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La sordità percettiva (o neurosensoriale) a sede cocleare è un problema che allo stato attuale non vede una soluzione. Con questo tipo di sordità indichiamo la perdita funzionale dei recettori cocleari.  La coclea è la parte più nobile dell'orecchio, qui si trovano le cellule cigliate (o recettori) i quali hanno il delicato compito di eseguire la trasduzione meccano-elettrica. Per trasduzione si intende la trasformazione del suono che nella coclea è percepito come variazione di pressione di liquidi (prima la perilinfa e poi l'endolinfa) in un segnale elettrico. La funzione di trasduzione è fondamentale per la percezione uditiva in quanto il nostro cervello comprende solo segnali elettrici.

Esistono molte situazioni che conducono al danneggiamento dei recettori. Ricordiamo l'invecchiamento (presbiacusia),  i traumi acustici acuti e  cronici, l'ototossicità soprattutto determinata da farmaci, le malattie virali, le ipoacusie improvvise su base vascolare. Tutte queste malattie portano a distruzione e morte delle cellule cigliate. Il grado di perdita uditiva dipende dal numero di cellule morte. In molti studi al microscopio elettronico sono visibili le ciglia di queste cellule e in soggetti gravemente ipocusici si osserva la perdita delle ciglia. Non necessariamente si deve arrivare alla morte del recettore, ma è sufficiente un suo danneggiamento irreparabile per arrivare alla sordità.

Oggi è difficile trattare con buona probabilità di guarigione le ipoacusie percettive. Solo se si sono verificate di recente (uno o due mesi dall'esordio) ci sono possibilità di successo. I trattamenti utilizzati sono i cortisonici, i farmaci attivi sul microcircolo e l'ossigenoterapia iperbarica. Nelle forme in cui è verosimile l'eziologia virale anche gli antivirali trovano una applicazione razionale.

 In tempi recenti, già nel 2003, si è proposto l'utilizzo delle cellule staminali per la cura delle sordità percettive. Attualmente (2013 / 2014) gli studi più interessanti sono quelli del Prof. M. Rivolta dell'Università di Sheffield. Si riesce a produrre recettori cocleari partendo da cellule staminali di animali. Il vero problema sarà applicarle nell'uomo. Per ora questo risultato è abbastanza lontano, però questa può essere vista come una strada per curare questa forma di sordità. E' sicuramente la causa più diffusa di sordità nell'uomo. Oggi, oltre alle terapie indicate, si utilizzano le protesi acustiche e gli impianti cocleari. Se un domani sarà possibile avere a disposizione le cellule staminali si eseguirà un passo avanti molto importante. 

Hearing aid use is associated with improved cognitive function in hearing-impaired helderly. April 25, 2016. Columbia University Medical Center.

Generation of inner ear sensory cells from bone marrow mesenchymal stem cells. Boddy SL, Chen W, (...) Rivolta MN. (2012) Regen Med, 7(6), 757-767.

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