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La prevenzione della sindrome delle apnee notturne è possibile se si riducono i fattori di rischio.
La sindrome delle apnee notturne (Obstructive Sleep Apnea), anche chiamata con l'acronimo OSA, è un disturbo del sonno molto comune e relativamente frequente nella popolazione occidentale. Quando si dorme i muscoli delle vie aeree superiori si rilassano, questo comporta una riduzione del diametro delle vie aeree. E' molto facile che i muscoli e la mucosa che li riveste entrino in vibrazione, da queste vibrazioni si generano rumori che costituiscono il russamento.

Quali sono le persone a rischio di OSA?
- soggetti in sovrappeso (obesi),
- ipertesi,
- persone con collo corto (collo taurino),
- persone con tonsille palatine ipertrofiche (sia adulti che bambini)
- fumatori
- coloro che fanno uso eccessivo di alcoolici
- coloro che dormono poco. 

Esiste una predisposizione generica nei maschi superiori a 40 anni e nelle donne con età superiore a 50 anni.

Peso corporeo.  E' un punto fondamentale, chi è in sovrappeso deve fare sforzi maggiori per respirare durante il sonno. Il rilassamento muscolare notturno è eccessivo e spesso queste persone si trovano in una situazione di prolungata interruzione del respiro (apnea) che, se prolungata, si rivelerà dannosa.

Ipertensione arteriosa.  Anche la pressione alta è un problema che incide negativamente sul sonno. Si è osservato che chi è iperteso spesso va incontro a crisi repiratorie. Queste persone, quando dormono, hanno momenti in cui smettono di respirare e questo implica una caduta dell'ossigeno nel sangue. Situazione che può portare a risvegli improvvisi. Si corre il rischio che il sonno non sia più ristoratore. Nel sonno la pressione dovrebbe abbassarsi, ma in questi casi l'abbassamento avviene per periodi ridotti rispetto alle 7-8 ore necessarie per un soggetto normale. I frequenti risvegli durante il sonno determinano poi una sonnolenza diurna che si può rilevare dannosa per la salute.

Soggetti con collo taurino.  Avere il collo corto è una caratteristica fisica verso la quale si può fare ben poco. Qui si vuole solo ricordare a queste persone che se russano spesso e vanno in apnea durante il sonno è bene che si sottopongano ad una valutazione coordinata tra specialisti otorinolaringoiatri e chirurghi maxillo-facciali. 

Ipertrofia tonsillare.  Con questo termine s'intende l'aumento di volume delle tonsille palatine. Le tonsille sono piuttosto voluminose nei bambini. Occorre valutarli attentamente perchè anche alcuni bambini soffrono di apnee notturne. Nei soggetti con meno di 12 anni quasi sempre il problema è legato all'aumento di volume delle tonsille e delle adenoidi. In questi casi, se le terapie mediche si dimostrano inefficaci, si può ricorrere alla chirurgia. Negli adolescenti e nei giovani è molto rara la presenza delle adenoidi, mentre è più facile il riscontro di importanti aumenti di volume delle tonsille palatine. Occorre anche ricordare che alla radice della lingua esistono altre due tonsille, queste si chiamano tonsille linguali e possono ipertrofizzarzi ed essere causa di OSA. 

Fumo di sigaretta. Il fumo non ha un rapporto diretto con la sindrome delle apnee nel sonno però riduce l'ossigenazione a livello periferico. La nicotina ha azione eccitante e chi fuma spesso non riposa adeguatamente.

Cosa fare per previre la sindrome delle apnee nel sonno?

Fare una cena leggera. E' importante evitare i pasti abbondanti sempre, ma se proprio volete farne uno non fatelo mai alla sera.

 

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