Nel corso della settantesima Assemblea Mondiale della Salute che si è svolta a Ginevra (Svizzera) nel maggio 2017 si è discusso della prevenzione della sordità. Durante tale Assemblea è stata approvata la risoluzione 139.R1 che parla di prevenzione della sordità e della perdita uditiva.
La perdita uditiva è un rilevante problema per la salute pubblica, è stato stimato che al mondo 360 milioni di persone sono affette da importanti disturbi dell'udito. Tra questi 32 milioni hanno meno di dodici anni di età. Nel testo della Risoluzione 139.R1 si legge: "L'incidenza dei disturbi uditivi è in costante e preoccupante aumento a causa dell'innalzamento dell'età media, delle malattie croniche dell'orecchio e soprattutto per l'esposizione a rumori intensi. Si ritiene che oltre un miliardo di giovani di età compresa tra dodici e trentacinque anni sia a rischio uditivo, a causa dell'abitudine ad ascoltare musica ad elevata intensità per tempi prolungati."
La World Health Organization (WHO) ritiene che alcune forme di perdita uditiva possano essere prevenute attraverso pratiche virutose come la riduzione dell'esposizione a rumore, la prevenzione delle infezioni dell'orecchio e l'eliminazione o la riduzione dei farmaci ototossici.
La WHO sollecita gli stati membri ad intraprendere importanti azioni che qui elenco.
1 - Sviluppare programmi di screening per la diagnosi precoce delle malattie dell'orecchio (Argomento già trattato in questo sito: vedi anche "L'importanza della diagnosi audiologica precoce nell'integrazione sociale e scolastica dei bambini sordi")
2 - Sviluppare programmi di prevenzione per i lavoratori esposti a rumore e implementare le norme per il controllo del rumore (Prevenzione del trauma acustico cronico).
Gli otoprotettori come le cuffie insonorizzanti o i tappi sono fondamentali
3 - Sviluppare programmi di prevenzione per le persone anziane.
4 - Integrare tutte le strategie per la prevenzione e per il trattamento delle ipoacusie all'interno dei servizi sanitari nazionali.
5 - Programmare la formazione di figure sanitarie da impiegare in questo specifico settore.
6 - Facilitare l'accesso alle nuove tecnologie e ai prodotti di alta qualità per migliorare l'udito a costi ragionevoli.
Oggi ci sono molti presidi per combattere la sordità, mi riferisco in particolare alle protesi acustiche, alle protesi ancorate all'osso e agli impianti cocleari. Purtroppo i costi sono elevati e questi presidi sono utilizzabili da poche persone.
Da tempo l'opinione pubblica è condizionata da promozioni pubblicitarie che spingono verso l'utilizzo delle protesi acustiche. La realtà oggi è diversa e solo uno specialista otorinolaringoiatra che ha una visione completa sulle possibilità di recupero uditivo può indicare cosa è meglio per il paziente che ha di fronte. E' evidente che se un paziente ipoacusico si reca in un negozio di audioprotesi uscirà con indicazioni sui vari tipi di protesi, ma non riceverà informazioni sui dispositivi impiantabili, che ormai sono la nuova realtà nel trattamento delle perdite uditive. La visione di un medico, proprio perché non è un venditore di un prodotto, spazia in diversi settori: dalla terapia medica a quella protesica indossabile, dagli impianti alle tecniche chirurgiche. Inoltre conosce i limiti e i rischi di ogni possibile soluzione.
Tutte le strade indicate nei sei punti soprariportati sono importanti, ma ritengo che il punto 6, cioè le nuove tecnologie, abbia una rilevanza superiore agli altri.
Nella foto la parte esterna di un impianto cocleare.
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