncini. E' molto facile che il bastoncino si sporchi ed un po' di cerume esca, ma è ancor più facile che altro cerume venga spinto verso l'interno.  La visita pediatrica è importante per vedere la membrana, ma se c'è del cerume è consigliabile una buona pulizia e quindi è importante portare il bimbo a visita otorinolaringoiatrica.

Situazioni nelle quali la pulizia delle orecchie è veramente difficoltosa.

In queste pagine ho sempre invitato i pazienti a sottoporsi a visita otorinolaringoiatrica. Esistono delle situazioni dove azioni anche semplici, come la pulizia di un orecchio, diventa un'azione difficile e può essere eseguita solo da chi ha esperienza nel settore. Le situazioni possibili sono numerosissime, ma alcune di queste sono relativamente frequenti.
La stenosi dei condotti uditivi, l'osteoma del condotto, le otiti con perforazione della membrana timpanica, le otomicosi, le dermatiti desquamative dei condotti, le infiammazioni della cute del condotti, il foruncolo del condotto, la presenza di un corpo estraneo misto a cerume, ecc. sono tutte situazioni dove l'estrazione di un tappo di cerume non è semplice. Purtroppo anche un medico di famiglia che guarda l'orecchio riesce a capire se c'è o non c'è un tappo di cerume, ma è molto difficile che riesca a fare una delle suddette diagnosi.
Penso che sia eveidente che non ci si può pulire le orecchie da soli ma, per farlo, occorre rivolgersi ad uno specialista. 

2016 8 pag18

Prima pagina di un articolo pubblicato su Diagnosi e Terapia - ottobre 2016
scritto da Carlo Govoni e dedicato alla pulizia delle orecchie.

 

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Intervista di Sara Gelli al dott. Carlo Govoni sul settimanale TEMPO dove si affronta anche il tema della pulizia auricolare.

 

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