Il buon senso e la critica sono due concetti che si integrano a vicenda e sono fondamentali nello sviluppo del pensiero umano. Tutti gli uomini e in particolare i medici costruiscono la verità attraverso teorie che ritengono esatte. Le elaborano con la loro ragione e le sostengono fino a quando qualcuno non dimostra l’errore e formula teorie che riflettono in modo migliore una possibile verità. La storia ci insegna che anche la nuova teoria, oggi apparentemente perfetta, un domani perderà di efficacia e arriverà una ulteriore nuova teoria che affosserà la precedente. Questa è la dinamica dello sviluppo del pensiero umano, e si applica perfettamente al pensiero scientifico.

Perché una teoria sia contestata è necessario valutarla sempre con spirito critico e mai accettarla passivamente.

Il concetto che ho espresso è stato ben espresso in numerosi scritti del dott. Augusto Murri in un capitolo “Il valore della critica” inserito nel libro “Pensieri e precetti.”

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Riporto in seguito un paragrafo inserito nel capitolo “Il valore della critica” (pag. 29) dove si comprende l’importanza del buon senso nella critica. Sembra una banalità ma gli uomini dell’ottocento percepivano questa loro fragilità, mentre oggi ascoltiamo persone, soprattutto medici, che esprimono i loro concetti come verità inconfutabili. La realtà è ben diversa, molte affermazioni vengono spacciate come verità quando non hanno sostenuto serie analisi critiche; le vedo come affermazioni in attesa di essere demolite da altri pensieri più logici e più credibili.

Il mio pensiero va ad Alessandro Manzoni (1785 – 1873) che diceva “il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto per paura del senso comune.”

Con questa frase Manzoni ci spiega perché i progressi scientifici fanno molta fatica ad emergere. Sono convinto che se gli uomini si lasciassero guidare più dal loro buon senso la nostra evoluzione sarebbe più rapida.

Mi spiego meglio. Oggi ci sono teorie scientifiche soprattutto in alcune branche della medicina, per esempio in vestibologia o in audiologia, dove esistono delle teorie che i più importanti cultori della materia sostengono e diffondono. Un esempio è il concetto di idrope endolinfatica. Se c’è una teoria imperante i medici (e più in generale gli uomini) si adeguano. Quando la teoria è sbagliata o si comprende che ha parecchi punti deboli diventa difficile contestare l’enorme forza del gruppo che la sostiene.

Il senso comune è quindi quanto tutti sostengono e in una società come quella attuale dove siamo abituati a ritenere che la maggioranza abbia sempre ragione il senso comune domina e ostacola lo sviluppo del pensiero.

Lo sviluppo del pensiero umano è strettamente legato al buon senso. Il buon senso si regge sul pensiero critico. In assenza di critica non ci sarebbe stato lo sviluppo del pensiero umano.

 apprendimento linguaggio alle prime parole viene attribuito un significato carlo govoni otoneurolaringologo otorino

Per spiegare come si forma il pensiero nell’uomo ho sempre sostenuto l’esistenza di due feed-back. Il primo, universalmente conosciuto, è il feedback verbo acustico (in nero nella figura). Il bambino udente emette suoni senza significato, li ripete, ascoltandoli prova soddisfazione e sviluppa la sua capacità di emettere suoni (fase della lallazione). In un tempo successivo inizia a ripetere suoni quasi sempre bisillabici; per esempio ca-ca; ma-ma; da-da, pa-pa, ecc. Con l’aiuto di chi gli sta attorno inizia ad attribuire a questi suoni un significato (in rosso nella figura), esempio ma-ma per dire mamma, pa-pa per dire papà, ta-ta per dire tata, ecc. E’ questa la fase delle prime parole. In questa seconda fase si sviluppa un secondo feed-back, dove ai suoni emessi viene attribuito un significato. Questo avviene perché le persone che stanno accanto al bambino eseguono una azione di correzione. Per esempio se un bambino chiama ca-ca la mamma verrà dissuaso a usare questa espressione e verrà spinto ad usare il termine bisillabico più adeguato come ma-ma.

Questo secondo feedback è alla base del linguaggio, cioè attribuire ad una espressione vocale un significato. L’espressione del linguaggio è l’espressione del pensiero. Quindi colui che parla esprime il proprio pensiero, lo confronta con quello di altri uomini e riceve conferme o correzioni.

Questa azione di fornire conferme o correzioni del pensiero è la critica.

La critica espressa secondo buonafede e ispirata al buon senso si rivela come l’elemento fondamentale del progresso intellettivo. L’uomo esprime il suo pensiero e gli altri lo criticano, cioè si esprimono confermandolo o correggendolo. Il valore della critica è inestimabile. Il senso comune, cioè dire che un pensiero è corretto solo perché tutti lo dicono è il principale fattore di immobilità mentale presente nella nostra società.

Per illustrare l’importanza del buon senso propongo questo testo di Augusto Murri tratto da "il valore della critica".

Pag. 29

Prima che Balmat, Paccard (1) e Saussure (2) riuscissero a toccare la cima del Monte Bianco, le gambe degli uomini eran forse diverse da quelle che son oggi? Eppure prima nessuno era mai salito lassù; oggi non c’è giorno d’estate , che l’altera cima non sia vinta da qualcuno: l’esempio e l’esperienza si sono accumulati e han reso meno arduo e men pericoloso l’ascendervi. Ma laddove ognuno, che vuol imparare a nuotare, a ballare, a far ginnastica crede che una guida sia necessaria o almeno utile, quantunque sia innata la facoltà di muoversi, pochi reputano utile o necessaria la guida, quando si tratta non di saltare, ma di ragionare.

Disse BENTHAM  (3) che «tutti si lamentano della propria memoria, nessuno del proprio giudizio». L’osservazione certo è giustissima: eppure, quando si tratta degli altri, ognuno trova anche giusto ciò che diceva il MANZONI, cioè che il senso comune è un senso raro. Ognuno possiede il senso raro, e volentieri concede agli altri quello che è comune. Nelle famiglie e nelle scuole ci abituano a credere anche l’incredibile senza discernimento: le facoltà critiche non sono eccitate, anzi spesso represse: non è il ragionamento, ma la suggestione il metodo in voga.

Nulla dimostra meglio, a mio credere, quanto il buon senso sia davvero dote rarissima, come questa incuria universale d’esercitare e di perfezionare nei giovani la facoltà di giudizio. Certo nei dominii intellettuali non basta la critica, ma è anche vero che il lavoro dell’immaginazione e della dimostrazione di nuovi veri comincia solo quando la riflessione ha svelato gli errori dei concetti già accolti. Un critico può essere un uomo sprovvisto di originalità: sì, ma non c’è ingegno originale che non possieda valido il potere di sottoporre al severo esame della ragione le opinioni, che riceve già bell’ e fatte. Il buon senso educato è l’istrumento della critica. Questa dote non è meno necessaria nella vita pratica che nella coltura delle scienze e il medico perciò n’ha bisogno ad ogni istante.

La frase che ho evidenziato la ritengo del massimo interesse. Per buon senso educato intendo il buon senso di persone intelligenti, persone che sostengono ragionamenti logici e in assoluta buona fede.
Il senso comune come sostenuto da Alessandro Manzoni è il pensiero dettato dalla maggioranza e da chi detiene il potere. E’ la così detta “pubblica opinione” dove i mezzi di condizionamento (pubblicità, stampa, fake news, mezzi di comunicazione di massa, ecc.) sono preponderanti nel formarla e nell’orientarla.

Viviamo in un mondo dove gli interessi economici sono dei macigni inamovibili. Per esempio quando l’interesse è vendere un farmaco vengono esercitati dei condizionamenti sui medici.

Il senso comune è influenzato dai condizionamenti, il buon senso no.

E’ molto difficile, anche per un medico che cerchi di sforzarsi a seguire il suo buon senso, farsi guidare solo da questo. I problemi che si devono affrontare ogni giorno sono numerosi e i condizionamenti sono tanti.

sviluppo pensiero umano ruolo della critica carlo govoni otoneurolaringologo

Nello schema qui sopra cerco di illustrare lo sviluppo del pensiero nell'uomo sottolineando le interazioni di ogni uomo. Le critiche e le conferme ai pensieri espressi assumono un ruolo importante.

Il punto è mantenere sempre vivo il nostro senso critico; e contemporaneamente accettare e vagliare attentamente i pensieri altrui che confermano o criticano il nostro pensiero, ovviamente cercando di selezionare quei pensieri formulati secondo buon senso.

L’uomo esprime il suo pensiero attraverso il linguaggio. E’ col linguaggio che riceve conferme o critiche al suo pensiero. Inoltre riceve informazioni, migliora le sue conoscenze, ma nel ricevere informazioni riceve anche condizionamenti.  

Note

1) -  Balmat Jacques e Paccard Michel Gabriel furono i primi alpinisti a raggiungere la vetta del monte Bianco e lo fecero l’8 agosto 1786.

2) -  De Saussure Horace Bénédict (1740 - 1799) appassionato di montagna studiò tutte le pendici del monte Bianco per cercare la via migliore per raggiungere la cima. Le sue osservazioni furono utili per Balmat e Paccard. De Saussure è stato il terzo uomo a salire sulla vetta del monte Bianco e lo fece il 3 agosto del 1787. E’ considerato il padre dell’alpinismo moderno.

3) -  Bentham Jeremy – filosofo e giurista inglese (1748 – 1832)

 

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