Carlo Govoni
Il Dott. Carlo Govoni vi dà il Benvenuto!
Welcome to Dr. Carlo Govoni website! We are glad you are visiting!
http://www.carlogovoni.it/images/otorino/visita-otorino-a-modena.jpg
La salute non è tutto, ma senza salute, tutto è niente. (Arthur Schopenhauer)
Health is not everything, but without health, everything is nothing. (Arthur Schopenhauer)
http://www.carlogovoni.it/images/otorino/visita-otorino-parma.jpg
Prenotare una visita è un gesto semplice che potrebbe risultare molto importante
Booking a check-up is a simple thing that could be very important
http://www.carlogovoni.it/images/otorino/visita-otorinolaringoiatra-reggio-emilia.jpg
E' possibile prenotare una visita in qualsiasi momento con una semplice telefonata al 3358040811
Communication difficulties often lead to social isolation
http://www.carlogovoni.it/images/otorino/appuntamento-otorino-reggio-milano.jpg
Benvenuti
Welcome!
http://www.carlogovoni.it/images/otorino/visita-otorinolaringoiatra-milano.jpg
Dott. Carlo Govoni
Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia Testa e Collo
Master in vestibologia
Tel. 3358040811
NO SMS NEL SITO NON C'E' PUBBLICITA'
I tumori maligni del naso sono molto rari nella popolazione generale, circa un caso ogni centomila abitanti, però sono molto più frequenti tra i lavoratori del legno e del cuoio. In queste categorie le possibilità di ammalarsi di tumore maligno sono quasi cento volte superiori. Le statistiche riferiscono da 5 a 9 casi ogni diecimila abitanti.
I primi studi che hanno riconosciuto le polveri di legno come causa dei tumori del naso risalgono al 1965. Sono stati riscontrati adenocarcinomi con frequenza superiore all'attesa nei lavoratori del legno di High Wycombe (1 - 2 - 3).
Il potere cancerogeno è rappresentato dalle polveri fini prodotte dalla lavorazione del legno. Il rischio di malattia è molto superiore per i falegnami rispetto ai boscaioli. Tra i falegnami sono più a rischio quelli che lavorano legni duri rispetto ai legni più teneri. Questo anche perchè nella lavorazione dei legni duri le polveri sono spesso fini e impalpabili. In questo modo anche dispositivi di protezione come le mascherine sono superabili. Le polveri fini trovano facilmente degli spazi tra cute e mascherina, pertanto penetrano nelle narici e si diffondono nel naso e nel rinofaringe.
Esempio di piccola neoformazione del setto nasale (porzione cartilaginea)
I tumori maligni del naso possono colpire il setto, i turbinati, ma quelli più difficili da riconoscere sono i tumori del rinofaringe e dei seni paranasali.
Leggi tutto: Adenocarcinoma del naso nei lavoratori del legno
Si descrive un caso clinico di un esteso basalioma cutaneo del dorso del naso che è stato asportato e il dorso nasale è stato ricostruito mediante un lembo miocutaneo prelevato dalla fronte.
INTRODUZIONE
I tumori della priamide nasale sono in prevalenza tumori cutanei. La neoplasia più frequente è il basalioma, una neoformazione a malignità locale, che nella maggioranza dei casi non dà metastasi, ma può estendersi ed infiltrarsi fino alle strutture osteo-cartilaginee. In qualche caso può determinare importanti perdite di sostanza.
Sul piano istologico si distinguono diverse varietà: il basalioma nodulare, il basalioma piano cicatriziale, l'epitelioma basocellulare pagetoide, l'epitelioma basocellulare pigmentato, l'ulcus rodens, l'epitelioma basocellulare sclerodermiforme e l'epitelioma basocellulare cistico. I primi due tipi istologici sono più frequenti, nettamente più rari gli altri.
Esistono anche altre neoformazioni che possono colpire la piramide nasale, fra queste ricordiamo l'epitelioma annessiale, l'epitelioma intermediario, il cheratoacantoma, il tricopeitelioma e l'epitelioma spinocellulare.
Per tutte queste forme il trattamento d'elezione è l'exeresi chirurgica.
(Omissis)
DESCRIZIONE DI UN CASO
Instabilità e vertigine sono due sintomi molto simili, però è importante aiutare il medico a distinguerli affinché egli possa formulare una corretta terapia.
Per vertigine si intende una sensazione rotatoria che può essere della persona, oppure dell'ambiente. Si tratta pertanto di una condizione di disequilibrio con caratteristiche rotatorie.
Con la parola instabilità ci riferiamo ad una sensazione di difficoltà a mantenere la posizione eretta. Spesso i pazienti descrivono questa sensazione come se camminassero sulle uova o sopra ad un materasso. Si considera instabilità anche le sensazioni di insicurezza nel camminare o nello stare in posizione eretta. A volte i pazienti riferiscono di "stare per svenire".
L'equilibrio è un senso particolarmente complesso che coinvolge recettori sulle piante dei piedi, la vista, riflessi posturali e soprattutto il labirinto e le vie vestibolari.
Come ho detto la vertigine, per le sue caratteristiche rotatorie, è un sintomo che nella maggioranza dei casi è espresione di una malattia del labirinto e delle vie vestibolari. L'instabiità è un sintomo meno specifico per l'apparato vestibolare, può essere espressione di variazioni della pressione arteriosa (soprattutto diminuzione), rigidità cervicale, sensazione psichica di insicurezza, ecc.
Non è fondamentale che il paziente sappia distinguere correttamente l'instabilità dalla vertgine, in quanto i sintomi sfumano uno nell'altro e i medici sono pronti a valutare entrambe le problematiche. E' invece importante che il paziente riferisce correttamente di eventuali svenimenti. Lo svenimento (perdita di coscienza con caduta a terra o sincope) non ha nulla a che vedere con la vertigine, spesso è conseguenza di una diminuzione della pressione arteriosa.
Una delle forme di vertigine più frequente è la vertigine parossistica di posizione. Ricordo sempre che per inquadrare correttamente una vertigine il medico ha bisogno di conoscere la vostra storia clinica (anamnesi). E' importante che voi sappiate riferire da quanto tempo avete questi problemi e come li manifestate. L'anamnesi, soprattutto quella farmacologica, è importante per comprendere eventuali situazioni di instabilità. Infatti alcuni farmaci psicotropi, utilizzati sepesso nelle persone con oltre sessantacinque anni di età, possono avere come effetto collaterale l'instabilità, ed anche la caduta a terra.
Per quanto attiene alla diagnosi nei casi di vertigine sono fondamentali l'otoscopia, la visita otorinolaringoiatrica (o visita otoneurologica) e prove vestibolari. Queste ultime sono numerose e il medico sceglierà, caso per caso, quelle che riterrà più opportune.
La terapia si avvale di una terapia fisica, le cosidette manovre liberatorie, ma anche di farmaci e integratori che hanno lo scopo di rendere meglio sopportabile il sintomo.
Purtroppo molte malattie vertiginose hanno la tendenza a recidivare e pertanto il trattamento deve mirare a curare la malattia, ma anche a prevenire le recidive.
Alcuni articoli che potrebbero interessarti
E' utile il LASER nel trattamento degli acufeni?
Un rumore esplosivo può generare un acufene?
La giornalista Elena Tubertini, conduttrice del programma Eccellenze Italiane su Odeon TV, intervista il dott. Carlo Govoni su Instabilità e Vertigini.
.
Un bambino che perde facilmente l'equilibrio è una circostanza rara; spesso l'instabilità si associa a mal di testa e questo evento desta preoccupazione.
Occorre distinguere tre fasce di età: a) età prescolare; b) da 6 a 12 anni; c) da 13 a 20 anni.
a) Età prescolare (fino a 5 anni) Nei bambini molto piccoli la valutazione di una condizione di disequilibrio è particolarmente difficile. Sono fondamentali i racconti dei genitori ed eventuali filmati in cui si vede il comportamento del bimbo quando cammina. Con la visita si può fare poco in quanto questi piccoli pazienti non collaborano o collaborano in modo incompleto. La visita specialistica è sempre utile per capire se sono necessari approfondimenti strumentali. Si ricorre raramente a questi approfondimenti e con suggerimenti terapeutici ( spesso cercando di modificare le abitudini ) è possibile ottenere dei miglioramenti. Il supporto di fisioterapisti orientati verso i problemi pediatrici spesso si rivela particolarmente utile.
b) Età scolare. Nella fascia di età tra i sei e i dodici anni i bambini tendono ad essere più collaborativi e allora aumenta la possibilità di far compiere manovre ed esami. In massima parte i problemi vertiginosi sono forme di tipo parossistico benigno (cioè si tratta di un problema di fuoriuscita degli otoliti dalla loro sede, con carattere ricorrente). Altra causa frequente è la vertigine emicranica, cioè l'associazione di turbe dell'equilibrio con la cefalea. Per gli esami è possibile fare diverse prove vestibolari, inoltre in questa fascia di età si riesce a fare anche un esame audiometrico attendibile con procedura quasi uguale a quella di un adulto. Purtroppo alcuni farmaci antivertiginosi come la betaistina non si usano in questa età. Si possono sempre utilizzare le manovre liberatorie e il riposo.
c) Adolescenza. Nei ragazzi tra 13 e 20 anni la collaborazione è generalmente completa, si può fare un buon esame cocleovestibolare e pertanto le possibilità diagnostiche sono simili a quelle di un adulto.
La condrodermatite dell’elice o nodulo doloroso dell'orecchio è una malattia di stretta competenza otorinolaringoiatrica. Si tratta di un ispessimento della cartilagine dell’elice. L’elice è la parte superiore del padiglione auricolare. Questo ispessimento si forma in seguito allo schiacciamento notturno. Molte persone dormono appoggiando il capo sempre sulla stessa parte e col passare degli anni si forma una callosità dolente. Il fenomeno è benigno, ma è molto fastidioso. E’ proprio il dolore che spinge i pazienti dal medico. La malattia è molto rara nei giovani, è frequente negli anziani. Alcuni, pensando ad una malattia della pelle, si recano dal dermatologo. Lo specialista più adatto è l’otorinolaringoiatra. La diagnosi è semplice. Purtroppo non ci sono pomate che possano risolvere il problema e quindi non è possibile una terapia medica. Il problema si risolve con l’intervento chirurgico. Si tratta di un intervento che richiede un impegno di circa mezz'ora, lo si esegue in anestesia locale, senza bisogno di ricovero.
Nella fotografia che segue ho cercato di ricostruire una situazione tipica. Spesso i noduli sono multipli e formano una specie di rosario sull'elice, cioè sulla parte superiore del padiglione auricolare.
Si dovrà procedere all'asportazione chirurgica. E' importante seguire una linea di incisione come quella sotto indicata. Bisogna rispettare la funzione del padiglione che deve reggere l'occhiale, poi si deve eseguire una scollamento cutaneo per togliere un pezzetto di cartilagine e per poter affrontare correttamente la cute esterna con quella della faccia postero-mediale dell'elice.
In nero la linea di incisione cutanea.
Si sconsigliano linee diverse da quelle che seguono la convessità del padiglione.
L'importante è utilizzare una buona tecnica ricostruttiva. Questa deve essere pensata prima di iniziare la parte demolitiva. Si deve asportare la lesione completamente, anche eventuali fini nodularità adiacenti. Dopo si dovrà ricostruire bene il padiglione in modo da mantenere la sua forma arrotondata. Una volta asportati tutti i noduli e rimossa anche una porzione di cartilagine si procede suturando a punti staccati.
Nella fotografia qui sotto potrete vedere un orecchio di una persona anziana dopo pochi giorni dall'intervento. Come potete osservare sono ancora presenti i punti di sutura.
La chirurgia del padiglione auricolare è una chirurgia molto interessante, soprattutto nella parte ricostruttiva, quando si devono asportare grossi noduli o lesioni ad eziologia incerta o veri e propri tumori maligni.
Per ulteriori informazioni potete chiamare al 3358040811
.
Se hai letto questo articolo ti potrebbe anche interessare:
- Chirurgia dei tumori maligni dell'orecchio
- Interventi dermochirurgici della testa e del collo in anestesia locale
- Basaliomi, carcinomi basocellulari e altri tumori cutanei
.
oltre agli argomenti e approfondimenti, puoi trovare informazioni importanti sulle prestazioni offerte nelle sezioni:
Nel sito sono inoltre disponibilil'elenco degli studi medici, delle cliniche e varie altre sezioni.
Nel corso del programma TV
Eccellenze italiane
la giornalista Nina Sicilia
ha intervistato il dott. Carlo Govoni
sulle
La trasmissione è andata in onda
giovedì 21 marzo 2024 alle 18:56
sul canale 163 del digitale terrestre Odeon TV
https://medicina365.it/2024/03/22/ dott-carlo-govoni-otiti-nei-bambini/
COLUMBUS CLINIC CENTER è una prestigiosa casa di cura privata di Milano. Si trova in via Michelangelo Buonarroti, 48 - zona CITY-LIFE. Qui il dott. Carlo Govoni esegue visite specialistiche e interventi chirurgici. Il Centro è convenzionato con le più importanti assicurazioni private.
Per prenotare una visita col dott. Carlo Govoni nei giorni o negli orari in cui l'ufficio prenotazioni è chiuso potete chiamare 3358040811 NO SMS
DIAGNOSI & TERAPIA è una rivista sulla salute in distribuzione nelle farmacie
Potete trovare articoli scritti da Carlo Govoni
INTERVISTA a
Carlo Govoni
Sul settimanale on-line e su carta
del 07/02/2024 c'è un articolo
Orecchio, previeni 'tappi' e otiti
Carlo Govoni è stato intervistato da Sara Gelli.
Visite di otorinolaringoiatria
dott. Carlo Govoni
CENTRO MEDICO COL DI LANA
MILANO corso Magenta, 64
per un appuntamento
by appointment
tel. 3358040811
Per fissare un appuntamento
col dott. Carlo Govoni
otorinolaringoiatra
telefonare dal lunedì al venerdì
preferibilmente dalle 10:00 alle 12:00
3358040811 NO SMS
To reserve an appointment
call (+39) 3358040811
from Monday to Friday
from 10:00 to 12:00
Pour prendre un rendez-vous
avec Docteur Carlo Govoni
(+39) 3358040811
du lundi au vendredi
de 10:00 à 12:00
CORSI di RIABILITAZIONE
VESTIBOLARE
una possibilità di guarire
dalle vertigini senza
usare farmaci
a Reggio Emilia in via
Beniamino Gigli, 7 presso