Ossigenoterapia iperbarica è un mezzo di cura molto utile per il trattamento di malattie di tipo ischemico e in particolare per la perdita uditiva denominata ipoacusia improvvisa.
L’ipoacusia è la diminuzione dell'udito, questo è un sintomo (per sintomo si intende quello che percepisce il paziente). Il fenomeno è semplice: una persona che ha un udito normale, improvvisamente, avverte di sentire meno da un orecchio con sensazione di orecchio pieno (
fulness), a volte percepisce anche un
acufene, cioè un ronzio o un sibilo.
Per
calo uditivo improvviso si intende una perdita che si realizza nell’arco di pochi minuti o al massimo di qualche ora, comunque si tratta sempre di un evento monolaterale che si instaura in tempi molto brevi. In queste pagine si esclude la perdita uditiva in consenguenza di un trauma cranico, oppure da perforazione della membrana timpanica oppure dopo uno scoppio o percezioni di rumori molto intensi (
trauma acustico acuto).
La perdita uditiva improvvisa di cui parlerò colpisce un orecchio soltanto (è sempre monolaterale). I casi di perdita uditiva bilaterale improvvisa esistono, ma sono eccezionali.
Esempio di audiogramma di una persona normoacusica che ha subìto
una ipoacusia improvvisa lieve nell'orecchio destro (linea rossa)
La causa dell'
ipoacusia improvvisa che trova beneficio dall'ossigenoterapia è un deficit nella circolazione ematica (del sangue) della coclea. Si tratta di piccoli fenomeni ischemici. Le cellule ciliate, cioè i recettori uditivi vanno in estrema sofferenza, e da qui la diminuzione dell’udito. Attraverso la camera iperbarica il paziente respira ossigeno puro ad una pressione superiore a quella atmosferica. Durante la seduta di ossigenoterapia l’ossigeno contenuto nel plasma aumenta da 12 a 15 volte. Pertanto circolano globuli rossi più carichi di ossigeno. In questo modo l’ossigeno può diffondersi facilmente nei tessuti ischemici. Nel caso dell’ipoacusia improvvisa l’ossigeno aumenta all’interno della coclea. I recettori cocleari (cellule ciliate) che erano sofferenti a causa della riduzione dell’apporto sanguigno (ischemia) ricevono sangue che contiene una maggiore quantità di ossigeno. Questo spesso si dimostra sufficiente per contrastare la sofferenza delle cellule ciliate e riattivarle in senso funzionale. Le cellule riacquistano la loro funzione, cioè quella di inviare segnali al cervello in risposta ai suoni. Con parole più semplici: l'ossigenoterapia migliora l’udito.
Una camera iperbarica costruita secondo i più moderni criteri ergonomici è quella che si trova nel Presidio Ospedaliero di Fidenza-Vaio, Unione Operativa di Anestesia-Rianimazione e Centro Iperbarico (le foto di queste pagine sono proprio della camera iperbarica di Fidenza). Il reparto che gestisce la camera iperbarica di questo ospedale è particolarmente preparato nel trattamento delle persone affette da ipoacusia improvvisa. A causa della diffusione del Covid-19 i casi di ipoacusia improvvisa sono diventati più frequenti.
Per gli otorinolaringoiatri i trattamenti in camera iperbarica sono consigliati soprattutto per le malattie otologiche, in particolare le ipoacusie improvvise. Altri pazienti che possono aver bisogno di questi trattamenti sono i sub e
i nuotatori.
Vediamo ora quando è indicato questo trattamento. Innanzitutto il paziente non deve essere affetto da importanti malattie cardiopolmonari. Tra gli esami preoperatori c'è la visita anestesiologica. l'ECG e, per chi ha superato i 45 anni o per i fumatori, l'esecuzione di Rx torace. E' anche importante la valutazione otorinolaringoiatrica con esame audiometrico e accurata
otoscopia. E' importante che le membrane timpaniche siano integre e che il paziente abbia una normale
funzionalità tubarica.
Esistono controindicazioni assolute all'ossigenoterapia iperberarica, riguardano coloro che soffrono di claustrofobia, di enfisema bolloso, di asma, che hanno avuto episodi di pneumotorace spontaneo, male epilettico e sinusiti e otiti recidivanti.
Oltre all'indicazione per l'ipocusia improvvisa la camera iperbarica è particolarmente utile nel trattamento di importanti barotraumi, nell'intossicazione da monossido di carbonio, nella guarigione di ferite torpide, soprattutto per quelle dove le difficoltà di circolazione (ischemia) costituisce un problema.
Per i pazienti otorinolaringoiatrici affetti da ipoacusia improvvisa su base ischemica (vascolare) cocleare la camera iperbarica rappresenta un metodo di cura estremamente interessante e i riscontri positivi sono innumerevoli.
L'ipoacusia improvvisa si cura anche con terapia medica. Le due cure non sono alternative ma possono essere fatte negli stessi giorni.
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