Per disgeusia s'intende una qualsiasi alterazione del gusto in senso qualitativo, cioè non si riescono ad apprezzare i sapori dei cibi e delle bevande. Le disgeusie possono essere quantitative, cioè riduzione del senso del gusto, e qualitative, cioè percezioni gustative abnormi o parageusie (vedi anche cattivo sapore in bocca). Come tutti i sensi, anche il senso del gusto, col passare degli anni tende ad un decremento fisiologico.

L'organo del gusto è costittuito da gruppi di cellule a forma di fiasco (gemme gustative) situate nelle papille della lingua. Nella lingua sono presenti papille circumvallate (o vallate), foliate e fungiformi. In tutti i tipi di papille sono state trovate gemme gustative. Ogni gemma gustativa è formata da diverse cellule. La forma è grossolanamente sferica. Ogni cellula ha forma allungata, più grande al centro dove c'è il nucleo. Appoggiano su una membrana basale e qui avviene il contatto con le terminazioni nervose. L'estremità distale sta al di sotto dell'epitelio di rivestimento delle papille linguali.

Sul piano quantitativo si riconosce la disgeusia e l'ageusia. La prima è una diminuzione nella capacità di percepire i gusti, mentre la seconda è l'assenza di gusto. Esiste anche l'ipergeusia, cioè il sentire i sapori con una intensità superiore alla norma. Si tratta di un sintomo particolarmente raro.

Di più facile riscontro sono le disgeusie qualitative: per esempio la percezione di un sapore metallico, oppure tutto ha un sapore cattivo.

I sintomi che più spesso si associano alla disgeusia sono l'iposmia, l'anosmia e la disosmia. A volte il paziente con carenze olfattive si accorge di queste perdite proprio quando mangia.

Gusto ed olfatto sono due sensi correlati e quasi sempre la causa della disgeusia è la perdita della funzione olfattiva. Per questo si rimanda a specifici articoli sulla funzione olfattiva presenti in questo sito.

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E' abbastanza facile comprendere che le malattie che alterano le prime vie respiratorie possono determinare alterazioni del gusto: riniti acute e croniche, poliposi nasale, rinite cronica ozenatosa, riniti allergiche, sindromi influenzali e infezione da Covid-19 (Coronavirus Sars-CoV-2).

 

Altre cause sono da ricercarsi nelle malattie della bocca: candidosi (o micosi) linguale, glossiti (infiammazioni della lingua), stomatiti e secchezza della bocca. Una forma di secchezza ben nota è la sindrome di Sjogren, dove c'è una vera atrofia delle ghiandole salivari e lacrimali. La secchezza della bocca spesso colpisce gli anziani e tutti coloro che bevono poco o che si sottopongono a trattamenti prolungati di ossigenoterapia. Altro fenomeno che altera la percezione gustativa è l'abuso del tabacco, sia in forma di tabacco da masticare (oggi in disuso) che nel fumo di sigaretta.

La disgeusia può essere l'effetto di trattamenti terapeutici. Ho già citato l'ossigenoterapia che provoca secchezza, però questa è facilmente risolvibile idratando bene il soggetto. Più difficili da risolvere sono le disgeusie in seguito a radioterapia, a chemioterapia, a trattamenti antidepressivi, a carenze di Zinco e di vitamina PP. 

 

 

 

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