Carlo Govoni
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La salute non è tutto, ma senza salute, tutto è niente. (Arthur Schopenhauer)
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Benvenuti
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Dott. Carlo Govoni
Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia Testa e Collo
Master in vestibologia
Tel. 3358040811 dal lunedì al venerdì preferibilmente dalle 10,30 alle 12,00
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A Salerno c'è stato un importante convegno nazionale di aggiornamento sul tema: "L'otite media effusiva del bambino". Il corso si è tenuto dal 12 al 13 ottobre 2012 ed è stato patrocinato dall'Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani (AOOI).
L'otite media effusiva ha nelle sue cause principali una disfunzione delle tube di Eustachio, spesso anche a causa dell'ipertrofia adnoidea. Si tratta di una patologia molto diffusa in età pediatrica. Quando ci sono dubbi per questa malattia dell'orecchio una visita otorinolaringoiatrica si rivela di fondamentale importanza.
Nell'otite media nel bambino l'otoscopia e l'impedenzometria hanno un ruolo fondamentale.
Esempio di timpanogramma piatto. Questo è il tracciato tipico di una otite media effusiva (o sieromucosa). Il timpanogramma piatto non è sinonimo di sordità. Nella maggioranza dei casi è espressione di una ipoacusia trasmissiva lieve.
Le otiti esterne comprendono le otiti batteriche e micotiche; sono quelle otiti che interessano il condotto uditivo esterno fino alla membrana timpanica.
Si tratta di malattie provocate da germi o miceti che penetrano nell'orecchio in modi diversi, ma l'acqua è il veicolo di più frequente riscontro. Alcuni le chiamano anche otiti del nuotatore. Io ritengo che i problemi clinici che riguardano i nuotatori siano più complessi e mi sembra più corretto di parlare di "orecchio del nuotatore". Ovviamente un importante capitolo delle malattie otologiche che possono colpire i nuotatori è costituito proprio dalle otiti esterne. Non necessariamente queste otiti che interessano l'orecchio esterno colpiscono gli uomini dopo un bagno. Anche la polvere può essere un veicolo che porta germi nelle orecchie. In passato, quando non era obbligatorio il casco per chi usava ciclomotori e moto, osservare qualche motociclista non nuotatore affetto da otite non era un fatto eccezionale. Ovviamente anche oggi il vento e la polvere, per chiunque, possono essere un mezzo per portare germi o miceti nell'orecchio.
La diagnosi di otite esterna è, nella maggioranza dei casi, piuttosto semplice. Attraverso l'otoscopia o la microotoscopia, un esame che tutti gli otorinolaringoiatri eseguono, è relativamente facile arrivare alla diagnosi. Il problema è più complicato quando si esegue una otoscopia pediatrica. L'esplorazione otoscopica è molto difficile nei bambini, a causa della loro irrequietezza e anche per quei casi dove le pareti del condotto uditivo sono rigonfie (edematose).Quasi sempre un importante edema del condotto uditivo si associa all'otodinia, cioè ad un dolore che proviene dall'orecchio. L'otodinia è tra i sintomi più dolorosi sia per gli adulti che per i piccoli pazienti.
Altro segno importante è l'otorrea, cioè la fuoriuscita di secrezione dal condotto uditivo. Nei casi più evidenti l'otorrea si osserva solo guardando l'orecchio e si può anche vedere la federa del cuscino sporca. La presenza di questo segno impone una visita otorinolaringoiatrica perché occorre indagare sulla sua origine: può essere dovuta ad una otite esterna, ma anche essere un segno di una otite media.
Come avviene per quasi tutte le malattie dell'orecchio il paziente avverte un calo uditivo (ipoacusia). La perdita uditiva è quasi sempre limitata e confinata all'orecchio ammalato. In rari casi l'otite esterna è bilaterale e allora la diminuzione dell'udito interessa entrambe le orecchie. Il tipo di ipoacusia è di trasmissione. La diminuzione dell'udito si associa ad un altro sintomo: la sensazione di orecchio pieno, chiamata anche con terminologia inglese fullness.
L'orecchio esterno è qui indicato come EXTERNAL EAR
1 - padiglione auricolare o pinna; 2 - condotto uditivo esterno; 3 - membrana timpanica.
Giuseppe Bozzuto è stato il primo medico a diagnosticare un caso di peste a Napoli nel febbraio del 1656. Egli era un medico che lavorava per la Casa Santa dell'Annunziata. La documentazione sulla storia di questo bravo e sfortunato medico è scarsa. E' noto un libro del medico Salvatore de Renzi che ricostruisce la storia di quell'anno e venne pubblicato nel 1867 dal titolo: "Napoli nell'anno 1656". Un secondo scritto interessante è di Francesco Montanaro: "La peste del 1656 nel casale di Frattamaggiore: i fatti nei documenti originali dell'epoca."
Francesco Montanaro ha scritto. "Il medico Giuseppe Bozzuto, napoletano verace e borghese, nel febbraio [1656] vide i primi bubboni e le prime petecchie (1) e subito fece diagnosi. Uno degli eletti della città [Napoli] avendo ascoltato il medico, riferì la temibile diagnosi al Vicerè che, invece di prendere provvedimenti, fece imprigionare il Bozzuto. Solo verso la fine di maggio si cominciò ad ammettere e ad avvisare la popolazione che si trattava di peste, ma oramai il contagio si era diffuso. Lo stesso povero Bozzuto contrasse la peste in prigione e gli fu concesso solo di morire nella propria casa."
Giuseppe Bozzuto
il primo medico a riconoscere la peste a Napoli nel 1656
La peste era stata portata dai soldati spagnoli presenti in Sardegna e proprio alcuni di loro andarono a Napoli. Uno di questi si presentò in ospedale e il Bozzuto lo ebbe in cura. Giuseppe Bozzuto vedendo i gonfiori e le petecchie (1) comprese subito che si trattava di una grave malattia: la peste. In quel tempo il regno di Napoli era un dominio del Re di Spagna e veniva governato da Garcia de Avellaneda y Haro, Conte di Castrillo (1588 - 1670). Il Conte di Castrillo divenne Vicerè nel 1653 e terminò il suo incarico nel 1658. Durante questo periodo egli dovette affrontare i problemi della guerra franco-spagnola in Italia. Era suo dovere aiutare le truppe spagnole nel settentrione. Purtroppo la peste rese molto diffcile il suo lavoro.
Perché il Vicerè non ha ammesso l'esistenza della peste ed ha fatto chiudere in carcere il medico Giuseppe Bozzuto?
Leggi tutto: Giuseppe Bozzuto: medico a Napoli durante la peste del 1656
L'otite più frequente nei bambini è l'otite media effusiva, viene anche chiamata "colla nell'orecchio" facendo riferimento alla definizione inglese "glue ear." Il termine più corretto è otite media sieromucosa (OMS). Questa malattia si caratterizza per secrezioni particolarmente dense che si formano nelle cellule mastoidee e nella cassa del timpano. Da qui defluiscono molto lentamente causa la loro densità. Il normale deflusso delle secrezioni dipende dalla loro fluidità e deve avvenire attraverso la tuba di Eustachio, unica via naturale di drenaggio dell'orecchio. Spesso nei bambini è presente l'ipertrofia delle adenoidi (cioè un aumento di volume di tessuto linfatico rinofaringeo).
Nel Vangelo viene descritta la guarigione di una donna da una malattia emorragica e una resurrezione di una fanciulla di dodici anni, entrambe attuate da Gesù.
Dal Vangelo di Marco 5, 21-43.
In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. Venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Era una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.
E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.
Leonardo da Vinci - Ultima Cena. Cenacolo Madonna delle Grazie, Milano
La figura di Gesù nel momento in cui ha appena pronunciato la frase
che presto qualcuno dei suoi discepoli lo tradirà.
Leggi tutto: Guarigioni miracolose di Gesù e affermazioni contro i medici
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