L'irrigazione nasale (o più semplicemente lavaggio nasale) è una pratica terapeutica utilizzata da molti anni in tutto il mondo e in tempi recenti la medicina occidentale ha preso in considerazione il problema. Le indicazioni sono le infiammazioni croniche e allergiche delle alte vie respiratorie, in particolare riniti e sinusiti. 
Il concetto di irrigazione nasale è molto semplice, si va dalla semplice aspirazione col naso di acqua, all'utilizzo di siringhe, contenitori appositi e prodotti spray.

Desidero subito chiarire quando possono dare risultati utili e quando è bene non utilizzare questi lavaggi. L'indicazione principale è data dalle forme croniche, cioè riniti e sinusiti fastidiose che durano nel tempo e spesso si riacutizzano nella stagione fredda. Possono trovare giovamento anche le riniti allergiche. 
Gli obiettivi che si prefigge di raggiungere una buona irrigazione nasale sono:
- migliorare la respirazione nasale,
- riduzione degli starnuti e delle difficoltà respiratorie nelle persone con malattie allergiche,
- una diminuzione nell'uso o nel dosaggio dei farmaci rinologici locali o anche nei farmaci sistemici, tra questi ultimi poter ridurre l'uso di cortisonici costituisce senz'altro un vantaggio,
- coadiuvante nel periodo post operatorio negli interventi si rinosettoplastica, settoplastica e devascolarizzazione turbinati.
- rendere più sopportabili i disagi nelle riniti e rinosinusiti sub-acute e croniche

I liquidi per l'irrigazione nasale si dividono in isotonici ed ipertonici.
Soluzioni isotoniche = sono soluzioni saline con concentrazioni di sale uguale a quella dei liquidi del corpo umano.
Soluzioni ipertoniche = soluzioni saline con concetrazioni superiori a quelle dei liquidi umani.