L'agenzia europea dell'ambiente (EEA) ha redatto un rapporto sull'esposizione a rumore dei cittadini, emerge che molte persone vivono in zone dove il rumore ambientale supera i limiti consentiti. Sono particolarmente esposte le persone che abitano vicino agli aeroporti, alle ferrovie e in zone cittadine con alta densità di traffico. I mezzi di trasporto sono visti come una causa importante di danno uditivo. Una ulteriore esposizione a rumore riguarda soprattutto i giovani che ascoltano musica ad alto volume. Per questo motivo il giorno 04 settembre 2025 Carlo Govoni è stato intervistato da Vicky Mangone ai microfoni di GIORNALE RADIO.
Vicky dirige una trasmissione radiofonica "TUTTI NE PARLANO" dove ogni mattina tratta diversi temi come la salute e il benessere e tra un'intervista e l'altra ci sono selezionati intervalli musciali. Vicky offre un programma dove vengono affrontati temi importanti stando dalla parte del consumatore e dei cittadini che cercano di avere una visione completa dei fatti. Nell'intervista di giovedì con Carlo Govoni si è parlato del rumore.

Vicky Mangone a Giornale Radio
Il rumore è un nemico subdolo della nostra società in quanto non provoca dolore, fa danni in modo lento e progressivo. Molte persone perdono l'udito lentamente a causa del rumore ambientale. I segni clinici sono scarsi, spesso l'inizio della perdita uditiva è un lieve acufene che passa inosservato. Questo è il pericolo del rumore, danneggia senza che l'uomo se ne accorga.
L'udito è un senso che ha una importanza fondamentale per la vita di relazione, ma anche per lo sviluppo della nostra mente.
I luoghi maggiormente a rischio sono le fabbriche e le attività artigianali.

Battere il ferro fin che è caldo.
Ecco un fabbro al lavoro.
Che il lavoro in ambienti rumorosi provochi danni uditivi tutti gli operai lo sanno, e sanno anche cosa devono fare per proteggersi. Il vero problema è la fretta, i ritimi di lavoro sono sempre più incalzanti, le date delle consegne sembrano sempre più vicine e la prima cosa che si fa per guadagnare tempo è diminuire le protezioni. La prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni viene vista come un intralcio.
Non solo i lavoratori presentano danni uditivi da rumore. Sempre in aumento è il numero dei giovani che per divertimento o per lavoro ascoltano musica ad alto rumore.

Il Rumore Ambientale in Europa 2025 (Environmental noise in Europe 2025) riporta che oltre il 20% dei cittadini europei subisce danni da rumore a causa dei mezzi di trasporto. Il 20% degli europei corrispondono a 110 milioni di persone secondo il citato rapporto. Questo prosegue con dati sempre allarmanti. Molti cittadini (92 milioni di europei) soprattutto alla sera e alla notte vivono in luoghi dove il rumore del traffico automobilistico o ferroviario o aeroportuale è di molti decibel superiore ai limiti consentiti. Il rapporto europeo 2025 contiene in ogni suo punto frasi allarmanti.
66.000 decessi prematuri all'anno a causa del rumore.
50.000 casi di nuove malattie cardiovascolari all'anno e 22.000 casi di diabete.
Queste affermazioni così allarmistiche le trovo prive di significato clinico. Non è possibile stabilre se una persona morta prematuramente lo sia a causa del rumore. Che il rumore possa uccidere è tutto da dimostrare. Non è comprensibile come avvenga il passaggio da vita a morte. Il rumore abbassa l'udito e forse 66.000 decessi si sono verificati perché non hanno sentito segnali di allarme? Persone che hanno attraversato una strada e non hanno sentito che un auto stava per sopraggiungere?
Altra fantasia! Come faccia il rumore a provocare il diabete, o un infarto, o altra malattia cardiovascolare non è possibile stabilirlo.
Vedo nel rapporto sul rumore ambientale 2025 l'ennesima provocazione allarmistica per tenere sempre la popolazione in uno stato di paura. Un popolo di gente timorosa lo si governa meglio e sarà più facile condurlo verso comportamenti irrazionali. Si potrà arrivare ai tripli vetri, a serramenti isolanti, a mettere quantitativi spropositati di pannelli antirumore nei muri delle case, in modo da incrementare i costi di costruzione, poi di conseguenza gli affitti e gli acquisti.
Tra le altre affermazioni prive di buon senso c'è che mezzo milione di bambini in Europa soffrono per problemi visivi a causa del rumore. Che il rumore danneggi la vista è un fatto incomprensibile.
Altra affermazione sconcertante: 272.000 bambini sono sovrappeso a causa del rumore. Che il rumore provochi sovrappeso è tutto da dimostrare, poi mettere una cifra così precisa 272.000 bambini è strano. A quale rumore è sottoposto un bambino? Normalmente si considera otolesivo un rumore superiore a 85 dB. Quando mai un bambino si trova sottoposto a rumori intensi. Credo solo per attimi, quando è in strada, o in stazione, o nella notte di capodanno. Una esposizione a rumore di brevissima durata non provoca alcun danno.
L'inquinamento acustico dovuto ai trasporti, sempre secondo il rapporto EEA del 2025, provoca la perdita di 1,3 milioni di anni di vita in buona salute .... che corrisponde ad una perdita economica annua di 95,6 miliardi di euro pari ad una perdita dello 0,6% del PIL (Prodotto Interno Lordo riferito all'Europa). Anche queste affermazioni sono sconcertanti: che cosa sia la vita in buona salute credo che nessuno lo sappia. Come si fa a dire che il rumore dovuto ai trasporti provoca una perdita economica per riduzione della salute? Mi sembra che tutto quello che viene elencato in questo piano d'azione UE 2021 si possa riassumere in questa frase di Alessndro Manzoni.
"Il buon senso c'era ma se ne stava nascosto per paura del senso comune."
Promessi sposi - cap. XXXII
L'assenza del buon senso è la caratteristica fondamentale delle disposizioni UE.
La situazione è critica. L'obiettivo del piano d'azione UE 2021 "Verso inquinamento zero per aria, acqua e suolo" è solo utopia. In quel piano d'azione si prevede di arrivare al 30% di riduzione dell'inquinamento di aria, acqua e suolo entro il 2030. Per quanto riguarda il rumore dei mezzi di trasporto (dati EEA) dal 2017 al 2022 c'è stata una riduzione del 3%. E' ben difficile che si arrivi nel 2030 all'obiettivo programmato.
Questo mi sembra il dramma di questa Comunità Europea, dove tutto è inquinante, dove tutto dovrà essere bloccato. Dove si inventano patologie, si profilano conseguenze nefaste per chi guida una autovettura o viaggia in metropolitana.
Se esistono attività umane il rumore esisterà sempre. Con la morte staremo fermi e non produrremo rumore ... allora non ci sarà inquinamento acustico e ambientale.
FONTE
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