Il giorno 21 novembre 2014 il dott. Carlo Govoni è stato intervistato in diretta dalla giornalista Chiara Placenti di Radio inBlu.
Il tema della discussione sono state le malattie dell'orecchio.

placenti chiara giornalista radio inBluChiara Placenti al lavoro

 

Nel trattare questo argomento è importante separare i bambini dagli adulti, perchè le malattie sono diverse. Si è iniziato parlando di otosclerosi. E' questa una malattia caratterizzata dal blocco della staffa, uno dei tre ossicini dell'udito visibile nella figura sottostante.

orecchio esterno medio interno in sezione


L'otosclerosi è una malattia con caratteristiche ereditarie recessive (cioè non tutti i componenti della famiglia la manifestano) e con predilezione per il sesso femminile. Un intervento chirurgico oppure una valida protesizzazione possono migliorare la situazione.

Le malattie senza dubbio più frequenti, fin dall'infanzia, sono le otiti. Si distinguono diverse forme di otiti. Distinguiamo forme acute e croniche e in particolare occorre distinguere le otiti esterne da quelle medie. Quest'ultima distinzione dipende dalla sede dell'orecchio interessata. Le otiti esterne colpiscono la parte inziale, cioè il condotto uditivo (2) e la membrana timpanica (3)  [ vedi EXTERNAL EAR della figura in alto ].   Le otiti dell'orecchio medio sono quelle che interessano l'orecchio medio [ MIDDLE EAR ] cioè quella parte denominata anche cassa del timpano, che contiene gli ossicini dell'udito (4, 5 e 6).

Nel corso di questa intervista si è poi parlato di ipoacusie improvvise, queste sono una vera urgenza otorinolaringoiatrica. Il paziente, in poche ore, o a volte in pochi minuti, avverte di non sentire più da un orecchio. Un valido rimedio è la terapia cortisonica che, nei casi più gravi, si associa all'ossigenoterapia iperbarica.

Si è affrontato il problema delle ipoacusie da rumore. Una forte esposizione a rumore con intensità superiore ad 80 - 85 dB può portare ad una perdita dell'udito permanente. Su questo tema c'è stato l'intervento di un professore di fisica che sostiene che il rumore fastidioso incide negativamente su alcune persone stimolando comportamenti aggressivi.

batteria suono batterista musicista orl govoni otoneurolaringologo

Il rumore molto intenso può derivare da molte sorgenti. La musica e il lavoro sono le principali fonti di rumore. E' noto che le discoteche, soprattutto se frequentate assiduamente, possono causare danni uditivi.

Indubbiamente più pericoloso è il lavoro. Chi lavora metalli è soprattutto esposto ad ipocausia da rumore industriale.

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Si ritiene importante precisare che il rumore ad elevata intensità e protratto per anni comporta una diminuzione permanente dell'udito, mentre il rumore fastidioso, come quello di un vicino che suona il pianoforte o che fa lavori occasionali non comporta nessun danno permanente. Il fastidio è semplicemente un evento temporaneo e, una volta cessato, lascia l'individuo fisicamente uguale a prima che il fastidio iniziasse.

C'è stato l'intervento di alcuni ascoltatori soprattutto sul tema acufeni. E' questo un argomento ricorrente tutte le volte che si parla di malattie dell'apparato uditivo. Gli acufeni sono un vero problema sociale, si ritiene che l'8% della popolazione ne sia affetta.
L'acufene non è una malattia incurabile. Molto dipende dal momento d'insorgenza, se si riesce ad intervenire presto, preferibilmente nel primo mese, con adeguata diagnosi e terapia è possibile ottenere ottimi risultati. 

 

 

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