Camminare è una attività fondamentale per il corpo umano ed anche per la mente; richiede volontà, equilibrio, un buon funzionamento dell'apparato locomotore, ma anche integrità dei sistemi propriocettivo e neurosensoriale. L'azione del camminare è in apparenza semplice per ogni adulto, ma anche se non c'è ne accorgiamo esiste un coinvolgimento completo del nostro sistema nervoso e di molti organi ed apparati. 

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Ippocrate (460 - 377 a.C.), famoso medico greco e profondo osservatore del comportamento umano, ha affermato che "camminare è la migliore medicina".  C'è molta verità in questa affermazione. Andare a piedi è una attività complessa: in primo luogo c'è il movimento delle gambe, poi vengono stimolate la funzione respiratoria e quella cardiaca. Quando camminiamo muoviamo anche la colonna vertebrale, le spalle e le braccia, inoltre questi movimenti favoriscono la peristalsi intestinale. Ma c'è di più. Per camminare dobbiamo essere in posizione eretta, quindi è indispensabile l'intervento di tutto il sistema di orientamento spaziale. Questo sistema è complesso, sono necessari stimoli sensoriali afferenti provenienti dai recettori plantari e neuromuscolari degli arti inferiori, dal labirinto, dagli occhi, dall'apparato uditivo. Tutte le afferenze sono controllate dal cervelletto e poi dall'encefalo.

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Non solo i medici hanno studiato questa importante funzione; l'hanno fatto anche i filosofi.
Nietzsche è stato un grande camminatore, ha detto che per un filosofo era salutare stare sei mesi lontani dai libri e camminare soltanto.
Kierkegaard disse che camminando ogni giorno ragiungeva uno stato di benessere. A suo dire i pensieri migliori gli erano venuti camminando e il camminare gli serviva per allontanare i tristi pensieri. Un altro filosofo che faceva lunghe camminate è stato Kant e quando viveva a Königsberg percorreva spesso una strada che è stata battezzata in suo onore col nome di "Philosophen-damm".
Anche Heghel aveva l'abitudine di fare lunghe camminate nella città di Heidelberg e il percorso che faceva oggi prende il nome di Philosophenweg. 

Queste considerazioni storiche e filosofiche sono state dettate dal buon senso; ma ci sono anche interessanti studi scientifici che sostengono l'importanza di utilizzare le gambe.

 

 

Cito in proposito una pubblicazione dell' Harvard Medical School del 2016 dove è stata eseguita una meta-analisi (*) tenendo in considerazione numerosi studi scientifici sui benefici del camminare e della prevenzione delle malattie cardiovascolari.  Questi studi sono difficili da realizzare perché devono durare parecchi anni. Sono stati valutati 459.833 soggetti privi di malattie cardiovascolari e sono stati seguiti tutti per almeno 11,3 anni. Ovviamente è stata analizzata in modo particolare la loro abitudine a camminare. I risultati sono stati sorprendenti. Il rischio di comparsa di malattie cardiovascolari (angina pectoris, infarto del miocardio) si riduce del 31%. La mortalità confrontata con il resto della popolazione di pari età è più bassa del 32%. Per avere questi vantaggi è sufficiente compiere 8/9 chilometri alla settimana ad un passo di 3 Km/ora.

Si tratta di un comportamento facilmente raggiungibile. L'importante è, se in una giornata si cammina poco perché si è costretti a stare seduti in macchina, o in treno, o davanti al computer, si dovrà cercare di muoversi di più il giorno seguente. In tutti gli studi esaminati non si sono registrate differenze significative tra maschi e femmine. Tutti gli studi sono concordi nell'affermare che camminare offre vantaggi ad entrambi i sessi.

Queste considerazioni le ritengo importanti. E' noto che molte persone camminano poco per abitudine, in questi casi occorre tener presente l'importanza del camminare e impegnarsi con buona volontà. Se proprio non si riesce le soluzioni più semplici sono unirsi a persone che abitualmente camminano. In compagnia trovare la volontà di andare a piedi è più semplice.

Più complesso è camminare per coloro che hanno oggettive difficoltà agli arti inferiori. In questi casi la fisioterapia viene in aiuto. A questi sanitari devono rivolgersi tutti coloro che hanno subito interventi ortopedici, o presentano problemi neurologici o muscolari.

Un altro problema è camminare per chi è a rischio di caduta. Qui mi riferisco soprattutto agli anziani che, memori di una brutta esperienza, camminano poco. Nelle persone che hanno superato i 70 anni è importante una valutazione otoneurologica. Il medico valuta ciò che vede, cioè lo stato attuale. Prevedere il futuro è impossibile, però con le conoscenze scientifiche si riesce a intuire se una persona è più o meno a rischio di cadere. Il medico dovrà cercare di capire se le paure di chi sta visitando sono reali oppure se viene sopravvalutata la paura di cadere. Un altro nemico che il medico deve cercare di sconfiggere è la pigrizia. Molte persone si muovono poco semplicemente perché passano ore in poltrona o in letto. Una possibilità per far cambiare stile di vita a questi soggetti sono le palestre riabilitative dei centri fisioterapici. In questi centri ci sono macchine come quella qui fotografata dove un paziente può percorrere chilometri in assoluta sicurezza. Macchine simili oggi sono presenti nella quasi totalità delle palestre cittadine. Queste macchine non sono altro che un invito a camminare di più in assoluta sicurezza. 


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Pedana Walker-View per camminare in sicurezza.
Con questa tecnica si possono simulare numerosi percorsi molto diversi tra loro.

 

Ogni persona con problemi di equilibrio o con età superiore a 70 anni dovrebbe fare una valutazione cocleo-vestibolare da un medico con competenze otoneurologiche per escludere malattie importanti e per individuare eventuali limitazioni. Un Centro fisioterapico è un ambiente dove il paziente, sotto controllo di esperti fisioterapisti, esegue movimenti semplici ma anche complessi. Se il centro è scomodo da raggiungere si potranno fare camminate nelle palestre che sono frequentate da giovani. E' molto facile che questi locali, soprattutto al mattino, abbiano molti spazi liberi. L'importante è che ciascuno si muova secondo le sue forze. Non si deve competere con chi si sta preparando per la maratona di New-York. Per un anziano può essere anche un buon risultato percorrere 500 metri al giorno ad una velocità di 1 Km/ora. Altro punto importante è che tutte queste macchine dispongono di un pulsante per fermarle. Se si vede che si sta facendo troppa fatica: è indispensabile fermarsi.

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Camminare è monotono, si ripetono sempre gli stessi movimenti. Questo non è un male. Rileggiamo l'inizio di questo articolo; molti filosofi hanno sostenuto che camminare faciliti la concentrazione e pertanto la capacità di pensare. Pensare è l'azione più importante che compie un uomo. La mia tesi è che ogni uomo si identifica con la sua capacità di pensare. Qui si sollecitano tre funzioni.

a) L'apprendimento (introduzione di informazioni) e questo avviene attraverso gli organi di senso, soprattutto vista ed udito.

b) Lo sviluppo del linguaggio e questo avviene attraverso l'organo della fonazione (la laringe) e l'udito. Ogni uomo pensa nella lingua con la quale ha imparato a parlare. Inoltre con il linguaggio l'uomo esteriorizza il proprio pensiero.

c) Il confronto con altre persone, sempre attraverso il linguaggio, serve per confrontare il pensiero; quindi per ricevere conferme o per fare correzioni.

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Tutti i medici lanciano consigli su quanto e cosa mangiare, su quanto e cosa bere, sulla purezza dell'aria che si respira, su quali medicine assumere, su cosa fare e cosa non fare. Io sono del parere che incrementare una attività fisica, a qualsiasi età, purché fatta in sicurezza, sia l'applicazione pratica del detto ippocratico: "camminare è la migliore medicina".  

 

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* Meta-analisi è uno studio scientifico che trova fondamento sull'analisi di altri studi scientifici sullo stesso tema.

 

 

Il dott. Carlo Govoni è un otorinolaringoiatra che si dedica in modo particolare al trattamento
dei disturbi della stabilità e dell'equilibrio.

 Per informazioni e prenotazioni visite potete chiamare al 3358040811.
Esegue visite e consulti a Milano presso lo studio di via Privata Pietro Ogliari, 3

- presso il  Centro Medico Col di Lana, corso Magenta, 64 

e  presso il Columbus Clinic Center di via Buonarroti, 48

 

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