Carlo Govoni
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Dott. Carlo Govoni
Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia Testa e Collo
Master in vestibologia
Tel. 3358040811 - NO SMS - NO WhatsApp
La respirazione nasale è fondamentale per garantire ai polmoni aria ottimale per gli scambi tra ossigeno e anidride carbonica. Il naso è in grado di riscaldare l'aria fredda, umidifica l'aria secca e compie un'azione di filtro quando nell'aria c'è polvere. Questo avviene grazie alla conformazione anatomica ed anche alla produzione di un muco caldo, umido e viscoso. In molti soggetti le fosse nasali sono particolarmente ristrette e la respirazione nasale risulta difficile, così si respira spesso a bocca aperta. Le principali cause di difficoltà respiratoria nasale sono: 1 - la ristrettezza anatomica delle fosse nasali; 2 - le deviazioni del setto; 3 - le ipertrofie dei turbinati e 4 - i restringimenti eccessivi delle valvole nasali.
Per quanto attiene alle cause indicate con 1 e 2 la soluzione è solo chirurgica. Per quanto riguarda l'ipertrofia dei turbinati (3) esistono molte alternative che spaziano dalla chirurgia, ai farmaci ed anche ai dilatatori nasali. Per quanto riguarda le ristrettezze della valvola nasale (4) direi che i dilatatori nasali sono la soluzione ottimale.
Che cosa sono i dilatatori nasali?
Sono dei dispositivi di materiale sintetico anallergico che si collocano nelle narici e migliorano la respirazione. La loro azione si svolge soprattutto dilatando la valvola nasale, cioè un restringimento naturale situato nella porzione anteriore del naso. Ritengo che un dilatatore sia anche in grado di lateralizzare di poco anche la testa dei turbinati inferiori e quindi migliora il passaggio dell'aria sempre nella porzione anteriore. Chiaramente il dilatatore non può far nulla sulle deviazioni del setto, sulle fosse nasali anatomicamente strette e sulle ipertrofie dei turbinati quando interessano il corpo e la coda.
I dilatatori nasali hanno un importante vantaggio, sono presidi privi di controindicazioni. Nella peggiore delle ipotesi (per esempio nelle stenosi delle porzioni centrali e/o posteriori delle fosse nasali) non danno alcun risultato.
Quando sono indicati?
Trovano indicazione in coloro che hanno una difficoltosa respirazione nasale, nei soggetti che russano durante il sonno e in coloro che vogliono migliorare le loro prestazioni fisiche e mentali. Se una persona trova dei benefici può utilizzarli sempre. I momenti più significativi sono alla sera quando sta per addormentarsi (si può ottenere un miglioramento del sonno ed una diminuzione del russamento), quando deve concentrarsi per studio o lavoro e quando deve praticare un'attività agonistica. Non essendo note controindicazioni una persona potrebbe indossarli sempre. Su questo punto non sono così favorevole perchè ritengo che un uso continuo per mesi potrebbe far perdere la loro efficacia.
In commercio esistono molti dilatatori nasali. Sono di libera vendita, si possono acquistare sia in farmacia ed anche tramite Internet (molti si vendono su Amazon). Trattandosi di un presidio sanitario ritengo che almeno il primo acquisto sia bene farlo con la consulenza di un farmacista. E' anche importante, esistendo prodotti di misure diverse (di solito tre), poter scegliere il tipo più adatto alla conformazione del naso.
Riporto alcuni dilatatori nasali più diffusi.
DAN AIR - Dilatatore Anatomico Nasale - multipack -
BEST BREATHE - Ne esistono diverse misure, si deve indicare la taglia.
NASIR Nas-air - è un dilatatore che divarica la valvola nasale e consente un maggior afflusso di aria.
NOSE CLIP - Secondo la pubblicità sembra specifico per ridurre il russamento. Sappiamo che il russamento (o roncopatia) costituisce un importante problema. E' utile che se una persona russa, soprattutto se c'è il sospetto di apnee notturne, non si rivolga al farmacista, ma faccia prima una visita otorinolaringoiatrica per capire se il suo problema è solo una ristrettezza della porzione anteriore delle fosse nasali. La sindrome delle apnee nel sonno è una sindrome poco conosciuta che non va sottovalutata.
SNORE FREE - Molto economico. Chi lo publicizza sostiene che riduce il russamento. Allarga la valvola nasale.
AIR FREE - Dilatatore a taglia unica. Lo ritengo economico e alcuni pazienti che ho visitato lo giudicano un valido presidio per respirare meglio. Con lo stesso nome esiste anche un cerotto per dilatare le narici.
Occorre tenere presente che i cerotti per dilatare le narici sono prodotti diversi, entrambi agiscono sulla parte cartilaginea del naso.
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- Ipertrofia dei turbinati (non turbinanti) nasali
- Epworth Sleepness Scale - un metodo per la valutazione del russamento
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La rinoscopia è la manovra esplorativa utilizzata per vedere le fosse nasali. Si distiguono due rinoscopie: anteriore e posteriore. La più semplice e la più diffusa è la rinoscopia anteriore. Grazie ad uno speculum bivalve e ad una buona illuminazione posta sulla fronte del medico (fotoforo frontale) si possono valutare molto bene i due terzi anteriori delle fosse nasali. Si vede benissimo la parte anteriore del setto formata dalle crus mediali delle cartilagini alari e dalla cartilagine triangolare del setto. Ai lati si vedono bene le teste e i corpi dei tubinati inferiori e medi.
Lo strumento utilizzato si chiama speculum nasale e ne esistono di diverse grandezze per poter essere adattati a tutti i tipi di naso: dal neonato all'uomo adulto.
Nella fotogafia si osservano tre tipi di speculum nasali: A - per gli adulti; B - per i giovani; C - per i neonati.
La manovra è semplice: con lo speculum si dilata la narice e
contemporaneamente si deve dirigere la luce frontale all'interno della fossa nasale.
Caschetto con luce frontale (o fotoforo)
Per avere una visione più completa della parte interna del naso l'esame rinoscopico si completa con la rinoscopia posteriore. Questa è una manovra indiretta, cioè con la visione riflessa su un piccolo specchio. Il medico deve avere sempre il fotoforo sulla fronte, con un abbassalingua abbassa la lingua del paziente ed introduce un piccolo specchietto opportunamente riscaldato. Questa manovra necessita di una ottima manualità, perchè si deve oltrepassare il velopendulo (palato molle) ed evitare di scatenare riflessi. Si proietta la luce sullo specchio e questa va ad illuminare il rinofaringe, le coane e il terzo posteriore delle fosse nasali. Con l'introduzione degli strumenti a fibre ottiche (rinoscopia a fibre ottiche) la rinoscopia posteriore non la si esegue quasi più.
Esempio di rinofibroscopio flessibile. All'interno c'è una fibra ottica
che consente di esplorare tutte le fosse nasali.
Lo strumento può essere utilizzato guardando direttamente dall'oculare,
oppure si applica una telecamera e si osserva l'immagine a video.
Anche se l'otorinolaringoiatra usa sempre più spesso strumenti a fibre ottiche la rinoscopia viene sempre eseguita in ogni visita, in quanto la visione diretta del terzo anteriore delle fosse nasali è sempre preferibile rispetto a quella effettuata con strumentario endoscopico. Ritengo che la rinoscopia debba precedere una rinofibroscopia. Per esempio un angioma (è un tumore sanguinante) è meglio poterlo vedere prima con la rinoscopia anteriore e spesso controindica l'esecuzione di una rinofibroscopia a fibre ottiche,
La rinoscopia anteriore è una manovra indolore che può essere eseguita negli adulti e nei bambini. Si riesce anche ad eseguirla in pazienti non completamente collaboranti.
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L'esame clinico otoneurologico è quell'esame che si esegue senza particolari strumenti e permette di inquadrare il paziente affetto da crisi vertiginose. Il medico che si occupa di questi problemi si definisce vestibologo o otoneurologo. Nel senso più completo del termine l'otoneurologia comprende le funzioni vestibolare e uditiva. Quest'ultima non sarà affrontata in questo articolo, ma si rimanderà ad altri articoli presenti su questo sito. Per la valutazione dell'udito si rimanda ad altre pagine Web come l'esame audiometrico e l'impedenzometria.
A - Anamnesi.
Un esame otoneurologico inizia sempre con una accurata anamnesi. Occorre mettere a fuoco il problema del paziente e mirare le prove successive sulla base dei motivi che hanno spinto il soggetto a richiedere la visita. Questo concetto ci fa capire che le prove eseguibili sono molteplici ed è compito dello specialista fare solo quelle che servono per individuare la causa. Può essere utile anche far eseguire prove finalizzate ad escludere eventuali altre cause. Ascoltare il paziente è quindi il primo passo.
L'esame otoneurologico non segue uno schema rigido, ma varierà da persona a persona, proprio perché le problematiche sono diverse da paziente a paziente. Occorre ricordare che l'equilibrio è determinato dal controllo posturale (sistema vestibolo-spinale) e dal controllo della motricità dell'occhio (sistema vestibolo-oculomotore).
Distinguiamo quindi due tipi di prove, quelle rivolte alla valutazione del sistema posturale e quelle rivolte alla valutazione dei movimenti oculari.
Dopo un incidente automobilistico bisogna fare alcune azioni importanti per tutelare la salute nostra e di chi ci sta vicino.
1 – State calmi, rendetevi conto delle vostre condizioni fisiche e delle altre persone coinvolte.
Se ci sono situazioni di estrema emergenza chiamare soccorsi e prendere le decisioni del caso.
Se non c’è estrema emergenza pensare ai danni subiti, chiamare un ambulanza o, nei casi più lievi, un amico o un parente.
Pronto Soccorso
2 – Presentarsi nel tempo più breve ad un Pronto Soccorso di un ospedale pubblico. Andare al Pronto Soccorso per i trasportati e per chi è alla guida è importante ai fini di una futura richiesta di risarcimento. Andare in prima istanza dal medico di famiglia o da uno specialista di propria fiducia è sconsigliabile. Subito la visita al Pronto Soccorso, poi la integrate con altre visite.
3 – Terminati gli accertamenti verificate che sul verbale del Pronto Soccorso sia scritto ciò che voi avete dichiarato al medico.
4 – Nel caso che il verbale sia carente o nelle ore o nei giorni successivi compaiono altri sintomi che prima non avevate, ritornate al Pronto Soccorso. Se i sintomi sono lievi riferiteli al medico di famiglia e passate al successivo punto 5 -.
La chirurgia videoendscopica è una branca della chirurgia che si realizza per mezzo di strumenti a fibre ottiche che permettono di vedere il campo operatorio su un video. Questa chirurgia trova la sua massima applicazione negli interventi sul naso e sui seni paranasali.
Questi interventi si fanno esclusivamente col paziente addormentato: "in narcosi". Per poter operare è necessaria l'immobilizzazione e l'assenza di riflessi. Si utilizzano soprattutto ottiche rigide che permettono l'esplorazione delle fosse nasali e dei seni paranasali. E' stato predisposto uno strumentario apposito per eseguire i diversi tipi di intervento.
Le malattie che beneficiano di questi interventi sono le sinusiti croniche, le rinosinusiti, le poliposi nasali, le deviazioni settali. Si possono eseguire anche interventi per asportazione di corpi estranei, per prelievi bioptici ed altre procedure chirurgiche.
oltre agli argomenti e approfondimenti, puoi trovare informazioni importanti sulle prestazioni offerte nelle sezioni:
Nel sito sono inoltre disponibilil'elenco degli studi medici, delle cliniche e varie altre sezioni.
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