Le competenze del medico specialista in otorinolaringoiatria è l'argomento che è stato affrontato sulla GUIDASALUTE edizione 2019 dal dott. Carlo Govoni.
L’otorinolaringoiatria è una branca della medicina che si occupa di problemi clinici e di malattie molto diverse tra loro; nella sua definizione classica è la scienza che comprende le malattie dell’orecchio del naso e della gola. E' questa una parola composta dove oto sta per orecchio, rino per naso, laringo per laringe e iatria per cura. Quindi l'otorinolaringoiatra è colui che cura le malattie dell'orecchio, del naso e della laringe. In realtà l’otorinolaringoiatra spazia dalla chirurgia alla neurologia, infatti non pochi specialisti si definiscono otoneurologi. Questo perché lo specialista in otorinolaringoiatria si occupa di tutti gli organi di senso con esclusione dell’organo della vista.
L’organo più complesso è l’orecchio; questo ha una doppia funzione e viene anche chiamato l’organo dell’equilibrio e dell’udito. Attraverso semplici otoscopi a batteria o per mezzo di appositi microscopi ad illuminazione coassiale (fig. 1) il medico è in grado di avere una buona visione ingrandita dell'orecchio esterno.
Figura 1 – Microscopio per otoscopia. E' utile per la visita
ma anche per piccoli interventi ambulatoriali.
Che cosa sia la capacità uditiva e quanto questa sia importante per la nostra vita è una conoscenza comune a tutti. L’otorino con i suoi strumenti è in grado di fare un esame audiometrico ed altri esami integrativi. E’ lo specialista che conduce l’analisi più approfondita delle cause che portano a qualsiasi forma di perdita uditiva e di conseguenza è in grado di proporre le terapie più adeguate.
L’orecchio è organo fondamentale anche per l’equilibrio. L’esame chiave per studiare l’organo dell’equilibrio (detto anche vestibolo) è
l’esame vestibolare.
Questo consiste in una serie di prove che, mediante la stimolazione dei recettori vestibolari, ci permettono di indagare sulla capacità di orientarsi e di mantenere la posizione eretta. Molto più complesso è il concetto di funzione vestibolare, questo deve essere inteso in modo molto ampio perché al mantenimento dell’equilibrio concorrono tre sistemi: l’apparato vestibolare, il sistema propriocettivo e l’apparato visivo. Le manifestazioni patologiche di questo complesso sistema sono le vertigini, l’instabilità e problemi di coordinamento dei movimenti. Tutti sintomi clinici di competenza dell’otorinolaringoiatra.
Il sistema vestibolare riceve informazioni sensoriali da più organi per produrre risposte motorie adeguate a mantenere la visione distinta, la postura e l’equilibrio, a fronte degli effetti indotti dai movimenti della testa nello spazio. Una risposta riflessa è il riflesso vestibolo-oculomotorio (Vestibular Ocular Reflex, VOR), questo consente di mantenere la visione distinta durante i movimenti della testa ed è indispensabile per poter vedere bene durante la deambulazione e la corsa. E’ noto che il sistema vestibolare si integra con quello visivo e propriocettivo, quindi in tempi recenti hanno assunto molta importanza le valutazioni del Riflesso Vestibolo-Collico (VCR) e del Riflesso Vestibolo Spinale (VSR). L’integrazione del sistema vestibolare coi sistemi visivo, propriocettivo ed altri è definito sistema di orientamento spaziale (fig.2).
Figura 2 – Il sistema di orientamento spaziale
E’ noto che disturbi nel mantenimento della posizione eretta sono problemi che minano la nostra salute e sono anche di incerta interpretazione per chi ha il compito di curare. Già da questi due aspetti si capisce come l’otorinolaringoiatria e la neurologia si fondono in un’unica disciplina che chiamiamo otoneurologia. E' possibile anche una valutazione più estesa dell'
esame vestibolare denominata visita otoneurologica o esame clinico otoneurologico.
Appartiene all’otorinolaringoiatria anche lo studio del naso e del cavo orale. Una buona respirazione nasale è fondamentale per avere una ottima respirazione polmonare. Il naso svolge importanti azioni di filtrazione, umidificazione e purificazione dell’aria. E’ sempre svolta dal naso la funzione di riconoscere le sostanze odorose.
Nella figura seguente, la n. 3, viene presentato un kit per prove olfattometriche.
Figura 3 - una serie di provette per eseguire una olfattometria.
L’otorinolaringoiatra studia anche le vie nervose olfattive. Le prove che più frequentemente esegue lo specialista otorino sono le indagini endoscopiche nasali, le rinofibroscopie e le olfattometrie. L’otorinolaringoiatra è anche chiamato chirurgo cervico-facciale, in quanto si occupa pure della laringe e del collo. La laringe è l’organo della fonazione, contiene le corde vocali. E’ proprio attraverso la modulazione dei suoni prodotti dalle corde vocali che l’uomo è in grado di esprimersi attraverso numerosi fonemi. Può formare parole e quindi si esprime attraverso il linguaggio. Lo studio del collo avviene soprattutto dall’interno, con appositi strumenti a fibre ottiche (fibrolaringoscopio – fig.4) si eseguono indagini endoscopiche.
Figura 4 – Fibrolaringoscopio (o endoscopio) flessibile a fibre ottiche
Lo specialista è in grado di vedere la morfologia della laringe e ne apprezza il suo movimento quando vengono pronunciate alcune vocali. Dall'endoscopia spesso si passa alla
chirurgia delle corde vocali. E' questa una chirurgia molto specialistica che si esegue sotto controllo microscopico. Viene anche chiamata
fonochirurgia.
Per visite otorinolaringoiatriche o esami col dott. Carlo Govoni tel.3358040811
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