San Biagio di Sebaste (o Sebastea) è stato un medico e vescovo armeno e martire cristiano venerato dalla Chiesa cattolica e anche dalla Chiesa ortodossa.
Biagio nacque a Sebaste (Armenia – Asia minore) nel terzo secolo dopo Cristo e morì nella stessa città il 3 febbraio del 316.
Le notizie che si sono tramandate lo descrivono come un eremita e taumaturgo, altre notizie lo descrivono come un medico ed anche particolarmente bravo. Nel 300 d.C. la distinzione tra taumaturgo (persona che compie miracoli) e medico non era mai molto precisa. Biagio si distinse nella cura delle malattie della gola. Diventò famoso perchè riuscì a guarire un bambino che aveva ingerito una lisca di pesce e stava soffocando. Questo fatto si tramanda come il primo miracolo di San Biagio. La più antica citazione di Biagio come medico la si trova nei Medicinales scritti da Ezio (o Aezio) di Amida (IV° secolo).
Le notizie su San Biagio sono incerte. E’ sicuro che nel corso di una persecuzione contro i cristiani venne fatto prigioniero. Gli venne chiesto di rinnegare la sua fede, ma si rifiutò. Si tramanda che in un primo tempo venne condannato a morte per annegamento, ma egli si salvò camminando sulle acque. Venne poi torturato con pettini di ferro per cardare la lana e morì decapitato nella città di Sebaste il 3 febbraio 316. Per questo motivo il 3 febbraio è il giorno a Lui dedicato.
Si ricorda che nel 313 l'Imperatore Costantino I° deliberò l'editto noto col suo nome che tollerò la libertà di culto ai cristiani. Questo editto venne anche accettato dall'Imperatore d'Oriente Licinio. Nonostante vi fosse una maggiore tolleranza per i seguaci di Cristo, in Asia Minore vi furono ancora persecuzioni, e Biagio di Sebaste morì proprio in seguito ad un evento persecutorio nei confronti dei cristiani.
Reliquie di San Biagio si trovano in molte chiese cattoliche. Ricordiamo la Chiesa Parrocchiale di Rubiera (provincia di Reggio Emilia) dedicata ai Santi Donnino e Biagio. All'interno di un reliquiario a forma di braccio benedicente è conservato un frammento di avambraccio del Santo. Sull'altare maggiore è presente il quadro qui riprodotto dipinto all'inizio del diccianovesimo secolo dal pittore modenese Geminiano Vincenzi (1770-1831). San Biagio è seduto in basso a destra, lo si riconosce per la mitra, copricapo usato dai vescovi. Tiene nella mano destra un libro. Nell'iconografia sacra il libro è quasi sempre usato per indicare un personaggio culturalmente elevato. Un bravissimo medico nel terzo secolo dopo Cristo era sicuramente anche un uomo di cultura.
San Biagio è venerato in moltissime città. E' incluso tra i quattordici Santi Ausiliatori. Si definiscono Ausiliatori quei santi che sono invocati dai fedeli per guarire dalle malattie.
In Italia e nel Canton Ticino ci sono numerose chiese e ospedali dedicati a San Biagio. E' dedicata a San Biagio la moderna chiesa parrocchiale di Monza di via Carlo Prina (1967/68). Sempre a San Biagio è dedicata la parrocchia arcipretale di Ravenna sorta nel 1120. La chiesa di San Biagio in Cisanello (nei pressi di Pisa) è un'altra costruzione dedicata al Santo martire di Sebastea. A Sala Baganza, in provincia di Parma, c'è una splendida pieve romanica del XII° secolo dedicata al Santo armeno.
In provincia di Parma, a Mamiano di Traversetolo, vicino a Langhirano e a San Polo d'Enza, c'è una chiesa parrocchiale dedicata a San Biagio.
Pure ad Acireale in provincia di Catania c'è una Chiesa e una Casa della Spiritualità dedicate a San Biagio.
Acireale (Catania), chiesa di San Biagio
In Piemonte gli ospedali di Alessandria e di Domodossola (prov. del Verbano-Cusio-Ossola) sono dedicati al Santo vescovo e martire Biagio. L'ospedale di Alessandria che vediamo qui sotto è dedicato ai Santi Antonio, Biagio e Cesare Arrigo.
Alessandria, ospedale civile.
Fin dalla sia fondazione è stato dedicato
ai santi Antonio, Biagio e Cesare Arrigo
In questa pagina ricordo anche l’ospedale di Domodossola, passato alla storia perchè qui morì il 27 settembre 1910 Jorge Antonio Chavez. Ardito pioniere dell'aria che a bordo di un aereo monoplano Bleriot costruito in tela e legno è stato il primo trasvolatore delle Alpi. Anche questo ospedale è dedicato a San Biagio.
Nella vecchia palazzina dedicata alla chirurgia dell'ospedale domese, in alto, è tutt'ora evidente la scritta "OSPEDALE S. BIAGIO". Il dott. Carlo Govoni ha lavorato all'ospedale San Biagio di Domodossola.
Altra città dove è vivo il culto di San Biagio è Bellinzona, nel Canton Ticino. Qui c’è una Parrocchiale del tredicesimo secolo dedicata al Santo medico, vescovo e martire.
Facciata della chiesa di San Biagio a Ravecchia, frazione di Bellinzona. Il grande affresco a sinistra del portale è opera di un ignoto pittore denominato "maestro di San Biagio" per aver lasciato anche altri affreschi all'interno della chiesa. Il santo raffigurato in facciata è San Cristoforo.
San Biagio è il patrono degli otorinolaringoiatri di fede cattolica e anche ortodossa. In molti reparti di otorinolaringoiatria c'è l'usanza, il 3 febbraio, di celebrare una messa in ricordo del Santo e Martire armeno.
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