Elogio del dolore è il titolo di un libro scritto da un collega che affronta un argomento insolito per un medico: “il ritorno alla vita dopo una grave malattia”.  Le gravi malattie comportano dolore e sofferenza e queste incidono profondamente sulla vita di ogni uomo. E’ un libro che si legge molto bene ed è comprensibile a tutti. E’ un volumetto utile per i pazienti e per i loro famigliari, ma dovrebbe anche essere letto da tutti i medici. Per diversi motivi i medici tendono a perdere la loro umanità ed il rapporto medico/paziente si trasforma in una serie di atti dovuti. Oggi spesso i medici tendono più a difendere la loro posizione e si dedicano molto poco alle esigenze dei pazienti. Nella medicina contemporanea si parla spesso di protocolli o linee guida e questi schematismi alterano il rapporto medico/paziente. Alcuni, quando prendono atto di aver rispettato il protocollo, si convincono di aver fatto il massimo per il loro assistito.
Egidio ha scritto il libro per diffondere la sua esperienza, ma anche perchè il ricavato sarà devoluto al GRADE Onlus dell’ematologia dell’ospedale di Reggio Emilia per migliorare l’assistenza domiciliare e creare gruppi d’ascolto.

 

Perché dico che si tratta di un libro che dovrebbe essere letto da tutti i medici? Fare il medico è un lavoro molto arduo, si procede tra arte e scienza. In alcune occasioni ci si sente detentori della vita del paziente e da qui sorgono errati convincimenti di onnipotenza. E’ questo un passo che non si deve mai fare, il medico è sempre un essere umano che affronta problematiche difficili e le possibilità di sbagliare sono elevate.

"E' molto raro che anche il medico più generoso e altruista spinga il proprio rapporto con la malattia e con chi ne è portatore fino a riconoscere che chi gli sta di fronte, oltre ad avere bisogno di un aiuto fatto di competenza e umanità, sta anche a ricordargli la condizione di "temporaneamente sano" che è propria di ogni uomo e quindi anche del medico. Se questa condizione fosse ben presente nella testa e nel cuore di un medico avremmo un approccio più umile, ma non per questo meno professionale e scientifico, al mistero della malattia e non avremmo bisogno di evocare con enfasi "l'approccio olistico" al paziente, quasi fosse una scoperta geniale" così si esprime il dott. Francesco Merli nella sua brillante presentazione del libro.

Quando un medico sta per pronunciare frasi del tipo: “Le possibilità di guarigione dopo cinque anni sono all’incirca dell’80%, la media nazionale” (pag. 44 del libro) dovrebbe riflettere, in quanto nessuno conosce il futuro. Sarebbe più giusto se pensasse che ogni volta che parla di medicina ha l’80% di possibilità di sbagliare. Molti medici quando espongono le loro diagnosi ai pazienti riportano citazioni di tipo statistico come quella indicata da Egidio. Il paziente non chiede dati statistici, vuole ricevere informazioni sul suo specifico caso.

Ghilardotti elogio dolore

 

Molto interessanti sono le motivazioni che hanno spinto il dott. Egidio Ghilardotti a scrivere il libro del quale ho riportato la copertina. Egli ha un sogno: vorrebbe attivare, almeno nelle provincie di Parma e Reggio Emilia punti d’ascolto per i pazienti e per le famiglie che si trovano ad avere in casa un ammalato oncologico.

Saper ascoltare è alla base dell'attività di un medico. Spero che il sogno del dott. Ghilardotti si realizzi.

Il libro si intitola “Elogio del Dolore” di Egidio Ghilardotti, E. Lui editore s.r.l.. 

Se desiderate conoscere meglio questo libro potete contattare E. Lui Editore s.r.l.  via XXV Aprile, 31 - Reggiolo (RE)   0522972151.

 

Dopo una malattia incurabile il dott. Egidio Ghilardotti è deceduto il 14 maggio 2021.

 

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