Le prove audiometriche vocali sono esami che prevedono l'ascolto di una serie di parole o di sillabe ad una intensità controllata e la loro ripetizione da parte del soggetto. L'esame viene eseguito attraverso un audiometro, pertanto è possibile far giungere al paziente parole ad una intensità modulata con differenze di 5 dB. Il paziente deve ripetere la parola che ha capito. L'operatore utilizza liste di 10 parole e ricava la percentuale delle parole ripetute esattamente. Non si tratta di un test di comprensione vocale, ma è un test di semplice ripetizione. La risposta corretta ci fa capire che il soggetto l'ha sentita perfettamente ed è stato in grado di ripeterla.
La prova vocale ha comunque una notevole importanza soprattutto nel settore protesico. Infatti gli apparecchi acustici sono degli amplificatori sonori, quello che devono fare è soprattutto amplificare la voce umana. Il problema è che non sempre un messaggio sonoro amplificato viene compreso meglio rispetto ad un messaggio non amplificato. Il fatto che il paziente riesca a migliorare la sua capacità di riconoscere le parole aumentandone l'intensità è il presupposto fondamentale per affermare che il suo udito potrà migliorare utilizzando un apparecchio acustico.

Ricordo che l'uomo è un interazionista e l'interazione verbo-acustica è il fondamento della vita di relazione. Noi siamo uomini semplicemente perché possediamo un linguaggio. Questo linguaggio nella modalità verbale e sonora ci consente di evolvere intellettualmente sviluppando il nostro pensiero.

 

sviluppo pensiero umanoPer un normale sviluppo del pensiero è necessaria l'integrità degli apparati uditivo
e fonatorio, pertanto è fondamentale la comunicazione col linguaggio.

 

Il linguaggio è formato da frasi e parole alle quali attribuiamo un significato. Con l'audiometria vocale si arriva a capire in quale modo vengono comprese parole e frasi. Non si arriva alla comprensione del messaggio stesso.

Nella prova di audiometria vocale esistono due differenze sostanziali rispetto all'esame audiometrico tonale.  1) La prova vocale con ascolto binaurale;  2) la prova vocale con competizione.

1 - La prova vocale con ascolto binaurale è logico effettuarla perché nella vita pratica utilizziamo sempre le due orecchie e questo comporta un minimo miglioramento rispetto alla percentuale di parole riconosciute con un singolo orecchio (questo vale per quei casi dove le differenze di soglia sono minime).

2 - La prova vocale con competizione è un argomento di estremo interesse perché nella vita reale non ci troviamo mai all'interno di una cabina insonorizzata dove l'unico suono che sentiamo è la voce di chi parla. Viviamo sempre in situazioni dove ci sono messaggi (voci o rumori) che vanno in competizione con il messaggio che dobbiamo ascoltare. Gli esempi più classici sono l'ambiente di un cocktail party, un ristorante o una abitazione con televisore acceso. Si può dire che nella realtà della vita il silenzio non esiste; pertanto una prova in ambiente rumoroso è interessante, se poi riusciamo anche a fornire al paziente un apparecchio che migliora la capacità di riconoscere le parole in ambiente rumoroso abbiamo proposto al paziente il massimo di quanto la tecnologia possa offrire.

Nell'audiogramma vocale, come potete vedere qui sotto, si riconoscono tre soglie. La soglia minima è la soglia di detezione. Il messaggio sonoro è appena percepibile, ma manca il riconoscimento delle parole. In altri termini il paziente capisce che si sta parlando ma non riconosce alcuna parola.

 audiometria vocale speech govoni carlo otorino

Schema utilizzato per l'audiometria vocale

 

 Maggiore importanza è data dalla soglia di percezione, cioè quell'intensità uditiva che permette di riconoscere il 50% delle parole. Riconosce il 50% è poco, ma si comprende l'argomento e fose si riesce ad intuire anche il significato di alcune frasi. Il riconoscimento totale, cioè del 100% delle parole si definisce soglia di intellezione. Il soggetto normoudente di 50 - 60 anni deve raggiungere questa soglia entro i 40 dB.

Qui sotto riporto il grafico di una persona perfettamente udente, per esempio un giovane di vent'anni. Viene indicato solo l'orecchio destro al fine di rendere meglio leggibile il tracciato.

audiometria vocale speech normale govoni carlo otorino

Tracciato orecchio destro di persona con perfetta soglia di intellezione.
La linea rossa che unisce le tre soglie è chiamata curva di articolazione 
e coincide con la curva normale per le parole.

 

 Vediamo ora un tracciato molto frequenze. Si osserva che la curva è spostata verso destra, cioè verso intensità più elevate. La soglia di intellezione viene raggiunta a 75 dB. Altra caratteristica di questa curva è l'inclinazione; è più inclinata verso destra rispetto alla linea nera continua che indica la curva normale per le parole. Questo tracciato è estremamente comune nelle persone ipoacusiche ed è suggestiva per ipoacusia neurosensoriale con recruitment appena accennato. [Il recruitment è il segno patognomonico del danno cocleare.] 

audiometria vocale speech ipoacusia neurosensoriale govoni carlo otorino

Tracciato audiometrico vocale dell'orecchio destro di un soggetto che ha
una ipoacusia neurosensoriale cocleare medio-lieve.

 

 In questo tracciato si osserva un fenomeno particolarmente strano, si vede che aumentando l'intensità sonora il paziente non migliora il riconoscimento delle parole, ma anzi, questa percentuale diminuisce. Questo fenomeno è di raro riscontro. Si chiama fenomeno del Roll-over ed è caratteristico delle ipoacusie cocleari particolarmente gravi ed anche delle ipoacusie retrococleari.

audiometria vocale speech roll over govoni carlo otorino

 

 In questi esempi ho sempre indicato un solo orecchio (il destro), nella pratica l'esame comprende sempre le due orecchie. Nella maggioranza dei casi le due orecchie hanno un andamento molto simile (ipoacusie simmetriche) mentre in rari casi troveremo un comportamento diverso tra le due orecchie (ipoacusie asimmetriche). Ricordo che sono di maggior interesse clinico quei casi dove l'udito ha caratteristiche diverse tra le due orecchie.

L'audiometria vocale è un esame audiometrico dove, al posto dei suoni, si fanno riconoscere al paziente liste di dieci parole, pertanto la risposta sarà corretta quando ci sarà il riconoscimento delle parole. E' un esame integrativo dell'esame audiometrico tonale, non sempre è necessario, ma in alcune occasioni fornisce un buon contributo alla diagnosi audiologica.

Sappiamo che la funzione fondamentale dell'udito è comprendere il linguaggio, quindi il riconoscimento delle parole è un momento di peculiare importanza. Il soggetto che riconosce le parole ha l'apparato uditivo, almeno per le frequenze gravi e centrali, in buone condizioni, inoltre la via nervosa e l'area cerebrale che consente il riconoscimento delle parole sono integre. In più possiamo anche dire che è integro l'apparato fonatorio, perché il paziente non deve schiacciare un pulsante, ma deve pronunciare la parola che ha capito.

 

 

 

 

 

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