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Dott. Carlo Govoni

Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia Testa e Collo
Master in vestibologia

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Il telefono cellulare è il dispositivo tecnologico più utilizzato sul pianeta ed emette radiazioni elettromagnetiche i cui effetti non sono completamente conosciuti. Che cosa provochino esattamente i cellulari sul nostro organismo e in particolare sulla nostra testa non lo sappaiamo esattamente, però ci sono ricerche in corso e qualche Stato ha già stabilito delle limitazioni. Il Belgio ha vietato l'uso dei cellulari ai bambini. Ritengo che il punto fermo più importante sia proprio quello di non lasciarlo nelle mani dei bambini (vedi successivo punto 2).

Esistono anche danni in conseguenza dell'uso del cellulare dove questo utile dispositivo non ha alcuna colpa. Mi riferisco agli incidenti automobilistici. Scorrendo le statistiche dell'anno 2020 un terzo degli incidenti è dovuto all'uso del telefonino durante la guida. Qui è evidente che la responsabilità non è del cellulare, ma di chi lo usa in modo improprio. Ho visto utenti tenere il cellulare con le due mani e scrivere messaggi mentre avevano gli avambracci sul volante e sfrecciavano tranquillamente in una strada extraurbana a due corsie, una per ogni senso di marcia.  Ritengo che il vero pericolo non sia il cellulare, ma la persona che lo usa.

Veniamo ora a descrivere nel dettaglio quali sono i rischi dovuto all'uso di questi piccoli prodigi della tecnologia.

1 - Il cellulare dovrebbe servire per fare telefonate, pertanto le telefonate si devono fare quando c'è la necessità di farle. Si deve parlare al telefono solo quando c'è qualcosa che è necessario dire ad una persona che sta fisicamente lontana. Molti fanno preamboli inutili, raccontano particolari che non servono a nulla, fanno inutile domande sullo stato di salute [se la persona sta rispondendo prontamente con un ottimo tono di voce è ben difficile che stia male], raccontano i loro problemi o i loro malanni. Capita spesso di ricevere telefonate per fissare un appuntamento per una visita. Molte persone iniziano a descrivere i loro disturbi e non si comprende il motivo. Se il disturbo lo avete da un anno e l'appuntamento per la visita medica lo avete domani; domani spiegherete al medico quali sono i vostri problemi. Siate essenziali nelle telefonate. Purtroppo molte persone non riescono ad usare il telefono per dire lo stretto necessario. Ci sono persone che per fare gli Auguri o per chiedere un numero di telefono stanno al cellulare anche più di trenta minuti. Se per fare conversazioni da un minuto impiegate mezz'ora il primo provvedimento da prendere con urgenza è cambiare radicalmente il vostro comportamento. Pensate prima di fare una telefonata. La telefonata va fatta solo se necessaria e si comunica quello che è importante comunicare. Se l'interlocutore ha voglia di chiacchierare e imposta un dialogo di scarso interesse si dovrà inventare una scusa per troncare la comunicazione. 

2 - Non fate mai usare i cellulari ai bambini. Non hanno nulla di importante da dire e i parenti non hanno la necessità di sentire la loro voce. Le ossa del cranio dei bambini sono più sottili e in molti punti (dipende dall'età del piccolo) l'ossificazione è incompleta, per questo motivo la protezione che il nostro scheletro fa alle radiazioni per i bimbi è sicuramente minore. Qui il vero problema sono i genitori che usano il cellulare per fagli vedere un film o per far salutare i parenti. I nonni, i cugini e gli zii non hanno la necessità di sentire la voce del piccolo, ma deve essere l'adulto a comunicare lo stato di salute del nipotino.  Il mio consiglio è che i bambini, almeno entro i 12 anni, non devono avere un cellulare personale. Non devono nemmeno fare telefonate se non c'è un reale motivo per farle. 
Dare un cellulare al bimbo perché tutti i suoi compagni c'è l'hanno non è una motivazione. Non pensiate che senza cellulare il bimbo si senta un retrogrado o un isolato e avrà in futuro turbe psicologiche. E' importante che i genitori sappiano imporre le loro regole ai figli.   

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3 - Esistono delle raccomandazioni che considero di minore importanza. La prima è tenere il cellulare lontano dalla testa e dal corpo. Questa è una precauzione poco realizzabile e molto dipende dalla professione. Molti scrivono che bisogna spegnere il cellulare di notte, quando si è al cinema o al ristorante. Se fate il bibliotecario o vendete bigiotteria è ben difficile che siate chiamati per una urgenza, ma se avete la necessità di essere contattati in qualsiasi momento e se avete, per esempio, l'allarme dello studio o del negozio collegato al cellulare è da imbecilli spegnerlo. Non mi risulta che i ladri rispettino il vostro riposo notturno e non siano attivi durante le pause pranzo o quando siete al cinema o a teatro o in riunione. 

Esistono persone che vogliono emulare monsignor Giovanni Della Casa (1503-1556) e vogliono aggiornare il galateo dicendo che quando si è a tavola (soprattutto al ristorante e in pranzi ufficiali) non si deve appoggiare il telefonino sul tavolo e tanto meno tenerlo acceso. Questo è un consiglio che ritengo particolarmente sciocco. Il cellulare è uno strumento utilissimo proprio per ricevere chiamate urgenti e chiamate d'emergenza. Inoltre tutte le comunicazioni degli impianti di allarme (abitazione, ditta, negozio, ecc.) sono collegate ai cellulari. Non è pensabile che ladri o male intenzionati rispettino gli orari dei pasti del titolare. 

Il cellulare, in particolare per i maschi che non hanno la borsetta, lo tengono in tasca. Se appena potete appoggiatelo sulla scrivania. Se per un qualsiasi motivo è bene che siate reperibile 24 ore su 24 il cellulare va tenuto sempre acceso e visibile. Quando si è in posti dove la suoneria potrebbe disturbare c'è la possibilità di mettere il vibratore. Durante la notte non vedo altra soluzione che tenerlo sul comodino, al massimo sul cassettone. Ovviamente il metterlo più o meno lontano dalla testata del letto nel quale dormite dipende dalla frequenza delle telefonate notturne. Se siete un medico o un infermiere in pronta disponibilità è chiaro che lo dovrete tenere sul comodino.
Alcuni scrivono che non bisogna utilizzare il cellulare come sveglia. E' vero che le persone che oggi hanno 50 o più anni si sono svegliati al mattino con una sveglia meccanica o a batteria e questa può essere utilizzata ancora oggi. Se per i motivi sopra esposti devo tenere il cellulare acceso anche di notte non cambia nulla se lo utilizzo anche per svegliarmi. La raccomandazione di tenere il cellulare lontano dalla testa e dal corpo la ritengo corretta come principio salutistico, ma poco realizzabile in pratica. Cerchiamo, nella notte, di tenere il cellulare un poco lontano dalla testa.

4 - Altra raccomandazione molto diffusa è usare gli auricolari o le cuffie o il viva voce. Indubbiamente questi dispositivi (auricolari) permettono di tenere il cellulare acceso lontano dalla testa quando si parla. L'uso degli auricolari indubbiamente aumenta la distanza dalla sorgente di radiazioni elettromagnetiche (col cellulare in funzione) ma espone ad altri rischi. Gli auricolari possono trasmettere otiti e micosi, possono far diventare una di queste malattie da monolaterale a bilaterale e possono comprimere facilmente il cerume favorendo la formazione di tappi. Questi ultimi rischi sono evitabili con una buona manutenzione di questi dispositivi e sottoponendosi a visite di controllo per le orecchie. Normalmente le azioni preventive non le mette in atto nessuno e le persone vanno dall'otorinolaringoiatra quando percepiscono il dolore dell'otite o non sentono per effetto del tappo di cerume. Sono favorevole all'uso degli auricolari per coloro che per motivi lavorativi devono stare al telefono parecchie ore, purchè le persone sappiano disinfettarli e si rechino dall'otorinolaringoiatra quando hanno le prime avvisaglie di un disturbo otologico.

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Però anche in questo caso ponetevi questa domanda: avete necessità di usare gli auricolari? Se il vostro lavoro è rispondere a numerose telefonate fatte col cellulare allora è bene che adottiate questi dispositivi, ma se il vostro utilizzo è simile a chi fa jogging e parla col fidanzato allora è bene non usare il cellulare e non usare auricolari. Se ricevete una telefonata fermatevi e rispondete in pochi secondi. Parlate col fidanzato quando lo incontrerete di persona, usate il cellulare solo per fissare l'appuntamento.
Con l'esclusione delle persone che utilizzano il cellulare come strumento di lavoro gli auricolari li ritengo dannosi. Avere gli auricolari illude gli utilizzatori del telefono che non si assorbono radiazioni. Quindi chi ha questi dispositivi passa ore e ore a chiacchierare. E' vero che la sorgente di emissioni elettromagnetiche non è a contatto del padiglione auricolare, ma è sempre a contatto col vostro corpo o molto vicino a voi. Il dispositivo è in fase di ricezione e pertanto la quantità di onde che ricevete è notevole. Non vedo una grande differenza tra il tenere il cellulare contro l'orecchio e averlo a 50 centimetri. La vera soluzione del problema è fare telefonate brevi. La media delle telefonate non dovrebbe mai superare il minuto. Non ho mai fatto studi statistici in tal senso ma chi telefona con le cuffiette è facile che faccia telefonate lunghe e spesso superiori alla mezz'ora.

Un altro pericolo dovuto all'uso degli auricolari, qui mi riferisco a quelli che sono uguali tra orecchio destro e sinistro, c'è il rischio di contrarre una otite esterna e poi trasmettere l'otite da un orecchio all'altro. E' una utile precauzione distinguere l'auricolare di destra da quello di sinistra e quando si tolgono tenerli separati. 

Come dovrebbe avvenire per qualsiasi cosa: gli auricolari non sono scevri di rischi e si dovrebbero usare solo se sono necessari. 

 

5 - Quando la telefonata è lunga il telefonino tende a scaldarsi. Questo lo vedo come un reale segno di pericolo. I motivi possono essere un malfunzionamento, una ricarica fatta con caricabatterie inadatto o più spesso un uso eccessivo con lo schermo acceso. Durante le telefonate lunghe può scaldarsi l'altoparlante. Consideratelo un segno di allarme e terminate presto la telefonata.

 

6 - Se è possibile una alternativa date la preverenza al telefono fisso, sia per voi che per chi riceverà la telefonata.

 

7 - I centralini automatici (IVR) ovvero Interactive Voice Response (Risponditore Vocale Interattivo). Sono questi dei sistemi proposti e anche diffusi a prezzi molto accessibili dalle compagnie telefoniche. Sembrano utili, ma in realtà tengono le persone attaccate al cellulare molto più del necessario. Inoltre nessuno difende gli utenti dai minuti di attesa per poter raggiungere l'impiegato desiderato. E' chiaro che c'è da un lato le compagnie che gestiscono i telefoni hanno tutto interesse che le telefonate durino a lungo, così passano i minuti e le compagnie guadagnano. I sistemi automatici sono molto diversi tra loro. Un tipo molto diffuso è un messaggio registrato che fa l'elenco dei numeri e a ciascuno corrisponde un settore dell'ufficio o della ditta. Molti di questi centralini sono diabolici, voi individuate l'ufficio, schiacciate il numero corrispondente e riparte un messaggio che fa ancora l'elenco di numeri per indicare un sottosettore del medesimo ufficio. Se siete abituati a telefonare vi arrabiate e basta. Non tutti hanno dimestichezza con questi oggetti: immaginate un anziano che ascolta un messaggio registrato, capisce che per parlare con l'operatore deve schiacciare il numero nove, ma come farà visto che ha in mano un cellulare dove non c'è la tastiera?

Ci sono anche centralini automatici più diabolici. Uno di questi è la voce registrata che vi dice: «state in linea per non perdere la priorità acquisita» e poi aggiunge «siete in attesa alla posizione 15». A questo punto penserete che c'è molta gente che chiama e deciderete se aspettare o rinunciare. Il problema è che questi risponditori sono macchine e ovviamente non sanno nulla di ciò che avviene nell'ufficio. Immaginate di ascoltare un messaggio più rincuorante: «siete in attesa alla posizione uno.» Mi sembra di vedere la faccia della persona che riceve questo messaggio, un sorriso sottile e un pensiero preciso: tra poco riuscirò a parlare. A volte succede che dopo un tempo più o meno lungo un impiegato risponde. Ma a volte succede il contrario, immaginate di essere al telefono e la stessa voce da mezz'ora continua a ripetere: «siete in attesa alla posizione uno. ... state in linea per non perdere la priorità acquisita.»  Un'ora dopo la stessa voce continua a ripetere le stesse frasi, siete sempre in posizione uno ma non progredite mai. Il problema è che questi centralini sono delle macchine, eseguono ordini, non hanno intelligenza creativa. Immaginate che nel posto dove state chiamando c'è sciopero, oppure c'è l'assemblea sindacale, o è la festività del Santo Patrono, oppure l'ufficio è chiuso per ristrutturazione e riaprirà tra tre giorni. Dopo mezz'ora cosa fate? Volete perdere la vostra posizione uno? Può essere che per voi quella telefonata sia molto importante e resistete ancora per un'ora. Cosa succederà? Forse l'unico risultato sarà che si scalda l'altoparlante (vedi punto 5). 
Il vero problema è che con le macchine non c'è dialogo, non sappiamo nulla, sappiamo solo che il più delle volte stiamo al telefono, ascoltiamo voci registrate e perdiamo tempo. Il singolo non può difendersi dai centralini automatici (IVR). Occorrerebbero dei provvedimenti, anche semplicemente assumere una persona che risponda al telefono, ma questi provvedimenti contrasterebbero con gli interessi di qualcuno e pertanto non verranno mai attuati.   

 

 

   

 

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