La rieducazione vestibolare è un argomento di notevole complessità, perché l'equilibrio e il mantenimento della posizione eretta sono funzioni regolate da diversi apparati. E' ben noto che l'equilibrio prevede la sinergia di tre principali apparati: vestibolare, propriocettivo e visivo.
Il sistema di orientamento spaziale
Tutte le afferenze, cioè i segnali che provengono dai nostri recettori, giungono ai nuclei vestibolari. Da qui partono impulsi efferenti che vanno soprattutto al midollo spinale e ai nuclei dei nervi oculomotori per far sì che il corpo possa stare in piedi e mantenere un corretto orientamento nello spazio. Il sistema ben rappresentato nella figura che ho appena riportato costituisce una semplificazione, la realtà è ancor più complessa.
Trovare quindi metodi di cura per migliorare i disturbi dell'equilibrio è di estrema difficoltà. E' questo l'argomento di un corso teorico-pratico che si è tenuto dal 23 al 25 novembre 2018 a Verona.
Verona, museo di Castelvecchio
Verona, splendida città sulle rive del fiume Adige, è un luogo all'avanguardia in tema di malattie vestibolari. Proprio per spiegare la complessità di questo argomento sono intervenuti un vestibologo / otoneurologo, un optometrista e un fisioterapista osteopata. Come recita il titolo del corso "Rieducazione vestibolare", si è parlato dei metodi di cura, soprattutto di tipo fisico (senza farmaci) per recuperare l'equilibrio in quei pazienti che per malattia o per motivi traumatici lo hanno perso.
Un esercizio di riabilitazione vestibolare che si può eseguire tra le pareti domestiche e spesso utilizzato sono gli esercizi di Brandt-Daroff.
In questa immagine possiamo vedere come stanno in piedi uno sull'altro quattro sassi di fiume.E' un fenomeno esclusivamente statico. La forza di gravità, cioè la forza che passa per ciascuno dei quattro sassi è verticale e cade entro il poligono d'appoggio di tutti i sassi. Noi stiamo in piedi in un modo completamente diverso. I sassi stanno in posizione verticale grazie ad un equilibrio statico. E' sufficente un piccolo movimento, una folata di vento, per farli cadere. Ben diverso è l'equilibrio nell'uomo.
In questa foto vediamo una ballerina che mantiene la posizione eretta su un piede solo. La ragazza effettivamente non sta facendo alcun sforzo. Il suo equilibrio è dovuto ad una minima correzione continua del suo baricentro. Per l'uomo, come per questa ballerina, il mantenimento della posizione eretta è una condizione dinamica. Questa condizione avviene attraverso l'integrazione di tre principali afferenze: a) i recettori propriocettivi nella pianta del piede; b) i recettori visivi (occhi) e c) i recettori vestibolari (il labirinto di entrambe le orecchie).
In vestibologia è possibile anche registrare i piccoli movimenti che fa il nostro corpo quando mantiene la posizione eretta; questo esame si chiama statokinesigramma. Qui sotto un esame normale. Il movimento fatto dal baricentro del corpo di quel paziente in meno di un minuto è indicato dalla linea rossa. Piccole correzioni che il nostro corpo esegue secondo dopo secondo.
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