TRT è una sigla molto usata e utilizzata dai medici che curano le persone che soffrono di acufeni; è l'acronimo di Tinnitus Retraining Therapy. Lo scopo di questa terapia è "addestrare" l'orecchio di colui che percepisce un acufene a sopportarlo meglio. In italiano viene anche definita Terapia di Riabilitazione dall'Acufene.
Esistono presupposti teorici validi perchè questo modo di affrontare il problema possa funzionare, però ci sono anche considerazioni importanti che limitano questo trattamento.

protesi acustica retroauricolare chiocciola batteria govoni orecchio otite

 

Ho sempre sostenuto che l'acufene è un sintomo e pertanto è fondamentale riuscire a capire qual'è la malattia che lo determina. Risolto questo non facile problema occorre proporre una cura per la malattia. La TRT è un trattamento che rende più sopportabile l'acufene. Si parla di arricchimento sonoro, cioè il paziente acuistare un apparecchio che produce un suono gradevole e dovrebbe vivere in un ambiente dove ci sono suoni graditi. Tutto questo dovrebbe servire per sopportare meglio il suo acufene. Il presupposto teorico alla base della TRT è che se una persona che soffre di acufeni si avvicina ad una cascata avverte il piacevole rumore dell'acqua che scorre e in quel momento non ascolta il proprio acufene. La sua concentrazione passa dall'acufene al rumore dell'acqua. Si cerca quindi di spostare la concentrazione dall'acufene ad un suono più piacevole. In altri termini la TRT può essere paragonabile ad una pillola per il mal di testa. Toglie il dolore, ma non agisce sulla causa del mal di testa. Il paragone non è nemmeno molto calzante, in quanto la TRT non toglie l'acufene.

Se una persona viene curata solo con sintomatici, cioè con farmaci o con trattamenti che rendono sopportabile il sintomo, ma non curano la malattia corre il rischio di ritardare la diagnosi e non curarsi per la sua effettiva malattia. Da qui l'importanza di valutazioni specialistiche al fine di vedere se è possibile definire la causa dell'acufene. Ci sono casi dove è ragionevole definire la causa ma il paziente per svariati motivi non accetta un trattamento specifico. Un esempio è l'acufene da conflitto neurovascolare. Un vaso, più spesso un'arteriola, urta contro il nervo cocleare e determina l'acufene. Oggi con la Risonanza Magnetica è possibile fare queste diagnosi. I conflitti neurovascolari possono essere trattati chirurgicamente con delicati interventi microchirurgici di neurochirurgia; più propriamente di otoneurochirurgia. Un altro esempio è l'acufene da tumore glomico.

Occorre tenere presente che gli acufeni determinati da un conflitto neurovascolare oppure da un tumore glomico sono pochissimi, penso meno di uno ogni diecimila persone che soffrono di acufene. Pertanto invito chi legge a non pensare di avere una malattia rara. Sarà lo specialista a capire se sono necessarie indagini in questa direzione.

Con gli apparecchi TRT si corre il rischio di mascherare acufeni importanti, che hanno una causa precisa e dove è possibile una terapia. E' evidente che tumori glomici e conflitti neurovascolari sono malattie che possono guarire dopo interventi chirurgici in narcosi. Anche se è stata posta una diagnosi precisa per una di queste malattie occorre pensare ai rischi chirurgici che comportano per il paziente. E' possibile che il soggetto a causa dell'età, o per altre malattie o per motivi suoi personali non voglia sottoporsi ad un intervento chirurgico. In questi casi un provvedimento come la TRT può trovare un suo spazio ed essere utile; ma questo dovrà avvenire dopo una diagnosi precisa.

Quanto esposto rappresenta un limite della TRT -Tinnitus Retraining Therapy. E' questa una terapia che rende sopportabile l'acufene. La TRT agisce sul sintomo e non sulla causa. Affinchè possa avere un ruolo in ambito medico è importante che il paziente sia stato accuratamente studiato da specialisti otorinolaringoiatri e il suo acufene venga definito essenziale, cioè senza una precisa causa. O meglio, se la causa è stata individuata, l'importante che non si tratti di una malattia importante in evoluzione. Il concetto è semplice, si deve evitare che con una TRT si renda più sopportabile l'acufene e si ritardi una diagnosi importante.

Se qualcuno mi chiede se uso la TRT rispondo che non l'ho mai proposta e penso di proporla solo in casi eccezionali. L'obiettivo dello specialista è cercare la causa di un problema.

 

Bibliografia
Hazell J.: Tinnitus Retraining Therapy from the Jastreboff model. 2002
Newman C.W., Jacobson G.P., Spitzer J.B.: Development of Tinnitus Handicap Inventory. 1996.

 autunno bologna rizzoli due torri emilia modena parma imola otorino govoni orl

Uno dei luoghi che le persone riconoscono come riposante è il parco.
Nei parchi si sta lontano dalle auto, dai motori e si pensa di essere nel silenzio.
Nulla di più falso, nel parco non c'è il silenzio, ma ci sono rumori a bassa intensità.
C'è il fruscio delle foglie mosse dal vento, gli uccelli che cinguettano,
altri animali come le cicale che cantano.
Su questo principio si basano gli apparrecchi TRT.

 

Naviga tra le altre pagine della sezione "acufeni"

Sempre su questo argomento può interessarti:
acufene e udito perfetto.


- trauma acustico acuto e genesi di un acufene


- perdita uditiva da trauma acustico acuto 

 

- trattamento degli acufeni alla clinica Columbus a Milano


- trauma acustico cronico 

 

vedi anche http:// www. cmsangiuseppe com/articoli/44-acufene

 

.

.