Carlo Govoni
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La salute non è tutto, ma senza salute, tutto è niente. (Arthur Schopenhauer)
Health is not everything, but without health, everything is nothing. (Arthur Schopenhauer)
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Prenotare una visita è un gesto semplice che potrebbe risultare molto importante
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E' possibile prenotare una visita in qualsiasi momento con una semplice telefonata al 3358040811
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Benvenuti
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Dott. Carlo Govoni
Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria
Chirurgia Testa e Collo
Master in vestibologia
Tel. 3358040811 - NO SMS - NO WhatsApp
La Casa di Cura Piacenza è una importante casa di cura privata polispecialistica dove l'otorinolaringoiatria ha sempre avuto un importante ruolo anche a livello internazionale.
Il dott. Carlo Govoni è un collaboratore di questa casa di cura. In questa clinica si eseguono attività di interesse superspecialistico come il trattamento dei neurinomi dell'acustico e gli impianti cocleari. Sempre in questo centro c'è un avanzato gruppo di specialisti [Gruppo Otologico] che si occupa di riabilitazione vestibolare e rieducazione dei sordi dopo che hanno ricevuto l'impianto cocleare. In questo centro c'è anche una audiologia ed una vestibologia molto avanzate.
Casa di Cura Privata PIACENZA - via Giacomo Morigi, 41
Ingresso della Casa di Cura privata Piacenza
Dove siamo:
Via Giacomo Morigi, 41 - PIACENZA
Come raggiungerci:
La casa di cura Piacenza si trova in una zona semicentrale del lato ovest di Piacenza.
Si pacheggia in via Morigi e soprattutto nelle vie laterali
Per chi proviene con l'auto da fuori Piacenza si consiglia l'Uscita PIACENZA OVEST dell'autostrada A21 (Torino / Brescia).
Usciti dal casello si dovrà percorrere via primo Maggio, questo si continua con via Pietro Cella. Una laterale è via Giacomo Morigi.
La Casa di Cura è accreditata col Servizio Sanitario Nazionale
ed è convenzionata con molte assicurazioni private.
In questa foto un'ala della Casa di Cura Piacenza (a sinistra) e la sede del gruppo otologico (sulla destra)
Questa immagine è stata scattata da via Antonio Emanueli
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Casa di Cura Columbus (ora Columbus Clinic Center) Milano
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La fibroendoscopia laringea e la fibroendoscopia nasale sono esami clinici finalizzati all'osservazione della laringe e delle cavità interne del naso. Altri sinonimi sono laringofibroscopia e rinofibroscopia o nasofibroscopia o videorinoscopia. Non sempre la rinoscopia e la laringoscopia indiretta già descritte per descrivere cosa si esegue nel corso della visita otorinolaringoiatrica permettono di inquadrare perfettamente il paziente. E' interessante conoscere gli sviluppi della laringoscopia. L'invenzione di questa tecnica è avvenuta nel 1855, in quegli anni era possibile vedere le corde vocali introducendo uno specchietto in gola. L'illuminazione era precaria, perché non esisteva la lampadina elettrica e occorreva utilizzare la luce del sole o di una lampada a petrolio e con l'aiuto di specchi si faceva entrare la luce nella gola del paziente. Con l'invenzione della lampadina la laringoscopia migliorò sensibilmente. Nell'immagine qui sotto una laringoscopia tradizionale eseguita con specchietto laringeo.
La laringoscopia, grazie alla sua praticità, è ancora molto in uso tra gli otorinolaringoiatri. La laringoscopia indiretta si utilizza ancora a scopo diagnostico, cioè per vedere le corde vocali attraverso lo specchietto laringeo. In casi molto particolari si utilizza questa tecnica per fare piccoli interventi chirurgici come biopsie o asportazione di piccoli tumori. Si possono fare prelievi lungo la via aerea superiore fino a livello delle corde vocali. Queste asportazioni si fanno in anestesia locale utilizzando spray anestetici o anche senza anestesia. L'indicazione è limitata ai soggetti che non possono essere sottoposti ad anestesia generale per l'età avanzata, oppure perché affetti da malattie che controindicano la narcosi come malattie polmonari o cardiache.
Diversi tipi di specchietti laringei.
Oggi la laringoscopia con lo specchietto da alcuni otorinolaringoiatri è stata elimiata, oppure quasi sempre viene integrata dalla visione ottenuta con strumenti endoscopici. Occorre tenere presente che la laringoscopia eseguita con lo specchietto laringeo e quella eseguita col fibroendoscopio rigido si fanno esclusivamente a bocca aperta e con la lingua tirata in fuori e trattenuta con una garza.
Nei soggetti dove si vuole studiare la deglutizione è possibile vedere la laringe passando attraverso il naso, quindi il paziente tiene la bocca chiusa, può deglutire, parlare e cantare. In questi casi si utilizza il laringofibroscopio flessibile.
Nei disfonici e nei pazienti in cui si vuole raccogliere una documentazione fotografica si utilizzano particolari strumenti a fibre ottiche: fibroscopio flessibile oppure fibroscopio rigido.
Nella foto in alto un fibrolaringoscopio flessibile, mentre nella foto sottostante un fibroscopio rigido.
Tramite la fibroscopia nasale (rinofibroscopia o fibrorinoscopia) si possono osservare le cavità nasali e tramite la fibroscopia laringea il laringe, utilizzando sistemi di ingrandimento ed una videocamera per la registrazione dell’immagine. Per la sola visione la videocamera non è necessaria, in quanto il medico guarda direttamente dall'oculare. Qui sotto due immagini ottenute in fibrolaringoscopia.
In questa immagine si vedono bene le aritenoidi e la parte posteriore
della laringe, detta anche bocca dell'esofago.
Qui si vedono meglio l'epiglottide e le corde vocali.
La visita otorinolaringoiatrica è rivolta a pazienti di ogni età: dal neonato di un giorno al anziano ultracentenario; le manovre che lo specialista utilizza non provocano dolore.
Con la visita si valutano le orecchie (otoscopia o se eseguita al microscopio: otomicroscopia), le fosse nasali (rinoscopia anteriore e posteriore oppure rinofibroscopia se eseguita con fibre ottiche) e la laringe (laringoscopia indiretta oppure fibrolaringoscopia). La visita si completa con la palpazione del collo, la valutazione dei movimenti delle articolazioni temporo-mandibolari e la pressione sui punti algici facciali.
L'otoscopia consente l'osservazione delle pareti del condotto e della membrana timpanica. La visione della membrana può essere eseguita con otoscopi a batteria oppure in microotoscopia. Da questa osservazione si ottengono informazioni molto importanti. Ulteriori dettagli su questa manovra clinica e sulla anatomia della membrana timpanica sono descritti nell'articolo L'otoscopia.
Otoscopia in un neonato.
Microscopio binoculare per eseguire l'otomicroscopia.
Lo studio del naso avviene attraverso la rinoscopia: si valutano bene le fosse nasali, il setto e i turbinati. La rinoscopia tradizionale la si esegue con appositi speculum e il medico si pone sulla testa un fotoforo, cioè uno strumento che consente di avere una buona illuminazione con una luce diretta e nella stessa direzione dell'asse visivo. Oggi la rinoscopia tradizionale viene spesso integrata dall'osservazione con le fibre ottiche. Queste possono essere rigide o flessibili. L'esame del naso a fibre ottiche prende il nome di rinofibroscopia.
La laringe è l' organo della fonazione, si trova nel collo e non è visibile direttamente. E’ possibile vederla riflessa in uno specchio (la metodica si chiama laringoscopia indiretta). Con l’aiuto di un piccolo specchietto rotondo che si introduce in gola si visualizza tutta la laringe. Questa tecnica è molto antica e si pensa che sia stata inventata nel 1854 da Manuel Garçia, un insegnante di canto spagnolo. Ricordo che in quel tempo non esisteva ancora la lampadina elettrica ad incandescenza e per ottenere una buona illuminazione eseguiva l'esplorazione della laringe all'aperto, utilizzando la luce solare.
La laringoscopia venne presto utilizzata in ambito medico. Si ritiene che il padre della laringoscopia sia Babington che nel 1892 riuscì ad osservare con precisione la laringe dei suoi pazienti utilizzando uno specchietto laringeo e la luce di una candela riflessa in una specchio. La laringoscopia indiretta eseguita con lo specchietto laringeo è stata per tanti anni la manovra semeiologica peculiare degli otorinolaringoiatri.
Diversi specchietti laringei.
A partire dalla fine dell'ottocento si progettarono specchietti adatti alla visione della laringe e si migliorò la sorgente luminosa sfruttando la lampadina elettrica. Oggi la lampadina è sostituita dalla luce fredda di un fotoforo.
Fotoforo (headlight)
Nell'immaginario l'otorinolaringoiatra viene visto come il medico che tiene uno specchio o una sorgente luminosa sulla testa. Oggi si usa soprattutto un caschetto con sorgente luminosa detto fotoforo. Secondo alcuni l'otorinolaringoiatra moderno è un medico che esegue soprattutto indagini endoscopiche con strumenti a fibre ottiche. Non si tratta di un concetto di modernità o di obsolescenza. Il fotoforo deve sempre essere usato nella visita otorinolaringoiatrica, perché si ha una visione ampia. Le fibre ottiche servono per vedere particolari. Quindi l'esame clinico ben condotto deve andare dal generale al particolare.
La manovra della laringoscopia indiretta, che sfrutta la visione riflessa in uno specchietto, è diventata un momento peculiare della visita otorinolaringoiatrica. Con questa manovra si apprezzano le corde vocali, l’inizio della via digestiva e si osservano molto bene i movimenti laringei. Indirettamente si possono anche osservare segni tipici del reflusso gastro-esofageo. La laringoscopia è utile per valutare tutte le alterazioni della voce, sia per malattia, ma anche per motivi funzionali (oratori, cantanti, ecc.). Col passare degli anni c'è stata una evoluzione notevole. In tempi recenti l'introduzione delle fibre ottiche (luce fredda) ha cambiato il modo di vedere la laringe. Una visione molto dettagliata la si ottiene con la fibrolaringoscopia (o laringofibroscopia). A questo strumento è possibile applicare una piccola telecamera che consente di registrare ciò che il medico vede nel corso dell'esame: videolaringofibroscopia.
Strumento flessibile per fibrolaringoscopia
Ad una visita otorinolaringoiatrica spesso si deve aggiungere una valutazione audiologica oppure prove vestibolari. L'orecchio, nelle sue duplici funzioni di organo dell'equilibrio ed organo dell'udito, è l'apparato che richiede quasi sempre uno studio molto approfondito da parte dell'otorino.
La visita otorinolaringoiatrica (erroneamente chiamata visita otorinica) può essere richiesta direttamente dai pazienti oppure prescritta dai medici di famiglia. Ci sono anche altri specialisti che per risolvere particolari problemi chiedono la collaborazione dell'otorinolaringoiatra. Le sinergie più frequenti avvengono con gli specialisti in neurologia, in odontoiatria, in chirurgia maxillo-facciale, in chirurgia plastica e ricostruttiva, in dermatologia, in oculistica, in medicina del lavoro, in medicina legale e in medicina dello sport.
Se desiderate prenotare una visita col dott. Carlo Govoni potete farlo telefonando al 3358040811 preferibilmente dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 - numero attivo anche per urgenze. La prenotazione può essere effettuata anche per qualsiasi studio medico dove usualmente visita oppure, se siete impossibilitati a recarvi in ambulatorio, è possibile prenotare una visita domiciliare.
Studio medico di otorinolaringoiatria.
Al centro la cabina per gli esami audiometrici
e a destra il lettino e il microscopio per le otoscopie più complesse
La visita specialistica è da ritenersi il primo passo. In reazione alle problematiche emerse spesso si è chiamati ad approfondire i priblemi con esami audiologici, con prove vestibolari, con valutazioni olfattometriche o indagini con fibre ottiche (rinofibroscopia o laringofibroscopia) oppure con prelievi bioptici o con altri esami.
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Per contatti col dott. Carlo Govoni 3358040811
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Il dott. Carlo Govoni, otorinolaringoiatra e vestibologo, esegue visite ed esami specialistici nel poliambulatorio "Città di Collecchio", strada Nazionale Est, 4/A. Effettua visite specialistiche otorinolaringoiatriche e vestibologiche, esami audiometrici tonali, impedenzometrie, esami vestibolari (prove per vertigine labirintica), fibroscopie e olfattometrie. Per ulteriori informazioni ed eventuali prenotazioni telefonate al 3358040811 NO SMS - NO WhatsApp - Questo numero è attivo tutti i giorni, anche nei festivi. Le visite si eseguono solo per appuntamento. E' anche possibile effettuare visite in convenzione con assicurazioni private. Come sempre il dott. Govoni cerca di effettuare visite ed esami audiologici o vestibolari in un unico accesso.
Ingresso del PACC in strada Nazionale Est, 4/A
Il PACC è anche attivo nel settore della divulgazione: Domenica 14 marzo 2021 sulla GAZZETTA di PARMA è stato pubblicato un articolo sugli ACUFENI, si tratta di una intervista al dott. CARLO GOVONI
Leggi tutto: Poliambulatorio Città di Collecchio, PACC - (Parma) - otorinolaringoiatria
L’olfattometria è una metodica che valuta la capacità di percepire gli odori utilizzando sostanze odorose di vario tipo che vengono presentate singolarmente al paziente. Questo esame prevede una standardizzazione degli odori e la registrazione ed elaborazione statistica delle risposte. Lo scopo è ottenere una valutazione realistica della capacità olfattiva. I test olfattometrici sono sostanzialmente soggettivi, cioè si basano sulle risposte del paziente. Interessanti sono i test psicometrici che consentono una valutazione utile anche per scopi medico-legali. In questi casi è importante riuscire a stabilire se il paziente è o non è un simulatore. Solitamente si eseguono due prove, una soggettiva ed un test psicometrico.
I recettori olfattivi sono raccolti nell’area olfattiva posta nella volta e sulle pareti laterali delle fosse nasali. Da quest’area si dipartono le vie olfattive che raggiungono l’area olfattoria centrale situata nell’encefalo. La funzione olfattiva può subire delle modificazioni qualitative e delle quantitative. Le alterazioni qualitative più note sono le parosmie e le cacosmie. Parosmia, il paziente percepisce un odore diverso da quello somministrato (le cause sono molteplici: tumori encefalici, influenza, gravidanza, diabete, ecc.). Cacosmia, il paziente riferisce di percepire un odore sgradevole. (Le cause sono tossiche, sinusiti croniche, corpi estranei nasali, tonsilliti caseose, bronchiti, affezioni gastriche ed epatiche). In alcuni casi la cacosmia è oggettiva, cioè la percepisce anche l’esaminatore. Qui spesso si nasconde una rinopatia importante.
Esistono anche modificazioni quantitative dell’olfatto. Iperosmia, cioè una esagerazione della sensibilità specifica olfattiva che può dar luogo a nausea, vomito, cefalea (per malattie del sistema nervoso centrale, gravidanza, menopausa, ipertiroidismo). Iposmia e anosmia, cioè una perdita parziale (iposmia) o completa (anosmia), transitoria o permanente, della capacità di percepire uno o più odori. Tale perdita può essere uni- o bilaterale e dipendere da numerose cause congenite (per deficiente o mancato sviluppo dei bulbi olfattivi o dei centri nervosi) o acquisite (come traumatiche, infettive, tossiche, disendocrine e processi morbosi del sistema nervoso centrale).
E' possibile ricercare il minimo odore identificabile (MIO). Questo test è poco utile nella pratica clinica in quanto non esiste un criterio standardizzato per la media delle persone.
Nella fotografia un kit per prove olfattometriche.
Le iposmie e le anosmie sono le malattie più importanti per le quali è necessario ricorrere all’olfattometria. Ritengo che per ottenere una buona valutazione del paziente non si debba eseguire una olfattometria isolata, ma questa valutazione vada integrata nell'ambito di una visita otorino, con gli esami che sono già in possesso del paziente e con una accurata valutazione rinoscopica. Ritengo che si debba parlare di un esame clinico della capacità olfattiva e la prova olfattometrica si inserisce in questo contesto.
L'olfattometria è la misura e la valutazione della capacità di percepire odori. Per informazioni 3358040811 NO WhtasApp.
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- La diminuzione o la perdita dell'olfatto come sintomo iniziale dell'infezione da Covid-19
- La difficoltà respiratoria nasale
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Nel sito sono inoltre disponibilil'elenco degli studi medici, delle cliniche e varie altre sezioni.
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