Per disfagia si intende la difficoltà a far passare i cibi e le bevande dalla bocca all'esofago. La disfagia per i solidi è più frequente rispetto a quella per i liquidi. Le cause sono numerose e vanno distinte in ostruttive/compressive e motorie.
A - Disfagie ostruttive / compressive - Una delle cause ostruttive più tipiche sono i corpi estranei esofagei. Più spesso si tratta di boli alimentari mal masticati, soprattutto negli anziani o nei bambini piccoli che non sono in grado di avere una corretta masticazione. In altri casi si tratta di corpi estranei accidentali come il nocciolo di un frutto o un ossicino o un frammento di protesi dentaria. Tra le cause ostruttive e compressive occorre ricordare i tumori, sia benigni che maligni. Questi possono crescere in ipofaringe o in esofago ma possono anche essere tumori che si accrescono all'esterno e comprimono la porzione inferiore del faringe o l'esofago.
B - Disfagie motorie
In base alla sede distinguiamo disfagie orofaringee (disfagie alte) e disfagie esofagee (disfagie basse).
Cause di disfagia orofaringea.
Danni alle funzioni nervose che muovono e coordinano l'attività dei muscoli della deglutizione. Questi danni sono da ricercarsi a livello encefalico o lungo la via nervosa fino agli effettori muscolari. Per le vie nervose specifiche della deglutizione vedi specifico articolo.
Danni ai muscoli della deglutizione.
Reflusso gastro-esofageo.
Esiti di interventi sulle vie aereo-digestive superiori.
Cause di disfagia esofagea
Cause meccaniche che determinano una compressione estrinseca dell'esofago.
Cause intrinseche: processi espansivi o cicatriziali
Cause neuromuscolari.
La deglutizione è un fenomeno complesso dove si riconoscono cinque diverse fasi. E' sufficiente che una fase sia alterata per avere una disfagia. Il cibo ovviamente viene introdotto in piccoli quantitativi. Ogni boccone costituisce un bolo alimentare. Le fasi sono indicate in uno specifico articolo che qui citiamo brevemente
Fase 0 - E' una fase extraorale, si tratta della preparazione alla deglutizione. In questa fase sono importanti gli stimoli sensoriali: olfatto, vista e tatto.
Fase 1 - La seconda fase è orale. E' questa la prima fase della deglutizione propriamente detta. Si introduce il cibo in bocca e in virtù dell'apparato masticatorio e della saliva questo viene triturato e trasformato in un bolo, cioè in una massa tondeggiante in grado di poter agevolmente percorrere la via digestiva.
Fase 2 - Fase orale propulsiva. E' un'azione volontaria che consente al bolo di passare dalla cavità orale alla faringe (o meglio ipofaringe). Questa fase si svolge in bocca.
Fase 3 - Fase ipofaringea. Si tratta di un movimento volontario e involontario col quale si chiude la laringe (il bolo non deve assolutamente percorrere la via respiratoria) e si allarga lo sfintere esofageo superiore. In questo modo il bolo alimentare raggiunge l'inizio dell'esofago. Contrazioni della muscolatura ipofaringea contribuiscono a far scendere il bolo nella giusta direzione.
Fase 4 - Fase esofagea. E' questa una fase del tutto involontaria; il bolo che raggiunge l'esofago lo percorre in tutta la sua lunghezza fino all'apertura dello sfintere esofageo inferiore. Così il bolo alimentare raggiunge lo stomaco.
Sullo stesso argomento vedi anche:
Fasi della deglutizione