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Dott. Carlo Govoni

Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia Testa e Collo
Master in vestibologia

Tel. 3358040811 dal lunedì al venerdì preferibilmente dalle 10,30 alle 12,00   

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Testi

La detrazione della socio-presbiacusia nelle valutazioni medico-legali della funzione uditiva è un argomento spesso oggetto di controversie. Immaginiamo di essere di fronte a due persone di età diverse che hanno subito la stessa perdita uditiva, lo stesso giorno, per esempio a causa di una esplosione. Entrambi vengono sottoposti ad otoscopia. Se l'esame è negativo viene fatto loro un esame audiometrico e le soglie uditive sono identiche. Per entrambi non abbiamo esami audiometrici precedenti all'evento lesivo.

Possiamo dire che tutte e due hanno subito lo stesso danno? 
No, il danno è diverso. Si deve presumere che il giovane abbia avuto, prima dell'esplosione, un udito buono. La persona anziana aveva un udito scarso. Se dopo lo scoppio entrambi hanno per esempio una soglia pantonale di 60 dB è evidente che il giovane ha avuto un danno ben superiore perché prima dell'infortunio era normoacusico (soglia compresa tra 10 e 20 dB su tutte le frequenze). Il danno è minore per l'anziano perché prima dell'infortunio sentiva poco ed aveva una soglia uditiva più elevata rispetto al giovane.

Come si può calcolare il decadimento uditivo per effetto dell'età?

Il decadimento uditivo dovuto all'età è la somma di due fattori: presbiacusia (cioè il deficit acustico strettamente legato alla senescenza) e la socioacusia (cioè la perdita uditiva per effetto di tutti i rumori che caratterizzano la vita sociale di una persona, escluso il rumore professionale). Pertanto col termine socio-presbiacusia si intende il decadimento uditivo in conseguenza dell'età e del rumore occasionalmente percepito durante la vita.

Ritengo che per calcolare la socio-presbiacusia, cioè l'innalzamento della soglia uditiva per effetto dell'età sia molto utile la tabella predisposta da Giovanni Rossi che qui riporto.

       Anni              Maschi           Femmine    

         27

       0,75         --
         28        1,50         --
         29        2,25         --
         30        3,00         --
         31        3,75         -- 
         32        4,50         --
         33        5,25         --
         34        6,00         --
         35        7,10       0,25
         36        8,20       0,50
         37        9,30       0,75
         38      10,40       1,00
         39      11,50       1,25
         40      12,60       1,50
         41      13,70       1,75
         42       15,00       2,00
         43      17,50       3,62
         44      20,00       5,24
         45      22,50       6,86
         46      25,00       8,48
         47      27,50     10,10
         48      30,00     11,72
         49      32,50     13,34
         50      35,00     15,00
         51      37,50     16,85
         52      40,00     18,70
         53      42,50     20,55
         54      45,00     22,40
         55      47,50     24,25
         56      50,00     26,10
         57      52,25     27,95
         58      55,00     30,00
         59      56,85     32,50
         60      58,70     35,00
         61      60,55     37,50
         62      62,40     40,00
         63      64,25     42,50
         64      66,10     45,00
         65      67,95     47,50
         66      70,00     50,00

La presente tabella indica l'aumento della soglia uditiva
per effetto dell'età espresso in dB per ciascun orecchio
per le frequenze di 2000, 3000 e 4000 Hz determinato
dalla socio-presbiacusia.
Da Giovanni Rossi: Il danno uditivo da trauma acustico cronico: 
aspetti generali e problemi specifici. Collana di monografie sulle
malattie professionali. Ediz. INAIL, Roma, 1984.

 

Nel suo testo il prof. Rossi distingue la presbiacusia dalla socioacusia. Con la prima si intende la perdita uditiva determinata dal solo invecchiamento. Con il termine socioacusia si intende la perdita uditiva determinata dall'invecchiamento e dal danno provocato da tutti i rumori che un uomo assorbe nell'arco della sua vita. Lo scorporo della presbiacusia secondo la tabella Rossi è ritenuto legittimo dalla Suprema Corte di Cassazione a sezioni Unite con la sentenza n. 06846 del 1992. 

L'esistenza di due tabelle, una per i maschi ed una per le femmine, è una ulteriore prova che la perdita uditiva per effetto dell'età è diversa. Le femmine si sono sempre dimostrate più resistenti nel mantenere una buona capacità uditiva rispetto ai maschi. Non credo che si tratti di una condizione genetica, ma sia soprattutto un fenomeno acquisito. I maschi sono molto più facilmente esposti ai traumi acustici sia acuti che cronici. L'utilizzo di strumenti rumorosi, l'apprezzare una musica ad alto volume, l'uso di armi da fuoco sono tutti elementi che caratterizzano la vita degli uomini.

La perdita uditiva, come sempre, si evidenzia attraverso un esame dell'udito. Ecco qui sotto un esempio di tracciato audiometrico di un paziente affetto da presbiacusia

audiogram middle presbycusis

 

 

Bibliografia

Ralli Giovanni, Mizzoni, Clementi C, Caramanico C.  La presbiacusia - Presbycusis.  Italian Journal of Geriatrics and Gerontology 2014; 2(1): 17-24

 

 

Vedi anche:

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Interventi chirurgici ambulatoriali sono quelli che si eseguono in anestesia locale sulle persone collaboranti e in buone condizioni di salute. Le malattie che si possono curare con questi trattamenti sono numerose. Non si deve pensare che gli interventi in anestesia locale siano meno importanti degli interventi che si eseguono col paziente completamente addormentato. Si ricorda che una semplice biopsia, cioè l’asportazione di un piccolo frammento di cute o di mucosa (la mucosa è il rivestimento interno del corpo umano) può essere eseguito in tutti gli ambulatori e spesso è determinante per capire se la malattia che abbiamo di fronte è un tumore maligno o tumore benigno.  La biopsia è quindi un atto chirurgico semplice, ma per le informazioni che può fornire è molto importante. Nella tabella che segue elenco gli interventi che si possono eseguire in ambulatorio chirurgico otorinolaringoiatrico.

 

CHIRURGIA  AMBULATORIALE  OTORINOLARINGOIATRICA  in  ANESTESIA  LOCALE
             PARTE DEL CORPO                                      MANOVRE  CHIRURGICHE  
 1    ORECCHIO

  Tutta la chirurgia del padiglione auricolare   
   - plastica del lobulo (coloboma)
   - plastica dell'elice

  Sono possibili anche piccoli interventi in microotoscopia

 2   CUTE TESTA E COLLO     Tutti gli interventi dermochirurgici per asportazione di piccole neoformazioni    
      e anche inestetismi
  Chirurgia per neoformazioni cutanee e ricostruzioni con lembi che si 
      effettuano in un unico intervento. [ Esempi: lembo frontale - Basalioma ]
  Biopsie
 3   NEOFORMAZIONI SOTTOCUTANEE    
  TESTA E COLLO
  Si possono asportare tutte le neoformazioni di piccole dimensioni 
 4   BOCCA - CAVO ORALE - LABBRA   Tutti gli interventi per asportazione di neofomazioni del cavo orale.
  Asportazione di tumori delle labbra
  Asportazioni mirate per sospetta infezione da HPV (Human Papilloma Virus)   
  Biopsie 
 5   GHIANDOLE  SALIVARI   Asportazione di piccoli calcoli dei dotti di Stenone o di Wharton
  Asportazione di ghiandola salivare minore per studio Sindrome di Sjogren
 6   NASO (vestibolo nasale)

  Si possono eseguire asportazioni e biopsie di lesioni della porzione 
       anteriore del naso.
  Causticazioni per sanguinamenti (epistassi)

 7   TURBINATI  NASALI

  Si eseguono interventi come la devascolarizzazione con radiofrequenze

 8

  LARINGE e IPOFARINGE
   TONSILLE  LINGUALI

  Gli interventi sulla laringe e l'ipofaringe oggi si eseguono quasi sempre
       in anestesia generale; però ci sono soggetti che per età o per motivi
       cardiologici non possono subire una anestesia generale. In questi limitati
       casi esiste un apposito strumentario per fare biopsie o asportazione di
       piccole neoformazioni in anestesia locale. Per questi interventi si usa lo
       specchietto laringeo (vedi Laringoscopia Indiretta).

       E' una metodica in disuso, ma in casi molto selezionati, come in
       soggetti che non possono sottoporsi ad anestesia generale,
       è ancora una utile tecnica.

 

La chirurgia ambulatoriale otorinolaringoiatrica comprende tutti gli interventi di dermochirurgia del distretto testa-collo per asportazioni di nevi, cicatrici, inestetismi, escrescenze. Sempre in anestesia locale si eseguono interventi sulle palpebre (blefaroplastiche) e sui padiglioni auricolari (otoplastiche). Si eseguono senza necessità di ricovero gli interventi di plastica di coloboma.

ferri chirurgici microchirurgia orecchio suono govoni otoneurolaringologo

Nella pratica è frequente ricorrere alla chirurgia ambulatoriale delle lesioni cutanee del volto (dermochirurgia) e del cavo orale. Queste lesioni possono essere rimosse per motivi estetici e terapeutici. In molti casi si rimuove una vera malattia e a volte anche un tumore maligno. Con l’intervento si ottiene un duplice vantaggio: guarigione dalla malattia e miglioramento estetico. Per una approfondita valutazione è bene far eseguire un esame istologico sul materiale asportato.

 

Il barotrauma è un problema peculiare dell’apparato uditivo relativo alla differenza di pressione esistente tra ambiente esterno e orecchio medio.
Per capire le problematiche di questa situazione bisogna avere alcune nozioni di anatomia dell’orecchio. Alla fine del condotto uditivo esterno (c.u.e.) c'è la membrana, membrana timpanica. Più all'interno c'è una cavità denominata cassa del timpano. La membrana del timpano separa condotto uditivo dalla cassa. La membrana per poter vibrare correttamente deve avere la stessa pressione atmosferica che c’è all'esterno e all'interno della cassa. L’organo che ha la funzione di equilibrare la pressione è la tuba di Eustachio, un condotto che collega l’orecchio medio con la parte più profonda del naso (rinofaringe). La manovra che consente di aumentare la pressione all'interno dell'orecchio medio è la manovra di Valsalva.

La manovra di Valsalva consiste nel compiere una espirazione forzata a bocca chiusa e naso chiuso. Quando viene eseguita bene si ottiene una iperpressione rinofaringea di + 30 mmHg.

sub immersione acqua barotrauma membrana timpanica perforazione otorino govoni otoneurolaringologo

L'otoscopia o esame otoscopico è la manovra diagnostica più utilizzata dall'otorino; serve per vedere il condotto uditivo e la membrana timpanica. Questo esame deve essere sempre preceduto da un’accurata anamnesi (cioè la storia clinica del paziente) e dopo si esegue l’otoscopia propriamente detta.
Le metodiche sono diverse, tutte necessitano di una illuminazione adeguata.  Lo strumento più diffuso e più pratico è l’otoscopio a batteria. Un esempio lo potete vedere nella fotografia seguente. Questo tipo di otoscopio è semplice, permette un’ottima visione. Con apposite lenti si arriva ad un ingrandimento non elevato (x2, x3), ma più che sufficiente per fare una buona valutazione. E' uno strumento che può essere agevolmente utilizzato nei bambini ed anche nei neonati. Lo si può utilizzare anche al letto del paziente.
otoscopio udito suono govoni otoneurolaringologo

L'audiologia è quella parte della medicina che si occupa della anatomia dell'orecchio e della percezione uditiva. L'audiologia è una specializzazione che si inserisce nell'ambito di una specializzazione più vasta che è l'otorinolaringoiatria. L'audiologia si separa dall'otorinolaringoiatria attorno al 1960 diventando una specialità autonoma. E' la branca che si occupa delle malattie dell'orecchio e dei sensi dell'udito e dell'equilibrio. L'audiometria è la misura della capacità uditiva, non è una specialità medica ma è semplicemente una parte dell'audiologia oppure, se vogliamo essere più estensivi, una piccola parte dell'otorinolaringoiatria. 

L'esame audiometrico è l'esame più comune che quasi sempre integra una visita otorinolaringoiatrica quando eseguita per finalità otologiche. E' un esame fondamentale per diverse ragioni. In primo luogo serve per valutare la capacità uditiva di una persona. In secondo luogo è utile per fare una diagnosi di sede della patologia che ha portato alla perdita uditiva.
La valutazione audiologica è composta da diversi esami. Il più importante e più diffuso è l'audiometria tonale per toni puri.

audiogram normal hearing

Esempio di esame audiometrico tonale di una persona normoudente.

 

A questo si deve associare l'impedenzometria o esame impedenzometrico

tympanometry and reflex

Esempio di esame impedenzometrico.
A sinistra il timpanogramma e a destra la ricerca dei riflessi stapediali.

 

Un altro esame importante, ma non molto diffuso verosimilmente per la sua durata di esecuzione è l'audiometria vocale. La differenza è evidente: nell'audiometria tonale si presentano al paziente dei suoni puri e si chiede se gli ha sentiti. Nell'audiometria vocale si utilizzano registrazioni di parole, di frasi o di sillabe e si chiede al paziente di ripeterle. La capacità di riconoscere le parole e le frasi costituisce la funzione prioritaria dell'apparato uditivo.
Tecniche audiologiche più recenti sono i potenziali evocati del tronco encefalico (ABR). Con questo esame si esegue la registrazione di piccoli potenziali elettrici di superficie in risposta a stimoli sonori approppriati. La registrazione ha delle analogie con l'elettroencefalogramma. Il tracciato presenta sette onde caratteristiche. Dalla lettura di questi tracciati si ottengono importanti informazioni sulla conduzione dell'impulso sonoro lungo il nervo cocleare. L'indicazione fondamentale per consigliare l'esame dei potenziali evocati uditivi si verifica quando si sospetta una patologia del nervo cocleare. 

E' importante che le persone, anche se pensano di sentire bene, si sottopongano ad esami periodici dell'udito. Purtroppo in molti casi le diminuzioni dell'udito avvengono lentamente, quindi le persone non si accorgono che il loro udito si è ridotto. L'American Speech-Language-Hearing-Association suggerisce che dopo i 50 anni, anche se non si è esposti a rischio rumore, è bene sottoporsi a una visita audiologica ogni tre anni. Ritengo che quando si manifestano i segni di una presbiacusia sia preferibile sottoporsi ad un esame audiometrico ogni anno. 
L'audiologia è una branca importante in quanto le afferenze uditive sono le più importanti ai fini di un corretto sviluppo delle nostre funzioni cognitive. Lo sviluppo mentale di un uomo è dato dalle sue afferenze (quelle uditive e quelle visive sono fondamentali) e dalle sue possibilità di esprimersi. La modalità espressiva più completa è quella verbo-acustica. Ricordo in proposito che Hans G. Furth sostenne che il linguaggio verbale è lo strumento privilegiato del pensiero. Questa è una importante verità. Ulteriori considerazioni su questo argomento le potete trovare nell'articolo sul pensiero senza linguaggio.
L'insieme degli organi che regolano le afferenze uditive e conferiscono la possibilità di espressione verbale è  l'apparato otoneurolaringologico. E' questo apparato il centro per la formazione e lo sviluppo del pensiero umano.

 

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