Il respiro è vita, è questo lo slogan della giornata provinciale delle Terme aperte del Trentino che si è tenuta nei giorni 16 e 17 settembre 2017. In quei giorni gli stabilimenti Termali del Trentino sono stati aperti al pubblico ed hanno offerto una serie di manifestazioni e di prestazioni gratuite allo scopo di promuovere le risorse crenoterapiche della regione.
L’Associazione Terme del Trentino è attiva da alcuni anni e comprende sei stabilimenti termali: Terme di Comano, Terme di Levico, Terme di Pejo, Terme di Rabbi, Terme della Val Rendena e Terme Dolomia.
Lo scopo di queste giornate è stato quello di promuovere la salute e far conoscere meglio le possibilità terapeutiche delle acque termali.
Le cure termali si rivelano particolarmente utili per migliorare la respirazione. Per meglio comprendere questo fenomeno si è soliti distinguere: alte vie aeree e basse vie aeree. L’otorinolaringoiatra è competente per le alte vie, cioè naso, cavo orale, cavità faringea e laringe. Le basse vie: trachea, bronchi e polmoni sono di competenza del pneumologo.
Le acque termali agiscono, una volta trasformate in piccole goccioline, sotto forma di un benefico areosol. Il diametro delle particelle è importante, perché questo condiziona la loro sede di azione.
Particelle con diametro superiore a 10 micron sono ideali per le alte vie respiratorie (naso, faringe e laringe). Ricordo che 1 micron (o micrometro) è la millesima parte del millimetro.
Particelle con diametro tra 3 e 10 micron raggiungono la trachea e i bronchi principali.
Le particelle con diametro di un micron arrivano fino ai bronchioli ed anche agli alveoli polmonari.
Gli apparecchi presenti negli stabilimenti termali possono erogare gas termali in quattro modalità.
1 – Inalazioni caldo-umide. Sono anche chiamate inalazioni a getto. L’acqua viene fatta gorgogliare e si estrae un gas termale caldo. Le particelle sono di circa 50-100 micron di diametro, pertanto molto grandi. Il paziente deve stare a circa 30 cm dall’apparecchio e deve respirare il vapore emesso. A causa delle particelle piuttosto grosse questo tipo di cura è indicato per le primissime vie aeree, cioè per le malattie faringee e nasali.
2 – Areosol. L’acqua termale subisce un processo di frammentazione più raffinato con un sistema ad aria compressa. Attraverso la compressione dell’aria si ottengono particele d’acqua di diverso diametro. Per curare le alte vie aeree si utilizzano particelle attorno ai 3-5 micron di diametro. Queste cure sono sempre utili per naso e faringe, ma si estendono anche alla laringe e ai seni paranasali. Con gli stessi apparecchi è anche possibile ottenere particelle inferiori a 3 micron di diametro. In quest’ultimo caso i trattamenti sono indicati per la cura di trachea e bronchi.
Il paziente deve tenere in mano una mascherina oppure una forcella. Con la prima respira sia dal naso che dalla bocca, con la seconda solo dal naso. Sarà il medico ad indicare, in relazione alla patologia del paziente, quale tipo di areosol dovrà essere utilizzato.
Una variante del classico areosol è l’areosol ad ultrasuoni. Questa metodica consente di avere particelle di diametro molto costante (2-3 millesimi di millimetro). Per ottenere questi risultati gli apparecchi ad ultrasuoni utilizzano un meccanismo piezoelettrico.
3 – Humages singolo. Con questa tecnica si sfrutta la capacità delle acque, specie quelle sulfuree, a produrre naturalmente gas. Gli apparecchi sono simili a quelli per l’areosol e le particelle così erogate sono molto piccole. Sappiamo che è sempre difficile il trattamento delle rinosinusiti a causa dei piccolissimi diametri degli osti dei seni paranasali. Con la tecnica dell’humages si è visto che le acque termali possono raggiungere anche queste cavità. In questo modo le indicazioni si estendono: si possono così curare cefalee rinosinusali ed anche ototubariti.
Trattandosi di un gas termale, l’humages può essere utilizzato anche in ambiente, cioè in stanze collettive dove più persone respirano l’aria ricavata dall’acqua termale.
4 – Nebulizzazioni in ambiente. E’ questa la metodica tipica delle cure termali collettive. Sono stati costruiti apparecchi che possono liberare nell’ambiente particelle molto variabili per diametro (da 1 a 50 micron). In questo modo si ottiene una nebbia termale con caratteristiche variabili. Anche il tempo di soggiorno per i pazienti varia, normalmente si consigliano 15 minuti nelle prime sedute per arrivare anche a periodi di 45-60 minuti quando il paziente ha già fatto diversi trattamenti.
Le nebulizzazioni in ambiente sono anche un buon metodo per sottoporre a cure termali pazienti non collaboranti come bambini e portatori di handicap.
Ci soffermiamo sulle Terme Dolomia, le uniche terme del Trentino con acque sulfuree. L’acqua utilizzata viene estratta dalla sorgente di Alloch ed è stata definita come un acqua ricca di sali minerali, di tipo solfato-calcico-magnesiaca, fluorata e soprattutto sulfurea. Queste acque sono particolarmente benefiche.
Nell’ambito di queste giornate dedicate alla respirazione (16 e 17 settembre 2017) si è posto l’accento su alcune malattie di competenza otorinolaringoiatrica e pneumologica. A Pozza di Fassa (TN) sono state eseguite gratuitamente visite otorinolaringoiatriche e spirometrie.
Le patologie di competenza otorinolaringoiatrica che possono trarre un giovamento dalla crenoterapia sulfurea sono numerose.
NASO E SENI PARANASALI – Riniti vasomotorie, riniti non allergiche, riniti croniche, riniti catarrali, riniti ipertrofiche. Le cure potranno avere anche una benefica azione preventiva nelle riniti e rinosinusiti allergiche, nelle forme di poliposi nasale, nelle rinoemoiditi. Respirare è un'azione naturale e alcune persone non riescono a cogliere la differenza tra il respirare con naso e bocca e il respirare bene dal naso. In altro articolo troverete perché è importante respirare bene dal naso.
Completiamo il quadro sulle malattie ricordando forme di rinite rare, ma molto invalidanti: queste sono le riniti atrofiche. Una malattia correlata è la sindrome del “naso vuoto”, spesso di natura post-chirurgica. Le cure termali non sono miracolistiche, ma nelle forme atrofiche riescono a determinare una sensazione si sollievo che forse nessun altra terapia riesce a dare.
FARINGE – Nei bambini le cure termali aiutano per affrontare meglio tonsilliti e ipertrofie adenoidee. Sono anche indicate nel trattamento di faringiti e rinofaringolaringiti croniche. Queste ultime possono essere il risultato dell’esposizione a sostanze inquinanti come polveri sottili, oppure fumo di sigaretta. In alcuni casi, soprattutto nelle persone adulte ed anziane, le forme croniche si sviluppano senza una precisa causa. Da diversi anni c'è un vero abuso dell'aria condizionata e non poche persone vanno incontro a vere e proprie faringiti e laringiti indotte dalla respirazione di aria troppo secca provocata dagli impianti di condizionamento.
La laringe è uno degli organi più complessi del nostro corpo.
Qui avviene la separazione tra via respiratoria e via digestiva.
Nel disegno è indicata una linea orizzontale tratteggiata,
è quella la posizione delle corde vocali.
Con le corde vocali l'uomo è in grado di produrre il suono vocalico,
che opportunamente modificato, darà la possibilità di comporre circa 25 suoni diversi.
Nel disegno: 1: apice dell'epiglottide - 2: osso joide - 3: cartilagine tiroide
- 4: aritenoide destra - 5: cartilagine cricoide - 6: primo anello tracheale.
LARINGE – La laringe è un organo delicato, difficile da curare con terapie mediche. Le cure termali sono un presidio ideale, soprattutto per forme infiammatorie croniche. Anche per queste malattie l’inquinamento e il fumo sono tra le principali cause. Un segno caratteristico che dovrebbe spingere il paziente dall'otorinolaringoiatra sono le modificazioni della voce nel fumatore. Non sempre le alterazioni della voce si possono curare con trattamenti termali, però questo è un sintomo precoce che deve indurre il soggetto a rivolgersi ad uno specialista.
TRACHEA E BRONCHI – Le tracheobronchiti croniche sono infiammazioni che risentono delle benefiche azioni delle acque termali. Queste malattie sono simili a quelle che colpiscono la laringe. Anche per queste le cause principali sono l’inquinamento atmosferico e il fumo. Molto importanti sono le broncopneumopatie da polveri e altri agenti inalanti contratte durante l’attività lavorativa. Esistono anche persone che sviluppano malattie croniche senza una precisa causa ambientale. Uno dei sintomi caratteristici delle forme irritative faringo-laringee e tracheo-bronchiali è la tosse cronica. Anche questo sintomo può trovare beneficio con l'applicazione di idonei trattamenti crenoterapici.
Malattia molto diffusa è la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
La terapia indicata con acque termali è quella dove gli apparecchi frammentano l’acqua in minute goccioline di uno o due micron di diametro.
Le cure termali hanno anche un’azione preventiva nelle bronchiti asmatiche allergiche ed enfisematose.
POLMONI – Le cure termali possono raggiungere gli alveoli polmonari e costituiscono un aiuto nelle forme croniche. E’ noto che gli alveoli polmonari sono difficili da raggiungere, ma con una frammentazione delle acque molto spinta è possibile farlo.
Il dott. Carlo Govoni alle Terme Dolomia della Val di Fassa.
Il giorno 16 settembre 2017 le terme di Dolomia di Pozza di Fassa (TN) hanno offerto un check-up gratuito della funzionalità respiratoria. E’ stata una opportunità per coloro che soggiornano in val di Fassa e nelle valli limitrofe. Le persone che ne hanno usufruito sono state in massima parte residenti nel Trentino. Con giornate come questa si è voluto suggerire a tutti i residenti di effettuare un ciclo di cure termali, soprattutto prima dell'inverno, proprio per affrontare meglio i rigori della stagione invernale. E' noto che le cure termali, per coloro che soffrono di faringiti e laringiti croniche, sono un ottima cura preventiva e i mesi ideali sono agosto, settembre e ottobre.
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