Si riporta il testo di una intervista sulle rino-sinusiti ricorrenti fatta al dott. Carlo Govoni nel 2013.

Intervista pubblicata a pag. 17 -  LA GUIDA DELLA SALUTE E DEL BENESSERE  
  - EDIZIONE 2013 - REGGIO EMILIA.  -  Anno 1 / N. 1   EUROPEA EDITORIALE, Torino.

Le malattie naso sinusali

Può dirci di quali sono i sintomi delle malattie croniche naso sinusali?

Si tratta di patologie diverse che hanno una incidenza complessiva rilevante nella popolazione; oltre il 5%. Il paziente le riconosce abbastanza facilmente. Infatti il problema più frequente è la difficoltà respiratoria nasale che può interessare una o entrambe le narici. Altri disturbi sono la rinorrea e le turbe olfattive, la prima è una secrezione nasale continua di sierosità. Le turbe olfattive sono più difficili da riconoscere, ma lo specialista è in grado di valutare ed indagare questo problema attraverso prove olfattometriche.

Qual è la procedura diagnostica più idonea?

La prima procedura messa in atto da ogni otorinolaringoiatra è la rinoscopia anteriore. Oggi con l’introduzione delle fibre ottiche abbiamo possibilità diagnostiche più evolute. Si esegue una rinofibroscopia. E’ possibile esplorare tutti gli angoli più remoti delle fosse nasali e fare anche una registrazione video.

Quali sono le malattie che si possono diagnosticare?

Le malattie sono molte. La più frequente è la poliposi nasale che colpisce circa il 2% della popolazione. I polipi si formano a partire dalla mucosa nasale infiammata dei seni paranasali e del naso stesso. I seni paranasali (mascellare, frontale, etmoidale e sfenoidale) sono cavità presenti nella parte anteriore della testa. Possono andare incontro a fenomeni infiammatori acuti e cronici, pertanto abbiamo i diversi quadri di sinusite. Le cause di poliposi sono in parte sconosciute, ma per molte è evidente una eziologia allergica.
Altra situazione non rara è la deviazione del setto. Questa può avvenire in seguito ad infortuni o anche essere di natura congenita. La deviazione costituisce un problema serio in quanto una architettura anomala del naso può facilmente determinare altre complicanze. Alla deviazione settale spesso si associa l’ipertrofia dei turbinati. I turbinati sono dei rilievi posti ai lati delle fosse nasali, quando aumentano di volume il paziente fa molta fatica a respirare dal naso.
Un altro problema è costituito dalle rinosinusiti croniche. Una patologia frequente soprattutto per chi lavora in ambienti aperti, freddi ed umidi.

Quali provvedimenti si possono prendere?

Le terapie sono molte. Esistono terapie mediche con spray nasali, areosol, cure termali, ed anche antibiotici, antistaminici, mucolitici e cortisonici. Però le cure mediche spesso servono a dare benefici temporanei.

Se si vuole avere un beneficio duraturo che cosa propone la moderna medicina?

Oggi ci sono tecniche chirurgiche che garantiscono ottimi risultati. Per esempio un’ipertrofia dei turbinati è curabile con tecnica mini invasiva delle radiofrequenze. L’intervento viene fatto in anestesia locale e quindi si riesce ad eseguirlo in day surgery, cioè trattenendo il paziente in clinica solo per alcune ore.
Per quanto riguarda le altre patologie si eseguono interventi specifici in narcosi. L’evoluzione tecnica riguarda soprattutto la videoendoscopia. Con questa procedura, sempre utilizzando strumenti a fibre ottiche, si ottiene una visione ottimale delle cavità nasali. Si possono, con strumenti appositi, eseguire una varietà notevole di soluzioni chirurgiche, personalizzata per ogni singolo caso. Ovviamente è importante l’immobilità del paziente, pertanto è necessaria l’anestesia totale e il paziente starà in clinica almeno due giorni.

Ci può dire qualcosa sui risultati?

I risultati dipendono dall’intervento e dall’operatore, ma anche dalle difficoltà intraoperatorie che ogni paziente presenta. I risultati migliori si ottengono in coloro dove la patologia cronica non si è instaurata da molto tempo. Proprio per questo motivo in alcuni pazienti anziani sono proprio io a non consigliare l’intervento chirurgico.

Ritengo importante una visita otorinolaringoiatrica in tutte quelle persone che hanno superato i 50 anni, che sono ancora in buone condizioni di salute. Sono convinto che sia utile “… prepararsi all’invecchiamento”, intendendo che anche di fronte ad una patologia non grave ma evolutiva sia meglio operare presto per evitare di affrontare il paziente dopo vent’anni, quando la patologia nasale è peggiorata e sono pure peggiorate le condizioni generali. Nei pazienti che sono entrati nella terza età è facile che non si possa scegliere la soluzione chirurgica e si sia costretti ad utilizzare solo la terapia medica, con risultati spesso limitati e transitori.
Per chi ha problemi respiratori nasali od olfattivi una semplice visita otorinolaringoiatrica può rivelarsi molto utile per mettere a fuoco i problemi e per attuare le strategie terapeutiche migliori.

 

2013 intervista a carlo govoni rinosinusiti hesperia

Le malattie del naso e dei seni paranasali sono molto frequenti 
nella popolazione adulta, in particolare le rinosinusiti
Le riacutizzazioni si verificano spesso nel periodo autunno-inverno
e le cure mediche o termali possono essere inefficaci.
In questi casi la chirurgia può migliorare in modo radicale
e definitivo queste situazioni.


La chirurgia mini-invasiva dei turbinati inferiori
è la proposta terapeutica più interessante.
L'intervento viene eseguito in anestesia locale,
si resta in ospedale solo per alcune ore,
non si mettono tamponi nel naso. 

2013 govoni rivista salute reggio 33

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