Gli acufeni (ovvero i ronzii) nelle orecchie sono un enigma: hanno molte cause, ma alcune come il diabete, l'ipertensione, l'ipercolesterolemia e l'uso continuativo di farmaci meritano una trattazione speciale.

Esistono diversi studi che prendono in considerazione l'associazione di malattie generali con gli acufeni. La mia tesi è che gli acufeni sono un sintomo che si accompagna a quasi tutte le malattie dell'orecchio ed anche non poche malattie extraotologiche. Tra le malattie che non riguardano l'orecchio ci sono malattie che provocano danni alla microcircolazione oppure danni alla coclea. La coclea si rivela un organo molto sensibile a queste sollecitazioni patologiche. La difficoltà del sangue a circolare all'interno della coclea si manifesta in due modi: diminuzione dell'udito e acufene. Il danno uditivo è più spesso un deficit monolaterale di tipo neurosensoriale che interessa maggiormente le frequenze acute. L'acufene è quasi sempre un sibilo a tonalità acuta presente solo nell'orecchio interessato dalla diminuzione uditiva. Esiste anche un problema ancora difficile da chiarire. La presenza di un acufene che parte dalla coclea, percorre le vie nervose centrali e viene percepito dalla corteccia cerebrale come suono fastidioso. Se il fenomeno dura per molto tempo (acufene cronico) il fastidio supera la coclea e si stabilizza a livello corticale.

In rari casi il deficit neurosensoriale è limitato alle frequenze gravi.

Ritengo che sia molto frequente il danno sulle frequenze acute perché queste sono analizzate dai recettori (cellule ciliate) del giro basale della coclea. Questo è il punto più debole dove è più frequente il riscontro di disfunzioni. 

2021 novembre 08 acufeni govoni

 

In uno studio pubblicato su Journal of General Internal Medicine (2013) si è visto che 70.000 donne seguite per 20 anni che assumono regoalrmente acido acetilsalicilico (6 o 7 giorni alla settimana) come antiinfiammatorio o analgesico hanno il 16% di possibilità di manifestare un acufene. Non è così per chi assume acido acetilsalicilico a basso dosaggio (non più di 100 mg/die) come anticoagulante non hanno questo problema.

 

Un problema di rilevante interesse è lo sviluppo di ipoacusia e acufeni nei soggetti diabetici. Sappiamo tutti che nelle società occidentali il diabete è una malattia molto diffusa. Lo è per motivi genetici, ma soprattutto a causa di una alimentazione ricca di zuccheri (= carboidrati) o di sostanze, come gli amidi, che nel nostro corpo si trasformano in zuccheri. Altra causa di diffusione di questa malattia è la sedentarietà. Chi si muove e cammina molto brucia carboidrati. 

Si riconoscono due tipi di diabete: diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2.

Il diabete di tipo 1 è la forma più grave, il pancreas non produce insulina (l'ormone deputato al metabolismo dei carboidrati) e pertanto la glicemia (zuccheri nel sangue) sale. Per contrastare questa malattia sono necessarie le iniezioni di insulina e questo tipo di diabete viene anche chiamato diabete insulinodipendente.

Il diabete di tipo 2 è una situazione clinica dove la persona ha il pancreas che produce insulina, ma in modo insufficiente. Se il paziente fa una dieta ricca di dolci o di pasta o di pane ecco che la sua insulina non riesce a contenere la glicemia a livelli accettabili. 

La glicemia elevata è causa di un fenomeno particolarmente grave: la microangiopatia. Con questa parola si intende un danno ai capillari sanguigni, cioè ai più piccoli vasi del nostro organismo. Si riconoscono alcune espressioni della microangiopatia che assumono una particolare rilevanza. La retinopatia diabetica, cioè la microangiopatia a carico della retina dell'occhio. La neuropatia diabetica, qui la malattia è a carico dei nervi e del cervello. La microangiopatia colpisce tutti i capillari, anche quelli dell'orecchio interno, in particolare coclea e labirinto. L'apparato vestibolare (labirinto) riesce a contrastare meglio gli effetti del diabete, in quanto si inserisce in un sistema particolarmente complesso (sistema di orientamento spaziale) e molto abbondante nelle informazioni che raggiungono il cervello. Non è così per la coclea. La coclea ha una circolazione terminale, molto simile a quella della retina, e pertanto gli effetti del diabete si possono riscontrare in una perdita uditiva. La perdita uditiva provocata dalla microangiopatia è quasi sempre bilaterale, simmetrica, e interessa soprattutto le frequenze centrali ed acute.

 

milano columbus clinic center bar pasticceria bastianello govoni otorino

 

milano columbus clinic center bar pasticceria bastianello govoni

 

milano columbus clinic center bar pasticceria bastianello otorinolaringoiatra govoni carlo

Tre foto del Bar Pasticceria all'interno del Columbus Clinic Center di Milano.
Posti come questo inducono in tentazione;
è difficile riuscire ad uscire senza aver assaggiato un dolce.

 

Come si vede dalle fotografie le occasioni di mangiare dolci sono particolarmente frequenti. L'importante è sapersi fermare sul piano quantitativo e fare sempre una attività fisica congura con quanto si mangia in modo ipercalorico. In altri articoli ho spiegato quanto sia salutare il movimento.

Sono cause importanti di acufeni la pressione arteriosa elevata e il rischio cardiovascolare. Questo rischio è correlato alla pressione ma anche all'età (in particolare per le persone con oltre 69 anni), all'iperglicemia, all'eccesso di colesterolo nel sangue, al fumo di sigaretta e alla sedentarietà.

sigaretta fumo portacenere cancro laringe tumore cavo orale govoni otorinolaringoiatra

 

 

Nella medicina attuale è quasi impossibile uscire dalla studio di un medico senza una prescrizione farmacologica. I farmaci sono prescritti con l'intenzione di curare, ma a volte hanno effetti collaterali. Alcuni hanno tra i loro effetti avversi la comparsa di acufeni. I più importanti sono i chemioterapici, i diuretici e gli antibiotici del gruppo degli aminoglicosidi. Questi ultimi oggi sono poco prescritti, ma in alcune malattie importanti il loro impiego è necessario. Hanno effetti avversi di interesse otologico anche gli analgesici e gli antidepressivi. In pratica tutti i farmaci ototossici possono avere tra gli effetti non desiderati la comparsa di acufeni.

 

 Se ti ha interessato questo articolo ti potrebbe anche interessare:

- Acufeni pusanti e conflitti neurovascolari

2021 novembre acufeni carlo govoni nina sicilia

 

- Intervista del dott. Carlo Govoni in tema di acufeni       

 

 

- Malattie trattate presso l'ambulatorio di otorinolaringoiatria del COLUMBUS CLINIC CENTER di Milano 

 

- Che cosa sono gli acufeni o tinnitus?

.

.