La mononucleosi è una malattia infettiva relativamente frequente. L'agente eziologico è il virus di Epstein-Barr (EBV). Il virus infetta i linfociti B, ha un decorso rapido. Il contagio avviene quasi sempre attraverso il passaggio della saliva infetta (per questo motivo viene anche chiamata malattia del bacio o malattia dei fidanzati). Il passaggio di saliva può avvenire anche con modalità molto diverse dal bacio, spesso si verifica quando si beve dallo stesso bicchiere o dalla stessa bottiglia, quando ci si scambiano le posate o lo spazzolino da denti. Sono queste situazioni non frequenti, ma non certo eccezionali. La mononucleosi infettiva colpisce soprattutto gli adolescenti. Il decorso spesso si confonde con una faringite o una tonsillite. La caratteristica tipica è che non recede con gli antibiotici essendo una malattia virale. In alcuni casi si manifesta con una tonsillite acuta molto dolorosa e resistente. Superata la fase acuta segue un'astenia ed una cefalea che durano anche alcune settimane. 
A causa della faringotonsillite c'è difficoltà a mangiare e dolore alla deglutizione. Le tonsille palatine si presentano ipertrofiche, iperemiche e spesso ricoperte da pseudomembrane (placche) che simulano una infezione da Streptococco piogene.

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Altra caratteristica della mononucleosi è l'aumento di volume dei linfonodi del collo da entrambi i lati. Questi linfonodi sono dolenti alla palpazione. La malattia si completa con il convolgimento di fegato e milza, questi organi e in particolare quest'ultima sono quasi sempre aumentati di volume.

Quando un paziente presenta linfonodi del collo ingrossati la visita che occorre eseguire è la visita otorinolaringoiatrica. Alcune persone vengono mal consigliate e si recano da un chirurgo generale. Il collo è un organo molto particolare e richiede una valutazione sia dall'interno che dall'esterno e tutto questo avviene nel corso di una visita dall'otorino.

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Un esame complementare che spesso si rivela molto utile è l'ecografia del collo. Si vedono i linfonodi ingrossati di entrambi i lati del collo.

Nella diagnosi di mononucleosi è particolarmente importante la ricerca degli anticorpi nei confronti di questo virus. Gli anticorpi si distinguono in IgG e IgM. Se la positività è di entrambi gli anticorpi significa che la mononucleosi è recente. E' stata contratta nell'ultimo mese in cui è stato eseguito il prelievo. Se sono positivi solo gli anticorpi di tipo IgG significa che la mononucleosi non è recente, perlomeno il paziente è stato colpito prima di un mese rispetto alla data in cui è stato eseguito il prelievo di sangue.

Non esiste un trattamento specifico per la mononucleosi. Si consiglia il paracetamolo e soprattutto il riposo. Non è necessario il riposo a letto, è sufficiente stare in casa ed evitare qualsiasi sforzo fisico.

Ricordo che la monucleosi infettiva è una malattia molto frequente e può colpire le persone anche in forma asintomatica. Se si fanno esami ematici precisi nella popolazione adulta si può osservare che esistono anticorpi contro questa malattia in circa il 90% delle persone. Questo significa che nove adulti su dieci hanno avuto in passato contatti con questa infezione.

Nel 2022 alcuni ricercatori hanno dimostrato una riattivazione del virus di Epstein-Barr nel 15% circa di coloro che si sono ammalati di Covid-19. 

 

 

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