Il recupero della voce dopo laringectomia totale è un momento importante per coloro che hanno subito questo intervento. La laringectomia totale è un intervento chirurgico che modifica molto la vita di una persona. Per laringectomia s'intende l'asportazione della laringe, un organo molto importante per la respirazione e la fonazione.
Laringe vista lateralmente e di fronte.
1: parte superiore dell'epiglottide; 2: osso joide; 3: cartilagine tiroide;
4: aritenoide; 5: cricoide; 6: primo anello tracheale.
La linea rossa tratteggiata indica la posizione delle corde vocali;
in pratica sono circa un centimetro al di sotto del pomo d'Adamo.
Subito dopo l’intervento ci sono i problemi immediati: il dolore, eventuali difficoltà respiratorie, un possibile rialzo febbrile ed anche fastidi banali come il non riuscire a soffiare il naso. Tutti problemi che con l’aiuto dei medici e del personale del reparto si superano.
Quando si esce dall’ospedale e si inizia a vivere nella propria abitazione tutto cambia. E’ questo un momento che necessita di una notevole forza di volontà. Non ci sarà più il campanello per chiamare l’infermiere, occorrerà andare avanti da soli. Se si ha la fortuna di avere il coniuge al proprio fianco sarà un notevole vantaggio.
Il primo problema sarà recuperare la voce.
Parlare senza laringe è possibile.
Normalmente prima dell’intervento chirurgico si spiega con calma al paziente che cosa succederà dopo l’asportazione della laringe e come sarà la vita con uno stoma permanente.
Ora è il momento di mettere in pratica quanto è stato detto.
E’ stato spiegato che quando espiriamo (cioè quando facciamo uscire l’aria) questa passa attraverso la laringe e le corde vocali producono un suono. Questo suono viene articolato in fonemi. Dalla loro successione abbiamo le parole e le frasi.
Senza laringe l’aria espirata dai polmoni non produce suono.
L’alternativa è la voce esofagea.
Si dovrà “mangiare” l’aria. Si dovrà imparare ad immagazzinare aria nell’esofago e nello stomaco e questa dovrà essere emessa come se si dovesse eruttare. Con la volontà sarà possibile provocare un restringimento dello sfintere esofageo superiore. Questo punto viene anche chiamato neoglottide. Lì si genererà un suono. E’ possibile controllare questi suoni in intensità e durata ed è pure possibile articolare i suoni in modo da trasformarli in vocali e consonanti.
Sulla voce esofagea ci sono tavole dimostrative nel sito del Sig. Giovanni Lanzo ed anche mie ulteriori spiegazioni. http://senzatitoloeparole.myblog.it/tag/voce-esofagea/
Uno dei momenti più difficili per il laringectomizzato è parlare davanti ad altre persone. Egli deve comportarsi come se eruttasse in faccia agli amici. Questo inibisce la sua volontà di parlare. E' fondamentale non vergognarsi e insistere.
Parlare dopo la laringectomia è un obiettivo raggiungibile per molti .
Farlo da soli non è facile. La soluzione migliore è seguire un corso di rieducazione alla parola per laringectomizzati.
L’importante è non perdersi d’animo e convincersi che parlare di nuovo è possibile. Ovviamente non si potrà imparare a parlare in pochi giorni. Si dovrà armarsi di pazienza e insistere fino a quando non si arriverà ad un’emissione di frasi soddisfacente.
La diagnostica laringea è eseguibile in qualsiasi ambulatorio di un otorinolaringoiatra. La chirurgia della laringe è molto importante perchè solo con la chirurgia è possibile ottenere una esplorazione ottimale della gola e della laringe. Sono eseguibili prelievi bioptici per formulare una diagnosi precisa. L'intervento più frequente e più semplice è la microlaringoscopia diretta. Altri interventi si eseguono per via esterna attraverso opportune incisioni cervicali.
Il dott. Carlo Govoni esegue interventi di chirurgia laringea
presso l'Hesperia Hospital di Modena
il Columbus Clinic Center di Milano e Casa di cura Piacenza
Sullo stesso argomento vedi anche:
- Fattori di rischio del tumore della laringe
- Vedi il sito senzatitoloeparole.myblog.it /tag /voce-esofagea/