E' noto che le persone quando sono sottoposte ad eventi particolarmente stressanti sia sul piano fisico che psicologico molto facilmente presentano strani sintomi soggettivi come gli acufeni. Occorre valutare bene questi casi perchè si tratta di circostanze poco frequenti e si tratta di situazioni extraotologiche. In questi casi non c'è danno uditivo, o qualora ci fosse, questo è perfettamente in linea con l'età o con l'attività lavorativa svolta dalla persona.
Una diagnosi differenziale importante è distinguere i casi dove l'evento stressante (un lutto, una perdita del lavoro, un incidente, ecc.) è sorto in un momento dove l'acufene non c'era e solo dopo l'evento si è manifestato. Questi sono i veri casi dove si può parlare di acufene da stress.
Occorre tener separati acufene e stress. Porre molta attenzione a quei casi dove la situazione stressante si è verificata successivamente alla comparsa dell'acufene. In questi casi il problema può essere benissimo otologico e semplicemente il vivere con l'acufene ha reso problematica l'esistenza. In questi casi lo stress è da considerare una complicanza.

Molti pazienti presentano una serie di distrubi come la difficoltà a concentrarsi, la paura di una malattia, sono spesso irritabili, pensano di avere la testa vuota. Tra questi alcuni vanno incontro a fenomeni di depressione. Tutti questi fenomeni quando sono prolungati nel tempo portano ad un logorio non sempre ben percepito dal soggetto. Questo è lo stress. In queste persone può comparire l'acufene. Solitamente se si interroga bene il paziente si riesce a capire che c'è una correlazione tra stress e acufene. La situazione ambientale peggiora, per esempio aumentano le difficoltà a concentrarsi e l'acufene peggiora. Quando il soggetto si sente rilassato quasi non avverte l'acufene. Un acufene con queste caratteristiche, in un soggetto con percezione uditiva normale, è un acufene da stress.

L'acufene da stress quasi sempre è a sede indefinita, cioè il paziente dice di avere un fischio in entrambe orecchie o un fischio nella testa. Raramente colpisce un orecchio solo e sempre quello. Solitamente non c'è correlazione tra esame audiometrico tonale e acufene. Più facile è il riscontro di una concomitante iperacusia, cioè una maggiore sensibilità ai suoni rispetto alle persone normoudenti.

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