Con la diffusione del virus SARS-Cov2 tutti i medici hanno posto molta più attenzione al senso dell'olfatto e del gusto. Prima questi sensi erano considerati secondari perché le loro carenze o le loro alterazioni erano molto rare. 
Prima dell'arrivo del SARS-Cov2 non ricordo un caso di alterazione dell'olfatto o del gusto dove nella storia clinica di questi pazienti non ci sia stato un evento traumatico a carico della testa o una lesione endocranica visibile con TAC o Risonanza Magnetica. La perdita dell'olfatto o del gusto durante o dopo un periodo influenzale era un fenomeno sconosciuto. Con l'avvento di questa malattia tutto è cambiato. Questi sintomi hanno assunto un'importanza notevole e dobbiamo sempre indagarli.

Covid 19 Govoni Carlo otorinolaringoiatra Milano Modena Reggio Emilia

 

Passo ora a definire i principali termini in materia di gusto e olfatto.

Anosmia   E' la perdita totale e completa del senso dell'olfatto. L'anosmia è espressione di un danno grave, e molte volte irreversibile. Solitamente sono interessati i recettori olfattivi oppure le vie nervose. Quando è da causa virale si tratta di virus neurotropi, cioè virus che hanno affinità per il sistema nervoso e pertanto si localizzano nella via nervosa olfattiva. Quando l'ostacolo è nelle fosse nasali (esempio poliposi nasale, rinite, ecc.) si parla di anosmia di trasmissione. Quando sono coinvolti i recettori oppure il danno riguarda il sistema nervoso centrale si parla di anosmia di percezione

Iposmia   E' la riduzione della capacità olfattiva. Più spesso si tratta di una attenuazione della percezione olfattiva che può essere persistente oppure temporanea. 

Disosmia  E' una espressione generica che comprende tutte le alterazioni della percezione olfattiva, sia l'anosmia che l'iposmia.

Cacosmia  E' la percezione di cattivi odori laddove non ci sono. A volte è un segno di malattie nasali oppure disfunzioni centrali lungo la via olfattiva.

Fantosmia   E' la percezione di un odore che non c'è. In pratica si tratta di una allucinazione olfattiva ed è espressione di un danno encefalico (cioè a carico sel sistema nervoso centrale).

Parosmia   Errata identificazione di un odore. Nei soggetti affetti da Covid-19 con turbe olfattive la parosmia è un sintomo piuttosto frequente. Spesso viene associato alla carne: un buon odore di carne viene percepito come carne marcia.

 Analogo discorso si deve fare per le turbe del gusto.

Ageusia  Assenza del senso del gusto. E' questa una situazione molto rara, più spesso è una ipogeusia o altre forme di alterazione del gusto.  

Disgeusia s'intende una qualsiasi alterazione del gusto. Queste possono essere quantitative, cioè riduzione del senso del gusto, e qualitative, cioè percezioni gustative abnormi o parageusie (vedi anche cattivo sapore in bocca). Come tutti i sensi, anche il senso del gusto, col passare degli anni tende ad un decremento fisiologico.

L'organo del gusto è costittuito da gruppi di cellule a forma di fiasco (gemme gustative) situate nelle papille della lingua. Nella lingua sono presenti papille circumvallate (o vallate), foliate e fungiformi. In tutti i tipi di papille sono state trovate gemme gustative. Ogni gemma gustativa è formata da diverse cellule. La forma è grossolanamente sferica. Ogni cellula ha forma allungata, più grande al centro dove c'è il nucleo. Appoggiano su una membrana basale e qui avviene il contatto con le terminazioni nervose. L'estremità distale sta al di sotto dell'epitelio di rivestimento delle papille linguali.

Sul piano quantitativo si riconosce la disgeusia e l'ageusia. La prima è una diminuzione nella capacità di percepire i gusti, mentre la seconda è l'assenza di gusto. Esiste anche l'ipergeusia, cioè il sentire i sapori con una intensità superiore alla norma. Si tratta di un sintomo particolarmente raro.

Di più facile riscontro sono le disgeusie qualitative: per esempio la percezione di un sapore metallico, oppure tutto ha un sapore cattivo.

I sintomi che più spesso si associano alla disgeusia sono l'iposmia, l'anosmia e la disosmia. A volte il paziente con carenze olfattive si accorge di queste perdite proprio quando mangia.

Gusto ed olfatto sono due sensi correlati e quasi sempre la causa della disgeusia è la perdita della funzione olfattiva. Per questo si rimanda a specifici articoli sulla funzione olfattiva presenti in questo sito.

E' abbastanza facile comprendere che le malattie che alterano le prime vie respiratorie possono determinare alterazioni del gusto: riniti acute e croniche, poliposi nasale, rinite cronica ozenatosa, riniti allergiche, sindromi influenzali e infezione da Covid-19 (Coronavirus Sars-CoV-2).

Altre cause sono da ricercarsi nelle malattie della bocca: candidosi (o micosi) linguale, glossiti (infiammazioni della lingua), stomatiti e secchezza della bocca. Una forma di secchezza ben nota è la sindrome di Sjogren, dove c'è una vera atrofia delle ghiandole salivari e lacrimali. La secchezza della bocca spesso colpisce gli anziani e tutti coloro che bevono poco o che si sottopongono a trattamenti prolungati di ossigenoterapia. Altro fenomeno che altera la percezione gustativa è l'abuso del tabacco, sia in forma di tabacco da masticare (oggi in disuso) che nel fumo di sigaretta.

La disgeusia può essere l'effetto di trattamenti terapeutici. Ho già citato l'ossigenoterapia che provoca secchezza, però questa è facilmente risolvibile idratando bene il soggetto. Più difficili da risolvere sono le disgeusie in seguito a radioterapia, a chemioterapia, a trattamenti antidepressivi, a carenze di Zinco e di vitamina PP. 

 

 

 

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