La diminuzione dell’udito è un fenomeno che colpisce tutte le persone col progredire dell’età, fenomeno che viene anche definito presbiacusia o sociopresbiacusia.
Le cause principali sono le manifestazioni tipiche dell’invecchiamento come i deficit circolatori e le debolezze uditive geneticamente determinate. Nella diminuzione dell’udito hanno un ruolo importante le patologie acquisite, tra queste il più importante è il rumore ambientale. Sempre tra gli effetti cumulativi dobbiamo ricordare le otiti e le eventuali perforazioni della membrana timpanica.
La diminuzione dell’udito è una delle più comuni malattie invalidanti dell’anziano.
La diminuzione della capacità uditiva, detta anche presbiacusia, è un fenomeno silente. Si tratta di un deficit talmente lento nel suo manifestarsi che il soggetto non riesce a percepirlo. Non è così per le persone che stanno attorno a lui. E’ importante l’esame audiometrico per misurare questo decadimento. Si consiglia, soprattutto dopo i 65 - 70 anni di fare un esame dell'udito ogni anno. Non è infrequente osservare che gli audiogrammi da un anno all’altro sono sovrapponibili. E’ importante che il paziente conservi questi esami perché spesso la perdita uditiva diventa dimostrabile con relativa certezza se si valutano periodi di tre o quattro anni. Nella maggioranza dei casi la perdita uditiva coinvolge inizialmente le alte frequenze (frequenze acute). Questo comporta difficoltà a percepire il parlato in ambienti rumorosi, mentre nel silenzio la voce di conversazione viene udita bene. Nella vita sociale spesso sono presenti rumori di sottofondo, in questi casi è facile sentire i pazienti che dicono: “sento ma non capisco le parole.”
Altra caratteristica della presbiacusia è l’intolleranza verso i rumori intensi. Questo fenomeno, denominato recruitment, è una delle caratteristiche della perdita uditiva cocleare. Il danno cocleare è da ritenersi una costante di tutte le perdite uditive delle persone anziane.
La diminuzione dell’udito porta l’anziano ad isolarsi; per lui le situazioni in cui si deve ascoltare e parlare diventano situazioni di imbarazzo, pertanto le evita. La presbiacusia molte volte è causa di depressione (1 – 2).
La diagnosi è semplice. Una visita otorinolaringoiatrica, una otoscopia e un esame audiometrico sono fondamentali per quantificare la diminuzione dell’udito. Ricordo che in alcune statistiche è riportato che il 30% della popolazione anziana presenta tappi di cerume (3). Togliere un tappo è una manovra che si esegue in ogni ambulatorio (e nei casi gravi anche al letto del paziente) e solo questo gesto può portare a migliorare l’udito di almeno 5-10 dB. D’altra parte il riscontro frequente di un tappo di cerume fa capire che i pazienti si sottopongono troppo poco a visite otorinolaringoiatriche.
La presbiacusia inizia con un innalzamento di soglia limitato alle frequenze acute. Abbiamo il quadro di una ipoacusia neurosensoriale o percettiva come nel grafico qui sotto riportato.
Esame audiometrico tonale: paziente con iniziale presbiacusia.
Si osserva una ipoacusia percettiva (o neurosensoriale)
limitata alle sole frequenze acute del campo tonale (4.000 Hz).
L'esame qui sopra riportato evidenzia una presbiacusia più severa,
per esempio una persona più anziana rispetto a quella del primo tracciato.
Anche per questo secondo paziente non è necessaria una protesi acustica.
Le due immagini riportano il quadro di una perdita uditiva in fase iniziale e in fase mediamente avanzata. Queste persone non necessitano di apparecchio acustico. Per comunicare con loro è importante che l'ambiente sia silenzioso e parli una persona alla volta. E' pure importante che chi sente poco si abitui ad osservare i movimenti della bocca e i gesti di chi parla. La lettura labiale è un ausilio molto importante nelle persone che sentono poco.
Nell'audiogramma tonale qui sopra raffigurato si
osserva il quadro di una severa presbiacusia.
In questi casi il ricorso ad una protesi acustica può essere utile.
Come ho già sostenuto si tratta di un problema sociosanitario molto rilevante perchè colpisce, seppur con incidenza diversa, tutte le persone anziane. E' importante il trattamento riabilitativo quando la perdita uditiva è marcata, perché le protesi acustiche facilitano la comunicazione e attenuano il decadimento cognitivo.
Note
1 – Herbst KG, Humphrey C. Hearing impairment and mental state in the elderly living at home. BMJ 1980; 281: 903-905.
2 – Carabellese et al. Sensory impairment and quality of life in a community elderly population. J American Geriatric Soc. 1993; 41: 401-407
3 - Lewis-Culinan C, Janken j. Effect of cerumen removal on the hearing ability of geriatric patients. J Adv Nursing 1990; 15: 594-600
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