I turbinati possono aumentare di volume e determinare difficoltà respiratorie nasali; la chirurgia può aiutare molto chi soffre di queste patologie.
Le persone che soffrono per una cattiva respirazione nasale quasi sempre utilizzano spray di diverse composizioni. Alcuni andrebbero utilizzati pochissimo, altrimenti diventano dannosi. Altri possono essere inefficaci. Per questi motivi capita spesso che un paziente si rivolga ad un otorinolaringoiatra perché respira male dal naso.
Le fosse nasali sono due cavità separate verticalmente dal setto nasale. Ai lati delle fosse nasali vi sono strutture anatomiche longitudinali, i turbinati. Si riconoscono un turbinato superiore, uno medio ed uno inferiore. Questi sono in grado di modificarsi in volume. Se s’ingrossano il flusso d’aria penetra con difficoltà; nel disegno sottostante (Fig. 1) è visibile la testa del turbinato inferiore sinistro ingrossata.
Una patologia molto frequente è l’ipertrofia dei turbinati inferiori. Si tratta di un aumento di volume del tessuto cavernoso che forma i turbinati. Tutto questo è ben visibile alla rinofibroscopia.
Chi è affetto da questi disturbi spesso viene curato con spray nasali che contengono cortisonici o decongestionanti.
Molte persone trovano dei benefici solo temporanei. Chiedono interventi maggiormente risolutivi. Per questo motivo si è sviluppata la chirurgia dei turbinati.
La visita specialistica ed una valutazione endoscopica del naso sono il primo passo. Sarà il medico a decidere quali accertamenti eseguire o se ci sono le condizioni per consigliare subito un intervento chirurgico.
La turbinoplastica o devascolarizzazione dei turbinati è l’intervento che permette di ridurre in modo duraturo l’ipertrofia dei turbinati. La dizione più corretta è "devascolarizzazione dei turbinati".
Oggi è possibile eseguire una decongestione (o coagulazione o devascolarizzazione) dei turbinati in anestesia locale. Questo intervento prende anche il nome di riduzione volumetrica dei turbinati.
Si tratta di un intervento poco impegnativo per chi lo subisce ed offre non pochi vantaggi. Essendo un intervento in anestesia locale lo si esegue in day surgery, cioè il paziente sta in clinica solo alcune ore. Personalmente utilizzo la tecnica della coagulazione o devascolarizzazione con radiofrequenze (CelonLab o Coblator). L'apparecchio è visibile nella foto seguente. Ritengo le radiofrequenze la tecnica migliore per interventire sui turbinati di un paziente sveglio e collaborante. L’anestesia avviene per contatto, cioè si colloca nel naso una garza imbevuta di anestetico, o con infiltrazione. Sono abituato a mettere a fine intervento delle garze grasse, ma lo faccio per un eccesso di prudenza. Il sanguinamento è sempre stato minimo. So che alcuni pazienti sono preoccupati dei tamponi nasali, ma in questo caso praticamente i tamponi non ci sono. Quando sfilo le garze grasse il paziente non ha alcun dolore.
Sono anche possibili interventi più complessi in anestesia generale. Questi interventi li eseguo solo in casa di cura e il paziente dovrà dormire una notte in clinica.
La turbinectomia parziale è un intervento molto praticato. Il turbinato è una formazione anatomica allungata di cui riconosciamo una testa rivolta verso la narice, poi un corpo ed una coda. L’intervento mira soprattutto a ridurre il volume del corpo e della coda. Alla fine dell’intervento si posizionano tamponi in entrambe le fosse nasali. So che molti sono preoccupati dello stamponamento ma rimando ad un apposito paragrafo che ho scritto in questo sito. Ribadisco che cerco di eseguire lo stamponamento con le massime cautele, cercando di ridurre al minimo possibile il dolore.
Sempre in narcosi eseguo anche la turbinoplastica. Attraverso una incisione si asporta il tessuto cavernoso in eccesso, rispettando la mucosa. Uno strumento spesso usato è il micro-Debrider, si tratta di un dispositivo che tritura e aspira l'eccesso di tessuto cavernoso. Sempre con questo intervento si possono adottare altre soluzioni per ridurre il volume del turbinato inferiore in modo da allargare lo spazio respiratorio nasale. Anche in questo caso il paziente dovrà collocare dei tamponi, però molto delicati e pertanto lo stamponamento sarà agevole.
Dopo qualsiasi intervento sui turbinati inferiori desidero controllare il paziente in ambulatorio. Non ci sono regole fisse, ritengo che il controllo debba eseguirsi entro 7-14 giorni dalla dimissione.
Si rimanda ad uno specifico articolo sulla chirurgia mini-invasiva dei turbinati inferiori.
I centri dove eseguo gli interventi chirurgici
Columbus Clinic Center - via Buonarroti, 48 - Milano
Hesperia Hospital - via Arquà, 80 - Modena
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