Un problema sociale e clinico interessante è la perdita dell'olfatto nei lavoratori che hanno contratto il Covid-19 a causa della loro attività lavorativa. Ecco il contenuto di una intervista fatta dalla giornalista Nina Sicilia al dott. Carlo Govoni che è andata in onda su Odeon TV (Odeon 24) e sul canale 177 del digitale terrestre il giorno 12 maggio 2021 alle ore 19:00.

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Che rapporto c'è tra  Covid-19 e perdita dell'olfatto?

Il virus Covid-19 si trasmette principalmente con l'aria. Tramite le goccioline di Flügge.

Raggiunge il naso e si localizza nella sua porzione superiore.

2021 02 covid 19 aree olfattive orl govoniFigura 2 - Localizzazione dei recettori (in rosso) e del bulbo olfattorio (in giallo).

L'infezione dal naso raggiunge facilmente le vie respiratorie inferiori: trachea, bronchi e polmoni. Il virus Covid-19 può aggredire anche il naso e restare localizzato nella parte più alta, dove ci sono i recettori olfattivi, e manifestare in quella sede i suoi effetti.

Il virus Covid-19 ha carattere neurotropo, cioè va a localizzarsi nelle cellule nervose e può percorrere il nostro organismo seguendo i nervi.

Nella parte più alta delle fosse nasali c'è un osso molto importante, si chiama etmoide e si trova in mezzo agli occhi. I recettori sono localizzati nelle aree indicate in rosso nella figura 2. Dai recettori si staccano fibre molto sottili che attraversano due lamine finemente perforate dette lamine cribre. Raggiungono così il bulbo olfattorio. Da lì percorrono tutta la via olfattiva, raggiungono la corteccia cerebrale frontale dove ci sono le aree specifiche per il riconoscimento delle sostanze odorose e la memoria olfattiva.

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Il test fondamentale è quello sierologico quantitativo che ricerca IgG e IgM anti SARS-CoV-2 RBD-Spike. Questo test sierogico quantitativo è molto semplice, per il paziente è un prelievo di sangue.

Come si caratterizza la perdita dell'olfatto da Covid-19 nei lavoratori?

Innanzitutto si manifesta in persone affette da Covid-19 con tampone positivo oppure con ricerca della proteina spike con IgG e IgM positive (se il prelievo di sangue viene eseguito con infezione in corso).  Quando l'infezione da Covid-19 è pregressa l'unico test utile è la ricerca della proteina RBD-spike. Questi soggetti hanno le IgG positive e IgM negative.

Nelle persone che hanno avuto il Covid-19 la perdita dell'olfatto è bilaterale e spesso precoce. Si tratta di uno dei primi sintomi dell'infezione. Solo in rari casi l'incapacità di percepire odori è tardiva.  

All'anosmia si associa la disgeusia, cioè una incapacità a riconoscere correttamente i sapori. Questo si spiega perché l'area olfattiva è molto vicino all'area gustativa. Il danno è quindi di tipo centrale.

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Nell'immagine qui sopra riportata vengono indicati i lavoratori che, se hanno contratto l’infezione da Covid-19, questa potrebbe avere le caratteristiche di malattia professionale.

Personale sanitario che lavora in reparti Covid-19.

Personale ospedaliero non sanitario che lavora in reparti Covid-19

Personale addetto al trasporto di ammalati Covid-19

Personale carcerario, insegnanti e altri lavoratori che hanno avuto contatti con soggetti affetti da Covid-19 per motivi professionali.

La perdita dell'olfatto da Covid-19 può essere collegabile all'attività lavorativa? 

Sono del parere che le persone che hanno lavorato nel settore sanitario, quindi sia il personale medico che paramedico, ma anche chi ha lavorato in quei luoghi come ausiliario (per esempio il personale delle pulizie) possa aver contratto il Covid-19 a causa del lavoro. Ma anche i lavoratori delle carceri o delle scuole, se in quegli istituti ci sono stati casi di Covid-19, potranno essere considerati lavoratori che hanno contratto la malattia per causa di servizio.

Quindi per alcune categorie di persone la perdita dell'olfatto può essere riconosciuta come una malattia professionale?

Certamente sì. Se un lavoratore è in grado di dimostrare che ha contratto il Covid-19 a causa del lavoro e lamenta deficit olfattivi questi vanno indagati. 

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Quali indagini si possono fare?

Per stabilire se c’è una perdita dell’olfatto, come indica l'immagine sopra rapresentata, è necessaria una visita otorinolaringoiatrica con una accurata anamnesi, poi si dovranno valutare eventuali accertamenti cranici (TC o RMN). Infine altri due esami irrinunciabili sono l'endoscopia delle fosse nasali  e  l'olfattometria.

Le indagini olfattometriche sono di due tipi: riconoscimento di sostanze odorose (sono test soggettivi utili per inquadrare il problema). A questi si devono aggiungere prove psicometriche, per esempio Sniffin Test, che sono utili per capire se il paziente ha veramente un deficit olfattivo. 

 

Le considerazioni qui esposte hanno un particolare valore per i lavoratori dipendenti che hanno avuto una infezione da Covid-19 per motivi di lavoro e anche per coloro che hanno una assicurazione privata di malattia. Per queste persone il riconoscimento di una perdita olfattiva con le modalità sopra descritte è di notevole interesse.

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 Nina Sicilia, la giornalista che ha condotto l'intervista
del 12 maggio 2021 per Eccellenze Italiane su Odeon TV

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