Lo stamponamento nasale dopo una rinosettoplastica è una manovra che molti pazienti riferiscono come atto dolorosissimo; in realtà, se eseguita con molta delicatezza, non provoca dolore. E’ questo un argomento che preoccupa molte persone alle quali è stato proposto un intervento al naso. Non sono pochi i pazienti che hanno un amico o un parente che è stato già sottoposto ad un intervento di chirurgia nasale ed è uscito dalla sala operatoria col naso tamponato.
I tamponi nasali sono garze o altri materiali appositamente studiati per essere posizionati nel naso dopo gli interventi. Il loro scopo è bloccare l’eventuale sanguinamento, favorire l’accollamento della mucosa e stabilizzare le parti osteocartilaginee che sono state mobilizzate con l’operazione chirurgica. Molti pazienti raccontano che quando sono usciti dalla sala operatoria stavano bene mentre hanno avuto un dolore intenso quando sono stati stamponati (cioè quando i tamponi sono stati rimossi).
Occorre precisare che il numero dei tamponi è proporzionato all’atto chirurgico. Nel caso di una rinoplastica (cioè un intervento finalizzato a modificare l'estetica del naso) l’atto chirurgico sarà finalizzato al particolare che si deve correggere. L’intervento può essere una plastica del dorso, una correzione dell'asse della piramide, una plastica della punta oppure una plastica delle narici. Se l’intervento è limitato i tamponi possono essere semplici garze grasse che si sfilano agevolmente. In molti casi l’operatore è chiamato a correggere due o più problemi clinici, quindi la necessità di un buon sostegno con i tamponi aumenta. La situazione è più complicata quando oltre ad una correzione estetica si deve modificare il setto (l'intervento - o meglio il duplice intervento - si chiama rinosettoplastica).
Quando l'intervento è solo estetico (rinoplastica) i tamponi possono essere semplici, ricoperti da unguenti e si rimuovono con facilità. Quando si esegue una settoplastica o una rinosettoplastica il tamponamento ha una maggiore consistenza. Questo non dovrà preoccupare, si usano materiali appositi che non aderiscono alle pareti nasali. Inoltre esistono delle varianti di tecnica chirurgica sul setto che riducono i rischio di ematoma del setto e anche in questi casi i tamponi si riducono a due semplici garze grasse.
Come ho detto alcuni pazienti descrivono un dolore intenso durante la loro estrazione. Il dolore dipende dal tipo di tampone utilizzato e dalla manualità di chi li toglie.
Il mio consiglio è di non preoccuparsi eccessivamente del tampone. Lo stamponamento è la fase che chiude l'atto chirurgico, ma non deve essere fonte di preoccupazione. Lo stamponamento è una manovra che se eseguita con delicatezza non è particolarmente dolorosa.

pinza a baionetta e garza grassa

Nella foto una garza grassa arrotolata e montata su una pinza a baionetta.

 

Alcune malattie nasali come la poliposi tendono a recidivare. Ho operato persone che alcuni anni prima del mio intervento lo hanno fatto da altri chirurghi. Queste persone ricordano con paura il loro primo stamponamento. Li ho convinti a farsi operare una seconda volta e mi hanno detto che lo stamponamento eseguito da me è un'altra cosa. Non è una manovra terribile, non hanno sanguinato, non hanno sentito dolore.

E' molto morbido il tampone utilizzato nella chirurgia dei turbinati con radiofrequenze. Si tratta di una semplice garza grassa che si rimuove senza alcun problema. In alcuni casi non è nemmeno necessaria. Sempre su questo argomento in questo sito c'è l'articolo che descrive l'intervento e parla del CelonLab, l'apparecchio per le radiofrequenze.

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