Il carcinoma adenoido-cistico è un tumore raro, ad alto grado di malignità, che può colpire le ghiandole salivari, in particolare quelle minori. Si tratta di un tumore dove il trattamento, anche quello chirurgico, risulta particolarmente difficile.

E' noto che le ghiandole salivari si suddividono in maggiori e minori. Le maggiori sono tre per lato (complessivamente sono sei) e sono la parotide, la sottomandibolare (o sottomascellare) e la sottolinguale. Le ghiandole salivari minori sono molto piccole, sono numerose e sono presenti in tutto il cavo orale.

 

ghiandole salivari maggiori carlo govoni otorino disegno scientifico

Le ghiandole salivari maggiori del lato destro.

 

I tumori delle ghiandole salivari non raggiungono l'1% di tutti i possibili tumori. Lo scopo delle ghiandole salivari è produrre la saliva. Un tumore maligno di una di queste ghiandole altera il funzionamento di una ghiandola, ma non la salivazione nel suo complesso.

Il carcinoma adenoido-cistico colpisce le persone di media età e in età avanzata. Questo tumore, se viene individiduato tardivamente può presentare metastasi. Le sedi più frequenti delle metastasi sono il polmone e il fegato [le metastasi sono presenti nel 25-30% dei casi].  E' molto facile trovare questo tumore nella ghiandole salivari minori. E' molto difficile da trattare, le recidive sono frequenti, anche perché una exeresi completa è difficile da realizzarsi.

Trattandosi di tumori rari è molto difficile riconoscere quali siano i fattori di rischio. E' abbastanza sicuro che le radiazioni ionizzanti del distretto testa-collo possono essere un vero fattore di rischio.  Per anni si sono studiate le carenze vitaminiche come causa di tumore. Anche in caso di carcinoma adenoido-cistico ci sono studi che sostengono che le carenze di vitamina A e C favoriscono l'insorgenza di questo tumore. Nella società occidentale non credo, se non per casi particolarissimi, si possa pensare a cerenze vitaminiche. Ritengo che le persone che hanno fatto cicli di radiazioni ionizzanti siano veramente a rischio e dovrebbero fare un controllo otorinolaringoiatrico ogni uno/due anni.

Segni che devono far sospettare questa malattia sono il dolore continuo o sub-continuo in un punto preciso del cavo orale. Il dolore costante nella stessa sede è un sintomo che non deve essere trascurato.
Altro segno importante è la presenza di una tumefazione. In questo caso è utile una indagine ecografica. Non sempre questo esame può chiarire il quadro, ma è molto utile per definirne le dimensioni. Una seconda ecografia dopo alcuni mesi può chiarire se la piccola tumefazione è in accrescimento. 
Atro elemento di sospetto sono le asimmetrie del volto o della bocca. Una tumefazione diffusa raramente è suggestiva per tumore, mentre lo è una tumefazione monolaterale.

Tra i mezzi diagnostici quello più diffuso è senza dubbio l'ecografia.

Un altro segno che non va trascurato sono i sanguinamenti dal naso (epistassi) e il senso di intorpidimento del viso.

Quando si valuta una tumefazione oltre all'ecografia l'esame più utile è la Risonanza Magnetica Nucleare senza e con mezzo di contrasto.

Una volta definiti i limiti della neoformazione è importante una agobiopsia ecoguidata.

Il trattamento è chirurgico.   

 

 

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