Carlo Govoni
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Dott. Carlo Govoni
Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia Testa e Collo
Master in vestibologia
Tel. 3358040811
NO SMS NEL SITO NON C'E' PUBBLICITA'
E’ stato fatto uno studio dove alcuni ricercatori hanno valutato i casi di persone decedute che potevano essere strappate alla morte negli stati dell'Unione Europea.
Secondo il rapporto Eurostat nella Unione Europea (UE) nell’anno 2013 sono morte un milione e settecentomila persone con meno di 75 anni e di queste 577.535 si sarebbero potute salvare se avessero ricevuto cure migliori. Secondo questo studio, e non è il solo, in Europa il 33,7% delle persone morte con meno di 75 anni si sarebbe potuta salvare. Sempre secondo chi ha elaborato questo studio in Italia la percentuale di persone che si sarebbero potute salvare sarebbe di pochissimo migliore della media (33,0%).
Secondo il rapporto Eurostat gli stati dove c’è l’assistenza migliore sono la Francia (23,8%), la Danimarca (27,1%) e l’Olanda (29,1%). Già questi valori lasciano perplessi, secondo chi ha fatto questi studi statistici dove c’è la miglior sanità si registra che ogni 4 persone morte, una poteva essere salvata. Sempre secondo questi ricercatori negli altri stati la situazione è peggiore.
Il problema delle persone che sarebbe possibile strappare alla morte è estremamente complicato. Sono del parere che quando si vuole affrontare problemi così complicati non si dovrebbero mai fare analisi statistiche. Una analisi statistica va bene per calcolare parametri semplici come l’altezza media di una popolazione o il grado d'istruzione o il peso in rapporto al sesso e all’età. In un altro articolo ho spiegato che non ha alcun significato fare studi per stabilire qual è il miglior ospedale o il miglior medico, proprio perché il miglior ospedale e il miglior medico non esistono.
Sappiamo che una analisi statistica sulle persone decedute riguarda un gran numero di soggetti che vengono valutati in modi diversi. Delle persone decedute possiamo avere due fonti d’informazione: la scheda di morte (esiste per tutti) e la cartella clinica (solo per coloro che sono morti in un ospedale o in una clinica).
Sappiamo che per ogni persona deceduta un medico compila la scheda di morte. In Italia per tutte le persone decedute esiste una scheda ISTAT che viene compilata da un medico. Il compilatore della scheda ha conoscenze mediche molto diverse, può essere il medico di famiglia che ha seguito il paziente per molti anni oppure il medico di un pronto soccorso che vede la persona per la prima volta, oppure se il soggetto arriva all’ospedale cadavere la scheda viene compilata da chi esegue l’autopsia. E’ chiaro che le conoscenze sul singolo caso sono variabilissime, avremo schede di morte ben compilate e altre schede compilate in modo molto approssimativo. L’approssimazione non è per negligenza medica, ma in certi casi, per esempio persona trovata morta lungo una strada non è possibile conoscere le sue malattie.
Chi fa studi statistici può prendere visione della cartella clinica solo per coloro che sono morti in ospedale. E’ chiaro che raramente, soprattutto se si tratta di una morte evitabile, troveremo una relazione dettagliata di ciò che è stato fatto. Quindi sarà molto difficile trovare se ci sono state delle carenze assistenziali. Nelle cartelle cliniche non si parla mai di errori sanitari o di carenze nell'assistenza.
Altro problema fondamentale è: chi stabilisce che la persona poteva essere salvata?
Per un medico, per esempio un consulente del Pubblico Ministero, sarà molto difficile stabilire se quella persona poteva essere salvata quando si possiede una cartella clinica e si procederà ad una autopsia. Questi casi penso che rappresentino meno dell’uno per mille dei casi di morte.
Nella migliore delle ipotesi un medico dovrebbe rispondere che non può affermare con certezza che quella persona poteva essere salvata almeno nel 50% dei casi sottoposti ad autopsia. Negli altri casi i dubbi interpretativi dovrebbero essere superiori al 90%.
Il concetto importante è che molte volte i ricercatori e gli amanti delle statistiche si pongono dei problemi molto importanti, come lo stabilire attraverso la lettura di schede, se una persona poteva essere salvata o no. La valutazione fatta da chi si occupa di statistica è semplicente una analisi delle cause di morte scritte sulle relazioni mediche.
Nel 2013 ci sono stati nella UE 577.535 decessi di persone con età inferiore a 75 anni, di queste circa un terzo (184.000persone) sono morte per attacchi cardiaci e infarto del miocardio. Il 16% (93.900 persone) sono morte per ictus (infarto cerebrale), il 12% (67.000 persone) per cancro al colon, il 9% (50.800 donne) per cancro al seno; il 5% (28.700 persone) per complicanze dell’ipertensione arteriosa e il 4% (24.100 persone) per polmonite.
I teorici delle statistiche hanno praticamente stabilito che tutti i tumori maligni del colon e della mammella sono curabili, che non si può morire per ictus o per infarto, ecc. La realtà la vedo molto diversa, ogni uomo fa storia a sé, per esempio ci sono tumori maligni molto aggressivi ed anche in persone che hanno fatto screening di prevenzione sono state colpite da queste malattie e nonostante le cure sono morte.
Suscita perplessità il leggere che in un anno ventiquattromila persone in Europa sono morte per polmonite. Forse perché non sono stati somministrati antibiotici? Purtroppo per i medici lo stato di salute è un concetto molto complicato. Può essere che sulla scheda di morte sia stato scritto “polmonite” semplicemente perché ad una sommaria indagine quello sembrava il problema più importante. Quasi certamente non sono state fatte autopsie, non sono stati eseguiti accertamenti precisi ed è stata scritta la diagnosi più semplice. Nelle schede ISTAT di morte negli ospedali italiani si usa moltissimo la causa “arresto cardiaco”, semplicemente perché è una diagnosi semplice e tutti coloro che sono morti hanno il cuore che non batte.
Nello specifico affermare che nella popolazione ci sono persone che sono morte ma potevano essere salvate è una affermazione che poi, venendo diffusa dalla stampa [per esempio “Il giorno” 25 maggio 2016] mette sfiducia nella sanità. Fa quasi pensare che in 577.535 casi i medici abbiano dormito di fronte a persone che stavano per morire e che potevano essere salvate.
Ritengo che queste analisi statistiche dovrebbero essere vietate perché non è possibile attraverso la lettura di cause di morte, stando seduti davanti ad un computer, stabilire quali sono le persone che sono morte e che la moderna medicina avrebbe potuto salvare.
Dove è la sanità migliore? Ricercare l'eccellenza nella medicina specialistica sembra un argomento di notevole interesse. Ritengo che non abbia senso stabilire che in Francia, Danimarca e Olanda c’è la migliore sanità europea. Sono stato in ospedali universitari francesi e olandesi e non mi sono mai accorto che lì la sanità sia migliore rispetto agli ospedali italiani di buon livello.
Sono dell'avviso che per la buona assistenza sanitaria sia importante il rapporto medico-paziente. Questo è un rapporto fiduciario e ritengo che l'attività privata, proprio perchè consente di personalizzare il rapporto, abbia un enorme vantaggio rispetto alla sanità pubblica. Nel sistema pubblico il paziente si rivolge ad un servizio, oggi incontra un medico, domani un altro. Nella libera professione il rapporto è sempre con il medico che è stato scelto dal paziente. Ritengo che l'eccellenza medica risieda soprattutto in un rapporto fiduciario personale tra paziente e medico e questo si realizza molto più facilmente nella libera professione.
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Spesso sentiamo dire che il rumore fa male alla salute, ma in quale modo il rumore presente nell'ambiente dove viviamo ci danneggia?
Il rumore è un fenomeno che ci accompagna quasi costamente nella vita. Ho la fortuna di avere due studi medici in posti molto silenziosi e alcuni pazienti appena entrano mostrano il loro disagio. Tra questi sono soprattutto le persone che soffrono di acufeni, perché nel silenzio percepiscono meglio il loro sintomo. Un problema importante nella società industriale è il rumore: è noto che il rumore intenso è otolesivo. Per rumore intenso si intende un rumore superiore a 85 dB.
Il rumore, se molto intenso e prolungato nel tempo, ha come primo effetto la diminuzione dell'udito per le frequenze acute. Non tutto l'orecchio viene danneggiato, ma una parte molto importante: la coclea (Cochlea).
Come si può vedere da questa figura la coclea (Cochlea)
si trova all'interno dell'osso temporale.
E' noto che ad un danno cocleare può associarsi un danno al labirinto e quindi l'esposizione a rumore, indirettamente, favorisce l'insorgenza delle vertigini. Eistono anche dei danni extraotologici del rumore, ricordo in particolare la tachicardia (aumento della frequenza del battito cardiaco), l'ipertensione arteriosa e le turbe del ritmo sonno-veglia. Tra i danni indiretti del rumore c'è anche l'alterazione nella comunicazione verbo-acustica e di conseguenza anche i processi di apprendimento avvengono con maggiore difficoltà.
Quali sono le persone danneggiate dal rumore? Moltissimi lavoratori, soprattutto i lavoratori dei settori meccanico e tessile. Poi l'inquinamento acustico colpisce i minatori e coloro che usano strumenti pneumatici o da taglio (martello pneumatico, flessibile). Il rumore eccessivo danneggia chi usa armi da fuoco o pistole sparachiodi, i meccanici addetti al controllo e alla riparazione di motori a scoppio o a reazione. Il rumore danneggia anche coloro che utilizzano di frequente il martello (carroziere, battilastra, fabbro, ecc.).
Ci sono anche persone che si espongono al rumore per motivi voluttuari come i giovani che frequentano in modo abituale discoteche o altri locali dove il rumore è particolarmente intenso. C'è anche chi ha fatto della musica una professione, alcuni strumenti come quelli a percussione sono decisamente rumorosi. Sono esposti a rumore anche molti musicisti che utilizzano strumenti musicali dotati di amplificazioni elettroacustiche.
L'Ordine dei Medici del Cantone Ticino [OMCT] - Mezzovico, Svizzera - organizza periodicamente una serie di importanti corsi per gli assistenti di studio medico. Giovedì 15 dicembre 2012 si è svolto a Sant'Antonino un corso di aggiornamento sulla menopausa. Questo è un argomento che interessa tutti i medici che hanno una clientela femminile adulta. Questo e altri corsi simili sono interessanti perchè affrontano i problemi clinici da un punto di vista essenzialmente pratico.
Lago di Lugano - Cantone Ticino
Curriculum vitae Carlo Govoni version française: 16 juillet 1981 Licence en Médecine et Chirurgie de l'Université de Parme.
1981 Admis au médecin-chirurgien, réalisé à Parme à la deuxième session.
17 décembre 1981 L'inscription à l'Ordre des médecins de la province de Reggio Emilia au nombre de 1908.
2 juillet 1984 Spécialisation en otorhinolaryngologie (O.R.L) à l'Université de Parme.
1982 - cours complémentaire de bonnes pratiques d'hygiène. Université de Parme.
Année académique 1989/1990 - Cours avancé "Méthodologie clinique Maux de tête - Recherche et Thérapie", Université de Turin.
2014/2015 - Cours avancé rino-septoplastie ouvert, Université catholique du Sacré-Cœur, Rome.
Année académique 2017/2018 Deuxième niveau master en vestibologie. Université "La Sapienza", Polyclinique Umberto I°, Rome
Université catholique du Sacré-Cœur, Rome
Cours de micro-chirurgie en otologie et otoneurologie – Fondation Georges Portmann – Bordeaux - année 1991.
Miroir d'eau - Place de la Bourse, Bordeaux
Postgraduate course in ear surgery - Université de Nijmegen, Hollande – année 1992.
Cours Rhinologie, Hôpital de Castel San Pietro Terme (Bologne).
Université de "La Sapienza" - année 2018 - Rome
Activités professionelles comme specialist en otorhinolaryngologie.
1982 - 1984 Docteur ORL volontarie, Clinique universitaire d'ORL de Parme. 1982 hôpital formation pratique à la département d'ORL de Reggio Emilia, USL 9. 1985 Service comme un médecin-assistant en charge, à temps plein dans le départment d'otorhinolaryngologie de Reggio Emilia, USL 9.
À partir du 1er Août 1989 au 31 Octobre 1992 en Chef de Clinique Assistant co-responsable, à temps défini dans le département d'otorhinolaryngologie Hôpital Verbania, USSL 55. A partir du 1er Novembre 1992 au 31 Décembre 1994 en tant que service hospitalier assistant co-responsable, à temps plein dans le département d'otorhinolaryngologie Hôpital Verbania, USSL 55. A partir du 1er Janvier 1995 au 30 Décembre 2011 Service comme directeur médical d'otorhinolaryngologie, emploi à temps plein dans le département d'otorhinolaryngologie avec une licence non exclusive, à l'ASL 14 de Omegna. Le Service a mis fin à la retraite demande volontaire.
J'ai travaillé avec la Ente National sourd et muet et je suis le médecin spécialiste du Comité pour les handicapés surdi-mutité de la province de Verbano-Cusio-Ossola.
Depuis 1984, il l'a toujours fait le travail indépendant comme otorhinolaryngologiste. Du 31 Décembre 2011 (le jour de départ à la retraite de l'hôpital) exercer une activité professionnelle exclusivement.
De 2012 à aujourd'hui effectue chirurgie O.R.L à l'Hesperia Hospital de Modène, et clinique privée Columbus Clinic Center de Milan.
Je travaille actuellement dans diverses cliniques privées à Milan, Modène, Reggio Emilia et Parma.
Milan - Columbus Clinic Center - Clinique privée
Il est membre de l'Association Italien ORL des Chirurgia Estetica Funzionale della Faccia AICEFF (site Web: aicef-chirurgiaplasticafacciale ); membre de la Sociétè Italienne de Audiologie et Phoniatrie (SIAF).
Activités chirurgical
Je cours comme les interventions premiers opérateurs dans plusieurs de mes spécialités (O.R.L.). Chirurgie du larynx: total et partielle laringectomie. Interventions du larynx en microchirurgie endoscopique. Chirurgie des glandes salivaires. Cervicotomie et les différents types de vidange lymphatique cervical. Chirurgie des tumeurs de la cavité buccale bénigne et maligne. Amygdalectomie et adénoïdectomie. Chirurgie plastique de la cloison du nez, de rhinocéros en plastique et la décongestion des cornets. Décongestion des turbinates (cornets) radiofrequences [chirurgie mini-invasive]. Sinuscopie et fonctionnelle chirurgie endoscopique des sinus de la face. Chirurgie des tumeurs cutanées bénignes et malignes de la tête et du cou et de reconstructions possibles avec rabats. Myringoplastie. Otoplastie. Septoplastie. Rinoseptoplastie. J'ai effectué une chirurgie maxillo-faciale que la réduction des fractures de la mâchoire et la réduction des fractures de la mâchoire avec les plaques application.
Pubblication scientifique
C'est l'auteur en collaboration avec d'autres médecins sur quarante publications scientifiques.
Cinq chapitres du "Traité de technique chirurgicale", réalisé par A.E. Paletto volume, XII - Chirurgie O.R.L. - UTET, Turin, 1989. - Carlo Zini et Carlo Govoni -
- Chirurgie des vertiges. Pages 64-85
- Chirurgie de la paralysie du nerf facial: endotemporale et intracrânienne. Pages 86-100
- Chirurgie du neurinome acoustique. . Pages 101-113
- La chirurgie des tumeurs du glomus de veines tympaniques et jugulaires. Pages 114-131
- La chirurgie des tumeurs malignes de l'oreille. Pages 132-139.
C'est l'auteur de deux livres:
- L'importance du diagnostic audiologique au début de l'enseignement de l'intégration linguistique et scolaire des enfants sourds. - Institut Régional pour les aveugles "G. Garibaldi ", AGE, Reggio Emilia, 1993, pages 79.
- La surdité de l'enfant - Edizioni scientifique Oppici, Parme, 1994, pages 240.
Collabore en tant que consultant en Oto-Rhino-Laryngologie pour la revue "Diagnosi & Terapia" de Gênes
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Gli esami radiologici sono utili, in molte occasioni indispensabili, ma le prescrizioni eccessive e spesso senza una realie necessità sono un danno. Sia per i pazienti che per i medici è importante contrastare l'eccesso nella prescrizione degli esami radiologici. Il 19 febbraio 2013 presso la Clinica Santa Chiara di Locarno il dott. Paolo Vezzù ha tenuto una interessante relazione su Radioprotezione e la prescrizione di esami radiologici. Il corso è stato organizzato dal Servizio Formazione della clinica Santa Chiara di Locarno.
L’argomento riveste un particolare interesse in quanto i medici sono tentati ad esagerare nel prescrivere esami radiologici. Un corso finalizzato a spiegare quando è utile prescrivere un esame radiologico è importante nella formazione di ogni medico. Le ragioni sono molteplici: le radiazioni sono sostanzialmente dannose e pertanto una persona, meno ne riceve, è meglio. Inoltre questi esami sono un costo, sia se sono prescritti in libera professione e sia se sono a carico delle assicurazioni.
Gli otorinolaringoiatri, nei loro ambulatori, prescrivono spesso degli esami radiografici. E' importante conoscere sempre le possibilità e i limiti di questi accertamenti.
Leggi tutto: Locarno - Ticino: prescrizione esami radiologici
oltre agli argomenti e approfondimenti, puoi trovare informazioni importanti sulle prestazioni offerte nelle sezioni:
Nel sito sono inoltre disponibilil'elenco degli studi medici, delle cliniche e varie altre sezioni.
Nel corso del programma TV
Eccellenze italiane
la giornalista Nina Sicilia
ha intervistato il dott. Carlo Govoni
sulle
La trasmissione è andata in onda
giovedì 21 marzo 2024 alle 18:56
sul canale 163 del digitale terrestre Odeon TV
https://medicina365.it/2024/03/22/ dott-carlo-govoni-otiti-nei-bambini/
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DIAGNOSI & TERAPIA è una rivista sulla salute in distribuzione nelle farmacie
Potete trovare articoli scritti da Carlo Govoni
INTERVISTA a
Carlo Govoni
Sul settimanale on-line e su carta
del 07/02/2024 c'è un articolo
Orecchio, previeni 'tappi' e otiti
Carlo Govoni è stato intervistato da Sara Gelli.
Visite di otorinolaringoiatria
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