Carlo Govoni
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La salute non è tutto, ma senza salute, tutto è niente. (Arthur Schopenhauer)
Health is not everything, but without health, everything is nothing. (Arthur Schopenhauer)
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Prenotare una visita è un gesto semplice che potrebbe risultare molto importante
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E' possibile prenotare una visita in qualsiasi momento con una semplice telefonata al 3358040811
Communication difficulties often lead to social isolation
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Benvenuti
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Dott. Carlo Govoni
Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia Testa e Collo
Master in vestibologia
Tel. 3358040811 - NO SMS - NO WhatsApp
Le prove audiometriche (o esame dell'udito) sono numerose e sono fondamentali per lo studio delle malattie otologiche e di molte malattie del labirinto. Raramente consentono di arrivare ad una diagnosi, ma sono essenziali per arrivare ad una diagnosi di sede, cioè per comprendere in quale parte dell'orecchio è presente la malattia.
L’udito è un organo di senso fondamentale nella vita di relazione. Ricordo la famosa frase di Helen Keller: “La cecità separa le persone dalle cose, ma la sordità separa le persone dalle persone.” L’isolamento sociale è il dramma di chi è sordo. E’ molto importante misurare la capacità uditiva attraverso l’esame audiometrico e fare altre valutazioni integrative. Ricordo in particolare l’impedenzometria e i potenziali evocati uditivi. Questa serie di esami viene anche chiamata bilancio audiometrico.
L’apparato uditivo si divide in orecchio esterno (padiglione 1 e condotto uditivo 2), orecchio medio (membrana timpanica, 3, cassa del timpano, ossicini dell'udito 4-5-6, tuba di Eustachio) e orecchio interno (coclea 8 e nervo acustico 10). I numeri in rosso si riferiscono alla figura seguente.
Attraverso le prove audiologiche si esegue una diagnosi di sede, cioè si localizza la parte dell'orecchio ammalata. Dopo si devono interpretare queste informazioni per giungere ad una vera diagnosi di malattia. Ritengo che una valutazione audiologica debba essere sempre unita ad una visita otorinolaringoiatrica per poter giungere ad una diagnosi definitiva.
L’esame audiometrico viene espresso su un grafico denominato audiogramma per toni puri che qui riporto.
I simboli usati sono internazionali e questi esami sono leggibili dagli specialisti in tutto il mondo.
L’audiogramma mostra una normoacusia nell'orecchio destro (in rosso) ed una ipoacusia di trasmissione dell'orecchio sinistro. Per quanto attiene all'interpretazione dei grafici audiometrici si rimanda ad uno specifico articolo presente in questo sito.
Un altro esame importante è l’impedenzometria. Questo esame studia due aspetti fondamentali: la cedevolezza della membrana timpanica (timpanogramma) e la ricerca dei riflessi stapediali. Questo esame viene meglio illustrato in uno specifico articolo.
Impedenzometro
La valutazione audiologica comprende anche altri esami.
L’audiometria vocale. E' una forma specifica di audiometria dove al posto dei suoni puri si utilizzano le parole o le frasi. In questo modo si riesce a capire se il soggetto è in grado di rinoscere la parola o la frase che viene pronunciata. E' un esame utile, serve per capire la capacità di comprendere il linguaggio e nel sito troverete un altro articolo dedicato a questo argomento. I suoi campi di applicazione sono parecchi, in particolare è utile per verificare la resa si un apparecchio acustico. E' molto importante nella valutazione pre- e post-operatoria degli impianti cocleari. Con l'audiometria vocale si riesce a verificare se l'ascolto e la comprensione della voce migliorano effettivamente dopo la protesizzazione.
Potenziali Evocati Uditivi (PEU). Si tratta di una metodica molto raffinata che consente di stabilire in modo oggettivo se una persona è in grado di sentire. Lo studio tramite PEU consente di valutare le tappe che il segnale sonoro (segnale elettrico) compie dalla sua formazione (coclea), nel nervo cocleare fino all'interno del sistema nervoso centrale. Nella foto qui sotto un apparecchio per potenziali evocati uditivi molto diffuso.
Otoemissioni acustiche. Si tratta di suoni che vengono generati spontaneamente dalla coclea o che possono essere generati dopo stimolazione esterna (otoemissioni acustiche evocate). La presenza delle otoemissioni è un indice di un buon stato di funzionalità dell'apparato uditivo.
Gli esami audiometrici, mi riferisco soprattutto agli esami audiometrici tonali, dovrebbero essere molto più diffusi, perché è questo il primo passo per capire se c'è un problema uditivo. E' importante la prevenzione. Questo lo si rileva soprattutto nell'ambito delle attività lavorative, per molte persone una valutazione dell'udito viene fatta all'assunzione o nella selezione del personale. Un altro momento importante sono le visite mediche per il rinnovo della patente di guida. In tutti questi casi una visita ORL con esame audiometrico è la soluzione preventiva più corretta.
Bibliografia
Penrod John P.: Speech threshold and recognition / discrimination testing. in "Handbook of Clinical Audiology" Fourth Edition, a cura di Jack Katz, Williams & Wilkins editor, 1994, chapter 10, 147-164.
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Come si legge un esame audiometrico
Effetti psicologici della sordità - considerazioni tratte dal testamento di Ludwig van Beethoven
La libera professione medica in otorinolaringoiatria
Columbus Clinic Center - Milano
Per prenotare un esame audiometrico col dott. Carlo Govoni telefonare al 3358040811
La Casa di Cura Piacenza è una importante casa di cura privata polispecialistica dove l'otorinolaringoiatria ha sempre avuto un importante ruolo anche a livello internazionale.
Il dott. Carlo Govoni è un collaboratore di questa casa di cura. In questa clinica si eseguono attività di interesse superspecialistico come il trattamento dei neurinomi dell'acustico e gli impianti cocleari. Sempre in questo centro c'è un avanzato gruppo di specialisti [Gruppo Otologico] che si occupa di riabilitazione vestibolare e rieducazione dei sordi dopo che hanno ricevuto l'impianto cocleare. In questo centro c'è anche una audiologia ed una vestibologia molto avanzate.
Casa di Cura Privata PIACENZA - via Giacomo Morigi, 41
Ingresso della Casa di Cura privata Piacenza
Dove siamo:
Via Giacomo Morigi, 41 - PIACENZA
Come raggiungerci:
La casa di cura Piacenza si trova in una zona semicentrale del lato ovest di Piacenza.
Si pacheggia in via Morigi e soprattutto nelle vie laterali
Per chi proviene con l'auto da fuori Piacenza si consiglia l'Uscita PIACENZA OVEST dell'autostrada A21 (Torino / Brescia).
Usciti dal casello si dovrà percorrere via primo Maggio, questo si continua con via Pietro Cella. Una laterale è via Giacomo Morigi.
La Casa di Cura è accreditata col Servizio Sanitario Nazionale
ed è convenzionata con molte assicurazioni private.
In questa foto un'ala della Casa di Cura Piacenza (a sinistra) e la sede del gruppo otologico (sulla destra)
Questa immagine è stata scattata da via Antonio Emanueli
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Casa di Cura Columbus (ora Columbus Clinic Center) Milano
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Il dott. Carlo Govoni, otorinolaringoiatra e vestibologo, esegue visite ed esami specialistici nel poliambulatorio "Città di Collecchio", strada Nazionale Est, 4/A. Effettua visite specialistiche otorinolaringoiatriche e vestibologiche, esami audiometrici tonali, impedenzometrie, esami vestibolari (prove per vertigine labirintica), fibroscopie e olfattometrie. Per ulteriori informazioni ed eventuali prenotazioni telefonate al 3358040811 NO SMS - NO WhatsApp - Questo numero è attivo tutti i giorni, anche nei festivi. Le visite si eseguono solo per appuntamento. E' anche possibile effettuare visite in convenzione con assicurazioni private. Come sempre il dott. Govoni cerca di effettuare visite ed esami audiologici o vestibolari in un unico accesso.
Ingresso del PACC in strada Nazionale Est, 4/A
Il PACC è anche attivo nel settore della divulgazione: Domenica 14 marzo 2021 sulla GAZZETTA di PARMA è stato pubblicato un articolo sugli ACUFENI, si tratta di una intervista al dott. CARLO GOVONI
Leggi tutto: Poliambulatorio Città di Collecchio, PACC - (Parma) - otorinolaringoiatria
La fibroendoscopia laringea e la fibroendoscopia nasale sono esami clinici finalizzati all'osservazione della laringe e delle cavità interne del naso. Altri sinonimi sono laringofibroscopia e rinofibroscopia o nasofibroscopia o videorinoscopia. Non sempre la rinoscopia e la laringoscopia indiretta già descritte per descrivere cosa si esegue nel corso della visita otorinolaringoiatrica permettono di inquadrare perfettamente il paziente. E' interessante conoscere gli sviluppi della laringoscopia. L'invenzione di questa tecnica è avvenuta nel 1855, in quegli anni era possibile vedere le corde vocali introducendo uno specchietto in gola. L'illuminazione era precaria, perché non esisteva la lampadina elettrica e occorreva utilizzare la luce del sole o di una lampada a petrolio e con l'aiuto di specchi si faceva entrare la luce nella gola del paziente. Con l'invenzione della lampadina la laringoscopia migliorò sensibilmente. Nell'immagine qui sotto una laringoscopia tradizionale eseguita con specchietto laringeo.
La laringoscopia, grazie alla sua praticità, è ancora molto in uso tra gli otorinolaringoiatri. La laringoscopia indiretta si utilizza ancora a scopo diagnostico, cioè per vedere le corde vocali attraverso lo specchietto laringeo. In casi molto particolari si utilizza questa tecnica per fare piccoli interventi chirurgici come biopsie o asportazione di piccoli tumori. Si possono fare prelievi lungo la via aerea superiore fino a livello delle corde vocali. Queste asportazioni si fanno in anestesia locale utilizzando spray anestetici o anche senza anestesia. L'indicazione è limitata ai soggetti che non possono essere sottoposti ad anestesia generale per l'età avanzata, oppure perché affetti da malattie che controindicano la narcosi come malattie polmonari o cardiache.
Diversi tipi di specchietti laringei.
Oggi la laringoscopia con lo specchietto da alcuni otorinolaringoiatri è stata elimiata, oppure quasi sempre viene integrata dalla visione ottenuta con strumenti endoscopici. Occorre tenere presente che la laringoscopia eseguita con lo specchietto laringeo e quella eseguita col fibroendoscopio rigido si fanno esclusivamente a bocca aperta e con la lingua tirata in fuori e trattenuta con una garza.
Nei soggetti dove si vuole studiare la deglutizione è possibile vedere la laringe passando attraverso il naso, quindi il paziente tiene la bocca chiusa, può deglutire, parlare e cantare. In questi casi si utilizza il laringofibroscopio flessibile.
Nei disfonici e nei pazienti in cui si vuole raccogliere una documentazione fotografica si utilizzano particolari strumenti a fibre ottiche: fibroscopio flessibile oppure fibroscopio rigido.
Nella foto in alto un fibrolaringoscopio flessibile, mentre nella foto sottostante un fibroscopio rigido.
Tramite la fibroscopia nasale (rinofibroscopia o fibrorinoscopia) si possono osservare le cavità nasali e tramite la fibroscopia laringea il laringe, utilizzando sistemi di ingrandimento ed una videocamera per la registrazione dell’immagine. Per la sola visione la videocamera non è necessaria, in quanto il medico guarda direttamente dall'oculare. Qui sotto due immagini ottenute in fibrolaringoscopia.
In questa immagine si vedono bene le aritenoidi e la parte posteriore
della laringe, detta anche bocca dell'esofago.
Qui si vedono meglio l'epiglottide e le corde vocali.
La visita otorinolaringoiatrica è rivolta a pazienti di ogni età: dal neonato di un giorno al anziano ultracentenario; le manovre che lo specialista utilizza non provocano dolore.
Con la visita si valutano le orecchie (otoscopia o se eseguita al microscopio: otomicroscopia), le fosse nasali (rinoscopia anteriore e posteriore oppure rinofibroscopia se eseguita con fibre ottiche) e la laringe (laringoscopia indiretta oppure fibrolaringoscopia). La visita si completa con la palpazione del collo, la valutazione dei movimenti delle articolazioni temporo-mandibolari e la pressione sui punti algici facciali.
L'otoscopia consente l'osservazione delle pareti del condotto e della membrana timpanica. La visione della membrana può essere eseguita con otoscopi a batteria oppure in microotoscopia. Da questa osservazione si ottengono informazioni molto importanti. Ulteriori dettagli su questa manovra clinica e sulla anatomia della membrana timpanica sono descritti nell'articolo L'otoscopia.
Otoscopia in un neonato.
Microscopio binoculare per eseguire l'otomicroscopia.
Lo studio del naso avviene attraverso la rinoscopia: si valutano bene le fosse nasali, il setto e i turbinati. La rinoscopia tradizionale la si esegue con appositi speculum e il medico si pone sulla testa un fotoforo, cioè uno strumento che consente di avere una buona illuminazione con una luce diretta e nella stessa direzione dell'asse visivo. Oggi la rinoscopia tradizionale viene spesso integrata dall'osservazione con le fibre ottiche. Queste possono essere rigide o flessibili. L'esame del naso a fibre ottiche prende il nome di rinofibroscopia.
La laringe è l' organo della fonazione, si trova nel collo e non è visibile direttamente. E’ possibile vederla riflessa in uno specchio (la metodica si chiama laringoscopia indiretta). Con l’aiuto di un piccolo specchietto rotondo che si introduce in gola si visualizza tutta la laringe. Questa tecnica è molto antica e si pensa che sia stata inventata nel 1854 da Manuel Garçia, un insegnante di canto spagnolo. Ricordo che in quel tempo non esisteva ancora la lampadina elettrica ad incandescenza e per ottenere una buona illuminazione eseguiva l'esplorazione della laringe all'aperto, utilizzando la luce solare.
La laringoscopia venne presto utilizzata in ambito medico. Si ritiene che il padre della laringoscopia sia Babington che nel 1892 riuscì ad osservare con precisione la laringe dei suoi pazienti utilizzando uno specchietto laringeo e la luce di una candela riflessa in una specchio. La laringoscopia indiretta eseguita con lo specchietto laringeo è stata per tanti anni la manovra semeiologica peculiare degli otorinolaringoiatri.
Diversi specchietti laringei.
A partire dalla fine dell'ottocento si progettarono specchietti adatti alla visione della laringe e si migliorò la sorgente luminosa sfruttando la lampadina elettrica. Oggi la lampadina è sostituita dalla luce fredda di un fotoforo.
Fotoforo (headlight)
Nell'immaginario l'otorinolaringoiatra viene visto come il medico che tiene uno specchio o una sorgente luminosa sulla testa. Oggi si usa soprattutto un caschetto con sorgente luminosa detto fotoforo. Secondo alcuni l'otorinolaringoiatra moderno è un medico che esegue soprattutto indagini endoscopiche con strumenti a fibre ottiche. Non si tratta di un concetto di modernità o di obsolescenza. Il fotoforo deve sempre essere usato nella visita otorinolaringoiatrica, perché si ha una visione ampia. Le fibre ottiche servono per vedere particolari. Quindi l'esame clinico ben condotto deve andare dal generale al particolare.
La manovra della laringoscopia indiretta, che sfrutta la visione riflessa in uno specchietto, è diventata un momento peculiare della visita otorinolaringoiatrica. Con questa manovra si apprezzano le corde vocali, l’inizio della via digestiva e si osservano molto bene i movimenti laringei. Indirettamente si possono anche osservare segni tipici del reflusso gastro-esofageo. La laringoscopia è utile per valutare tutte le alterazioni della voce, sia per malattia, ma anche per motivi funzionali (oratori, cantanti, ecc.). Col passare degli anni c'è stata una evoluzione notevole. In tempi recenti l'introduzione delle fibre ottiche (luce fredda) ha cambiato il modo di vedere la laringe. Una visione molto dettagliata la si ottiene con la fibrolaringoscopia (o laringofibroscopia). A questo strumento è possibile applicare una piccola telecamera che consente di registrare ciò che il medico vede nel corso dell'esame: videolaringofibroscopia.
Strumento flessibile per fibrolaringoscopia
Ad una visita otorinolaringoiatrica spesso si deve aggiungere una valutazione audiologica oppure prove vestibolari. L'orecchio, nelle sue duplici funzioni di organo dell'equilibrio ed organo dell'udito, è l'apparato che richiede quasi sempre uno studio molto approfondito da parte dell'otorino.
La visita otorinolaringoiatrica (erroneamente chiamata visita otorinica) può essere richiesta direttamente dai pazienti oppure prescritta dai medici di famiglia. Ci sono anche altri specialisti che per risolvere particolari problemi chiedono la collaborazione dell'otorinolaringoiatra. Le sinergie più frequenti avvengono con gli specialisti in neurologia, in odontoiatria, in chirurgia maxillo-facciale, in chirurgia plastica e ricostruttiva, in dermatologia, in oculistica, in medicina del lavoro, in medicina legale e in medicina dello sport.
Se desiderate prenotare una visita col dott. Carlo Govoni potete farlo telefonando al 3358040811 preferibilmente dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 - numero attivo anche per urgenze. La prenotazione può essere effettuata anche per qualsiasi studio medico dove usualmente visita oppure, se siete impossibilitati a recarvi in ambulatorio, è possibile prenotare una visita domiciliare.
Studio medico di otorinolaringoiatria.
Al centro la cabina per gli esami audiometrici
e a destra il lettino e il microscopio per le otoscopie più complesse
La visita specialistica è da ritenersi il primo passo. In reazione alle problematiche emerse spesso si è chiamati ad approfondire i priblemi con esami audiologici, con prove vestibolari, con valutazioni olfattometriche o indagini con fibre ottiche (rinofibroscopia o laringofibroscopia) oppure con prelievi bioptici o con altri esami.
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