La valutazione audiometrica (o bilancio) la si esegue soprattutto sulla base dell'audiometria tonale liminare.
Ricordo che la capacità di percepire suoni viene valutata con l'audiometria tonale, mentre la valutazione globale della funzione uditiva viene eseguita con l'audiometria vocale.
Si valuta in modo particolare la media delle tre frequenze centrali: 500, 1000 e 2000 Hz.
In rapporto al livello di soglia ogni curva audiometrica si classifica nel seguente modo:
- normoacusia - soglia inferiore a 20 dB.
- ipoacusia lieve - soglia compresa tra 21 e 40 dB
- ipoacusia media - soglia compresa tra 41 e 55 dB
- ipoacusia medio-grave - soglia compresa tra 56 e 70 dB
- ipoacusia grave - soglia compresa tra 71 e 90 dB
- sordità profonda - soglia superiore a 90 dB
Ogni ipoacusia si classifica in forma trasmissiva, o in forma neurosensoriale (o percettiva o recettiva) e in forma mista. Ulteriori dettagli e gli audiogrammi relativi sono presenti nell'articolo come si legge un esame audiometrico.
Qui sopra è rappresentato un orecchio destro normoacusico (in rosso)
ed una ipoacusia lieve di tipo trasmissivo in orecchio sinistro.
In alcuni casi le perdite sono settoriali. In questi casi la classificazione secondo i criteri esposti in questo articolo diventa più difficile. In proposito si rimanda all'articolo sulla perdita uditiva da trauma acustico acuto.
L'audiometria tonale è la tecnica audiometrica più utilizzata nella pratica clinica.