L'audiologia è quella parte della medicina che si occupa della anatomia dell'orecchio e della percezione uditiva. L'audiologia è una specializzazione che si inserisce nell'ambito di una specializzazione più vasta che è l'otorinolaringoiatria. L'audiologia si separa dall'otorinolaringoiatria attorno al 1960 diventando una specialità autonoma. E' la branca che si occupa delle malattie dell'orecchio e dei sensi dell'udito e dell'equilibrio. L'audiometria è la misura della capacità uditiva, non è una specialità medica ma è semplicemente una parte dell'audiologia oppure, se vogliamo essere più estensivi, una piccola parte dell'otorinolaringoiatria.
L'esame audiometrico è l'esame più comune che quasi sempre integra una visita otorinolaringoiatrica quando eseguita per finalità otologiche. E' un esame fondamentale per diverse ragioni. In primo luogo serve per valutare la capacità uditiva di una persona. In secondo luogo è utile per fare una diagnosi di sede della patologia che ha portato alla perdita uditiva.
La valutazione audiologica è composta da diversi esami. Il più importante e più diffuso è l'audiometria tonale per toni puri.
Esempio di esame audiometrico tonale di una persona normoudente.
A questo si deve associare l'impedenzometria o esame impedenzometrico.
Esempio di esame impedenzometrico.
A sinistra il timpanogramma e a destra la ricerca dei riflessi stapediali.
Un altro esame importante, ma non molto diffuso verosimilmente per la sua durata di esecuzione è l'audiometria vocale. La differenza è evidente: nell'audiometria tonale si presentano al paziente dei suoni puri e si chiede se gli ha sentiti. Nell'audiometria vocale si utilizzano registrazioni di parole, di frasi o di sillabe e si chiede al paziente di ripeterle. La capacità di riconoscere le parole e le frasi costituisce la funzione prioritaria dell'apparato uditivo.
Tecniche audiologiche più recenti sono i potenziali evocati del tronco encefalico (ABR). Con questo esame si esegue la registrazione di piccoli potenziali elettrici di superficie in risposta a stimoli sonori approppriati. La registrazione ha delle analogie con l'elettroencefalogramma. Il tracciato presenta sette onde caratteristiche. Dalla lettura di questi tracciati si ottengono importanti informazioni sulla conduzione dell'impulso sonoro lungo il nervo cocleare. L'indicazione fondamentale per consigliare l'esame dei potenziali evocati uditivi si verifica quando si sospetta una patologia del nervo cocleare.
E' importante che le persone, anche se pensano di sentire bene, si sottopongano ad esami periodici dell'udito. Purtroppo in molti casi le diminuzioni dell'udito avvengono lentamente, quindi le persone non si accorgono che il loro udito si è ridotto. L'American Speech-Language-Hearing-Association suggerisce che dopo i 50 anni, anche se non si è esposti a rischio rumore, è bene sottoporsi a una visita audiologica ogni tre anni. Ritengo che quando si manifestano i segni di una presbiacusia sia preferibile sottoporsi ad un esame audiometrico ogni anno.
L'audiologia è una branca importante in quanto le afferenze uditive sono le più importanti ai fini di un corretto sviluppo delle nostre funzioni cognitive. Lo sviluppo mentale di un uomo è dato dalle sue afferenze (quelle uditive e quelle visive sono fondamentali) e dalle sue possibilità di esprimersi. La modalità espressiva più completa è quella verbo-acustica. Ricordo in proposito che Hans G. Furth sostenne che il linguaggio verbale è lo strumento privilegiato del pensiero. Questa è una importante verità. Ulteriori considerazioni su questo argomento le potete trovare nell'articolo sul pensiero senza linguaggio.
L'insieme degli organi che regolano le afferenze uditive e conferiscono la possibilità di espressione verbale è il sistema otoneurolaringologico. E' questo sistema il meccanismo che conduce alla formazione e allo sviluppo del pensiero umano.
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